09 Dicembre 2011, 07.52
Punti di vista

Serviranno davvero i nostri sacrifici?

di Aldo Vaglia

In Italia il 10% di ricchi detiene il 50% della ricchezza. L’altro 90% della popolazione il resto.


La media borghesia fatta di liberi professionisti, di politici, di imprenditori, e da alcuni commercianti, ha una grossa fetta del restante 50%.
Chi lavora e ha una busta paga, o un pensionato ne ha una minima parte.
Le manovre perché si possano considerare eque, dovrebbero rispettare i parametri della ricchezza. Se non li rispettano, che siano fatte dai professori o dai bidelli non sono eque.

Analizziamo la manovra da trenta miliardi: se colpisse in modo equo il 50% dovrebbe essere a carico dei ricchi.
La realtà è che il loro apporto tra tassa sui beni di lusso, imposta di bollo sulle transazioni finanziarie, una tantum sui capitali scudati, è ridicolo.
Quasi tutto il peso è sopportato dai redditi bassi.

Il governo che ha preceduto questo era inimmaginabile che facesse pagare a chi, come loro, ha sempre vissuto a spalle degli altri: politici e partiti, enti pubblici, grandi evasori, possessori di misteriose fortune, mafiosi, tangentari, dirigenti e pensionati d’oro.

Già il fatto che almeno “lombrosianamente” si possa godere di un governo normale ci consola, ma non per questo deve farci applaudire una ricetta “vecchia come il cucco” che come fulcro ha: rapina ai pensionati, aumento di benzina e IVA, reintroduzione dell’ICI con la salvaguardia di edifici religiosi a scopo di lucro.

È vero che per fare le manovre servono i numeri e i soldi si possono prelevare solo ai soliti noti, ma nemmeno le lacrime della ministra Fornero, più eloquenti di mille parole, ci possono consolare.
Visto però che il nuovo presidente ci tiene alla sua nomea di non saper mentire, per risultare più credibile, allo slogan: rigore, crescita, equità, tolga l’ultima parola.

Il dubbio è che i sacrifici non servano a nulla e che senza un deciso intervento dell’Europa siano inutili.
Le credenziali che ci impongono potrebbero togliere momentaneamente le castagne dal fuoco per l’attacco all’Euro ma deprimere ulteriormente la domanda.
Togliere i soldi a chi ne ha di meno si è sempre dimostrato poco vantaggioso per tutti.
Un euro in più in tasca di un povero ha un effetto maggiore che lo stesso euro in tasca di un ricco, perché è più facilmente consumato.
Senza equità e senza crescita rimane solamente il rigore che, nonostante la buona volontà di chi è stato costretto a salire su un treno in corsa ed azionare i freni prima che deragliasse, potrebbe risultare insufficiente.
 


Commenti:
ID15369 - 09/12/2011 08:40:10 - (Dru) - Monti così ha esordito...

...dicendo che di necessità virtù , spiegando che bisognava pagare gli stipendi agli statali e il rischio grosso sarebbe stato quello di non poterlo fare , analizzando i tempi a sua disposizione direi che non poteva fare altro . Berlusconi , nelle sue manovre precedenti aveva bloccato la spesa corrente , intervenendo proprio sugli stipendi degli statali e riducendo gli investimenti ,oltre che tagliando le risorse a regioni e province. Ma non poteva , per questioni politiche , chiedere tasse : è arrivato Monti in suo soccorso. Queste le premesse. Aldo , noi viviamo nel mondo , Trichet e Daraghi in agosto hanno chiesto di riformare lo stato sociale , cose che io vado dicendo da 10 anni , riducendo i salari dei dipendenti pubblici , riformando le pensioni e attuando una riforma del lavoro per rendere davvero flessibile quel mercato . Quello che trapela dalle tue righe è un auspicabile intervento anche sulle ricchezze , i patrimoni ...

ID15370 - 09/12/2011 08:42:37 - (Dru) - continua

... ma per fare questo occorre il consenso unanime da parte degli altri stati , altrimenti le ricchezze fuggono, vedi che Berlusconi non era proprio un demagogo.

ID15372 - 09/12/2011 08:49:23 - (Dru) - P.s.

Quel " riducendo i salari " leggilo come una frase soft per non dire licenziando, a quello loro , i Trichet e i Draghi non potevano arrivare, sarebbe stato troppo anche per loro , ma per sgonfiare lo stato sociale questo (i licenziamenti) è inevitabile : la prossima riforma del lavoro , che sarà probabilmente Monti a varare , è di questo che tratterà.

ID15375 - 09/12/2011 13:24:45 - (axste) - axste

berlusconi non sie dimesso per dovere civicos e dimesso per furbiziatra poco ci sarebbero state le elezionici sono solo 2 possibilita per risanare il debito1 una maxi manovra EQUA 2 tante piccole manove inique e salva castal italia e una barca con una falla (debito)e i vari governi pensano di risanare il debito(la falla)con un secchio sempre piu grande(le tasse)tappare la falla vorrebbe dire togliere i priivilegi e gli sprechi che nelle piu volte sono delle tangenti mascherate in pratica si avrebbe colpito la casta impunita e immoralemonti e semplicemente un esamotage per fare quello che i partiti non possono fare alla luce del giornopena la perdita alle elezionimonti sta facendo il lavoro sporco dei partitima la manovra e un fallimento perche portera a dei rincari della spesa e un aumento delle fughe dei capitali al esteroe alla recessione del pil20 miliardi di manovra e a novenbre scorso ne sono stati spesi ben 16 miliardi per comperare dei caccia militari ndr

ID15376 - 09/12/2011 13:38:54 - (axste) - axste

continuaci sono enormi sprechi come la tav che e un inutile strada che al estero si chiam tac (trasporti ad alta capacita)cioe concentrare le merci in viaggio e non l alta velocita la tav e solo un inutile spreco per finanziare i soliti notiuna strada in parte alla strada come la brebemici sono evasioni che e colpevole lo stato come quello di 98 miliardi di euro evasi e poi condonati dal ex governo prodi QUANTE MANOVRE SAREBBERO RIPAREATE INVECE DI TOCCARE LA PARTE DEBOLE DEL PAESE...

ID15377 - 09/12/2011 14:19:29 - (Giacomino) - Ora per forza di cose

i consumi interni coleranno a picco. Non sarebbe stata una buona idea quella di limare un poco le ricchezze superflue a favore delle possibilità di spesa delle famiglie? Il mercato da solo senza regole non va nella direzione delle giuste aspettative di benessere della popolazione ma favorisce sempre di più pericolose situazioni di insopportabli ungiustizie e finisce con il suicidarsi da solo. E ora chiamatemi comunista.

ID15378 - 09/12/2011 15:03:18 - (lucaz) - ma dov'è sta crisi? Silvio non la vede:

i ristoranti sono pieni, non trovi un posto su un volo nemmeno a pagarlo oro.........Invece la barca è destinata ad affondare inesorabilmente, sia con un Monti che con TreMonti,..... i vari governi han sempre tollerato troppa evasione, troppa criminalità, troppe truffe, troppi privilegi, troppa corruzione, troppi sprechi in Italia, in special modo al sud. Prepariamoci noi poveri a stringere di un qualche buco le nostre cinture. Che mondo per i nostri figli e nipoti.

ID15379 - 09/12/2011 16:53:45 - (sonia.c) - ineccepibile ! Giacomino...

sei REALISTA.. il punto è : perchè lo fanno??io non credo per incapacità...

ID15384 - 09/12/2011 18:24:57 - (blurex) -

Semplicemente perchè "l'onorevole" che voterà una legge che gli riduca i previlegi non è ancora nato

ID15385 - 09/12/2011 20:47:44 - (silvius) -

NELLA STORIA NESSUN GOVERNO DI NESSUN COLORE DI NESSUN STATO NON HA SALVAGUARDATO I RICCHI E I POTENTI. MONDO DI M...A

ID15418 - 11/12/2011 18:47:28 - (Porsenna) - Apartheid/Oligarchia

La linea talvolta sembra così sottile.Il guaio è che se ne parla proprio l'anniversario dell'unità d'Italia, ironico

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