23 Gennaio 2012, 07.00
Valsabbia
Lunedì 33

Il tumore maligno della mammella

di Giuliano Maffetti

Il tumore maligno della mammella rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono le donne. A Gavardo vengono operati una cinquantina di casi l'anno.


La percezione comune è che ci sia un aumento della frequenza di questi tumori  probabilmente dovuto all’incremento della vita media della donna, poichè la maggior incidenza si ha in donne di età superiore a 50-60 anni.
Dati epidemiologici recenti ci dicono che nel 2010 in Italia si sono registrati 38.000 nuovi casi, di cui circa 7.500 in Lombardia, con una tendenza all'aumento dell'incidenza (93/100.000) anche se la mortalità si è ridotta.
 
Poiché non è possibile prevenire la comparsa del tumore al seno, è di fondamentale importanza fare una diagnosi precoce: più è piccola la lesione diagnosticata maggiori sono le possibilità di una guarigione definitiva attraverso la terapia.
Effettuare la mammografia dopo i 40 anni, come da programma di screening proposto dall’ASL o come scelta personale, con cadenza annuale o bi-annuale, rappresenta la modalità più opportuna per una diagnosi precoce.
 
La terapia è costituita dalla chirurgia, che rappresenta l’elemento fondamentale, a cui si affiancano eventualmente la radioterapia, la chemioterapia e l'ormonoterapia.
La terapia chirurgica nel tempo è cambiata: mentre negli anni 70 gli interventi erano molto demolitivi comportando anche l’asportazione di muscoli, nervi e vasi, negli anni 80 è iniziata una chirurgia più conservativa con le stesse possibilità di guarigione.
Oggi, sempre più frequentemente, si eseguono interventi di quadrantectomia (asportazione di una porzione di mammella) con studio del linfonodo sentinella, il linfonodo più vicino al tumore, che se risulta privo di cellule tumorali consente di evitare la rimozione di tutti gli altri linfonodi del cavo ascellare.
 
La chirurgia normalmente asporta il tumore principale, ma non può nulla sulla presenza di cellule tumorali che possono aver raggiunto altre zone del corpo: qualora ci sia questo rischio, viene proposta la chemioterapia che ha la funzione di eliminare queste cellule.
La radioterapia, complementare al tempo chirurgico, rappresenta un’indicazione importante nei casi in cui la paziente venga sottoposta a quadrantectomia per ridurre drasticamente la possibilità di ricomparsa del tumore sulla stessa mammella.
L’ormonoterapia, consistente nella somministrazione di una compressa al giorno per un periodo di 5 anni, è normalmente priva di effetti collaterali ed è molto utile per quei tumori che sono sensibili all’azione degli ormoni.
 
Il tumore maligno alla mammella è la prima causa di morte per tumore nella popolazione femminile.
Attualmente sono in corso, in tutto il mondo, ricerche per diagnosi più raffinate sulle caratteristiche del tumore al fine di selezionare quali persone si gioverebbero maggiormente di una terapia farmacologica chemioterapica, di individuare il farmaco migliore e il dosaggio più adeguato.
Anche nell’Azienda Ospedaliera di Desenzano è in atto una ricerca, diretta dal Prof. Bruno Milanesi e finanziata da Regione Lombardia, finalizzata a definire in modo più accurato le caratteristiche delle neoplasie mammarie.
 
A Gavardo dal 1981 la chirurgia della patologia mammaria viene eseguita presso il Reparto di Ginecologia, le cui figure professionali hanno affinato nel tempo le loro abilità chirurgiche, in sintonia con quanto viene fatto nei maggiori centri italiani ed in linea con i protocolli internazionali.
Il fatto che a Gavardo siano i ginecologi e non i chirurghi a  trattare le malattie della mammella sembra essere un'anomalia.
In realtà questa è una prassi molto diffusa in vari stati europei e anche in Italia nella regione Piemonte.
 
Nelle situazioni in cui sia necessario asportare la mammella vi è anche la possibilità di eseguire una chirurgia ricostruttiva inserendo una protesi al posto della mammella.
A tal fine il Reparto di Ginecologia di Gavardo si avvale della collaborazione di un ottimo chirurgo plastico, presente in Azienda.
Nel Reparto di Ginecologia di Gavardo mediamente ogni anno sono trattati chirurgicamente 50 casi di tumore maligno, oltre gli interventi eseguiti per patologia benigna della mammella.
 
Infine, per le pazienti che vengono sottoposte ad intervento chirurgico per tumore alla mammella, è attivo da molti anni presso il Reparto di Ginecologia un Ambulatorio divisionale oncologico dove le pazienti possono effettuare controlli periodici per almeno 10 anni.
 
Dr. Giuliano Maffetti
Direttore U.O. Ostetricia-Ginecologia
Ospedale di Gavardo
Azienda Ospedaliera di Desenzano d/G
 


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