La comunità in lutto per la morte di Baldo

Villanuova si è risvegliata ieri mattina immersa in un clima di tristezza. Nella tarda serata di lunedì si era infatti sparsa la notizia di un lutto che non poteva certo passare inosservato: all’ospedale di Gavardo era venuto a mancare Giuseppe Baldo, protagonista della vita del paese per tutto il dopoguerra, afflitto da tempo da una grave malattia degenerata nelle ultime settimane.

Aveva 78 anni ed un vigore da ragazzino, tanto da essere ancora in carica come consigliere comunale eletto nella maggioranza di centrosinistra, assessore ai Servizi sociali e vicesindaco in un momento tanto delicato per il comune valsabbino, in fase di ripresa dopo il terremoto del 2004 e i mille problemi conseguenti.

La sua figura esile occupava da quasi mezzo secolo i banchi del Consiglio comunale villanovese, in cui era entrato già negli anni Cinquanta come esponente del Pci. Con piglio deciso Baldo ha sostenuto tante battaglie, con correttezza e rispetto, sia nelle file dell’opposizione, sia come membro delle maggioranze uliviste succedutesi negli ultimi mandati, quando all’interno del patto di centrosinistra era stato chiamato a rappresentare i Ds, anche con il ruolo di assessore ai Lavori pubblici dopo la penultima tornata elettorale.

Molte le lotte sul posto di lavoro, l’ormai defunto Cotonificio bresciano Ottolini di Villanuova, dove ha operato come sindacalista per tanti anni. Proprio in fabbrica aveva imparato ad ascoltare i bisogni dei più disagiati e ad impegnarsi per loro, seguendo un istinto altruista e un senso di giustizia che non lo hanno mai abbandonato, guidandolo anche nell’opera educativa verso i due figli Alessandro e Maurizio, avuti dalla moglie Clara.

«Con lui se ne va davvero un pezzo di storia di Villanuova – commenta amareggiato il sindaco Ermanno Comincioli - ma soprattutto in questo momento saranno in tanti a piangere un amico vero che non c’è più. Insieme abbiamo condiviso molto, fin da quando ho iniziato la mia attività amministrativa. A volte ci si confrontava in maniera anche accesa, ma sempre sullo slancio dell’entusiasmo che animava i suoi gesti, mai finalizzati ad altro fuorché a fare il bene della comunità. Fino all’ultimo ha sperato di guarire, non si è mai lasciato andare allo sconforto: basti pensare che solo pochi giorni fa parlavamo ancora del nascente Partito democratico, del futuro della politica. Ci mancherà tantissimo».

La cerimonia funebre è fissata per oggi alle 17.30 nella chiesa parrocchiale di Villanuova; il corteo farà anche una breve sosta commemorativa nel cortile del municipio.

l.cort. da Bresciaoggi

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