La Bottega dei Popoli compie dieci anni

“Dieci anni di solidarietà grazie anche a te”. È questo lo slogan scelto dalla Bottega dei Popoli di Gavardo per festeggiare questo sabato, 3 dicembre, il decennale dell’apertura. Alle 16 il negozio di piazza de Medici 5 aprirà i battenti per un momento conviviale con musica dal vivo e i prodotti del commercio equo-solidale.

I primi dieci anni di vita sono un traguardo importante per il negozio gavardese. È stato il secondo della Cooperativa Solidarietà di Brescia ad aprire in provincia, nato sull’esperienza del gruppo “La Briciola”, attivo a Gavardo dal 1989, impegnato nella diffusione della cultura del commercio equo. Il negozio è gestito da una ventina di volontari per la parte organizzativa e di vendita al pubblico, mentre l’aspetto amministrativo e fiscale è curato direttamente dalla cooperativa. Il negozio aveva aperto inizialmente in un locale di piazza de Medici, poi si era trasferito per alcuni anni in via Gosa, per far ritorno a marzo del 2009 nuovamente nella piazza centrale del paese, negli attuali locali più ampi dei precedenti. «Una decisione impegnativa per i maggiori costi – afferma Paola Rizzi, referente del negozio gavardese –, ma che si è rivelata lungimirante, vista la collocazione strategica per il passaggio della gente».

Nel corso di questi anni la gamma dei prodotti in vendita si è ampliata notevolmente: «Il 50% riguarda l’alimentare – riferisce Rizzi –, con i prodotti tipici del commercio equo-solidale, quali tè, caffè, cacao, zucchero, banane. Il 50% è artigianato del sud del mondo. Quasi il 40% delle vendite avviene nel periodo natalizio, per cui in questo mese ci danno una mano anche altri volontari». Sono inoltre in vendita prodotti biologici (cotone biologico, liquirizia biologica della Calabria), altri di cooperative sociali locali e nazionali, quali quelle della rete Libera o impegnate nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; gli ultimi arrivati sono i prodotti ricavati dal riciclo di rifiuti. Non mancano la bigiotteria e i prodotti di cosmesi, che come per l’artigianato è un modo per sostenere in particolare il lavoro delle donne dei paesi in via di sviluppo. Uno scaffale è dedicato ai libri sul consumo critico e il negozio organizza incontri sul tema.

Gli utili, come per tutte le cooperative, sono reinvestiti in progetti a sostegno di cooperative del sud del mondo. «La nostra cooperativa fa capo al consorzio Ctm Altromercato che è quello che decide i progetti da sostenere – riferisce Luca Fornasier, coordinatore della cooperativa –. La gamma degli interventi come si vede è ampia; offriamo anche la possibilità di stage per ragazzi. Attualmente da noi ci sono due ragazzi stranieri, fra cui una ragazza 17enne portoghese di una scuola per vetrinisti, che per cinque settimane segue la nostra vetrinista nell’allestimento dei negozi. Inoltre – prosegue Fornasier – siamo sempre alla ricerca di volontari: per questo rivolgiamo un appello in modo particolare ai giovani e ai ragazzi sensibili ai temi del commercio equo».

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