01 Febbraio 2012, 08.00
Anfo
Violenze alla materna

Nessuna copertura

di red.

«State tranquilli, ora quella scuola è sicura. Nessuno, fra il personale oltre alla maestra Laura, ha mai adottato gli stessi suoi comportamenti». Ora la Procura getta acqua su fuoco.

 
«Abbiamo fatto indagini approfondite, monitorato l'asilo e non vi sono elementi per ritenere che il comportamento della maestra Laura P. sia stato adottato anche da altri all'interno della materna».
Messaggio tranquillizzante quello che esce dalla Procura. Parole volte a ripristinare la necessaria tranquillità ad Anfo, comunità scossa dall'arresto per maltrattamenti della 51enne insegnante della materna del paese, avvenuto venerdì scorso.
 
«A riprova che non vi fosse condivisione dei metodi, è necessario sottolineare come la denuncia che ha portato all'apertura dell'indagine, al monitoraggio della scuola e all'arresto della maestra arrivi proprio dal personale della materna» ribadiscono in Procura.
 
Quanto alle indagini «siamo al cospetto di un grave compendio indiziario a carico della maestra che ora si trova agli arresti domiciliari, perchè non vi è possibilità che possa reiterare il reato o offuscare le prove». Questa è l'opinione del giudice delle indagini preliminari Maria Paola Borio che, nelle quindici pagine dell'ordinanza con la quale ha convalidato l'arresto dell'insegnante ha ripercorso l'intera vicenda.
 
Sul documento ha ripreso la denuncia di una delle insegnanti di sostegno in servizio alla materna, le testimonianze di altre due operatrici e i video registrati dalle telecamere piazzate dagli inquirenti negli ambienti della scuola.
Tutti elementi che hanno consentito al giudice di definire un «quadro di reiterate ed abituali condotte vessatorie, costituite da violenza fisica e psicologica».

Da parte sua la donna ha negato qualsiasi violenza, ammettendo scappellotti e un atteggiamento deciso, ma necessario per governare bambini irrequieti e disobbedienti.
Il giudice però ritiene che le testimonianze e le immagini - che per la Procura documenterebbero schiaffi, tirate di capelli, sculaccioni, rimproveri veementi e anche qualche cacciata in disparte o in ambienti bui - danno conto di ipotesi più gravi dell'abuso dei mezzi di correzione.
Anche se non giustificano la permanenza della maestra Laura in carcere. Per lei il gip ha considerato più che sufficiente il «confino» in casa, dove non potrà ricevere visite: la misura basta per impedire che la donna reiteri i reati o inquini le prove, come avrebbe cercato di fare dicendo alla cuoca, indagata per favoreggiamento, di stare attenta a cosa dire.
 
Fonte: Giornale di Brescia
 


Commenti:
ID16721 - 01/02/2012 11:31:57 - (sonia.c) - INTIMIDAZIONI ALLA CUOCA!!!!!

il male non è solo banale ..ma soprattutto MESCHINO!!.. che piaccia o nò, una spiegazione c'è.. spiegazione NON è assoluzione , bisogna conoscere il male :. da dove nasce ,perchè è cosi difficile sradicarlo ...per evitare di commetterlo....

ID16730 - 02/02/2012 08:49:18 - (valista) - val

Senti Sonia,con tt il rispetto, un po' che ti leggo,ma scusami se te lo dico,ma stai scherzando???spiegazione??cos' proviamo a giustificarla??ha picchiato dei bamini che aveva in affido,lei dovrebbe insegnare ed educare,capire e coccolare,stiamo parlando di maestra di bambini,ha studiato psicologia e pedagogia,di sicuro se mando mio figlio alla materna/scuola non mi aspetto questo..ma se fosse stato il tuo bambino a trovarsi in quella situazione che avresti fatto? chiss che paura che hanno avuto sto piccolini,e poi te la prendi pure con dei bimbi disabili che hanno problemi,ma dai c' un limite alla (tolleranza) nostra e alla cattiveria (loro),e sui bambini non scusabile..io proprio non l'assolvo la "signora" in questione mi spiace..

ID16769 - 03/02/2012 22:09:21 - (sonia.c) - scusa se rispondo solo adesso..

non ho nessuna intenzione di giustificare la "signora"... soprattutto se NON si pente! resto dell'idea ,che capire perchè si faccia il male ,sia l'unica arma a nostra disposizione per arginarlo ...mi dispiace di non averlo scritto prima : sono con la mente ,ma prima di tutto con il cuore,vicina a questi bambini e ai loro genitori

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