18 Ottobre 2011, 08.17
Barghe
Storia

Pietro Guerra, carabiniere di Barghe

di GBG

Mor nello svolgimento di una missione a Persico Dosimo, il 15 agosto di 150 anni fa, per cause che oggi verrebbero definite “fuoco amico”.

 
Persico Dosimo è un centro abitato del cremonese, situato poco a nord della città capoluogo: è un paese tipico della bassa dove ampi terreni, delimitati dai fossi di irrigazione, sono coltivati con perizia e passione.
In questo luogo, nella giornata di Sabato 15 Ottobre 2011, si è svolta una cerimonia alla quale ha partecipato una rappresentanza del paese di Barghe capeggiata dal sindaco.
 
La presenza dei valsabbini nella bassa va collegata al motivo della cerimonia, che vedeva la titolazione di una via di Persico Dosimo alla memoria del Carabiniere Pietro Guerra, tragicamente  ucciso in quei luoghi e nativo appunto di Barghe.
Non è una vicenda recente quella di Pietro Guerra, non la si trova su internet né sui giornali, e solo passione e bravura, hanno consentito ad uno storico di Persico Dosimo: Dottor Fabrizio Superti, di ricostruire, attraverso un attento esame degli atti processuali, l'intera vicenda.
 
Il tutto accadde il 15 Agosto 1861 quando, alle ore 24 circa, in uno scontro a fuoco Pietro venne mortalmente colpito, non da lestofanti della zona bensì, a causa di un tragico equivoco dovuto a incomprensioni verbali, gli occupanti di una carrozza ritennero di essere assaliti dai briganti.
Nulla di più errato, poiché gli uomini che avevano di fronte erano una pattuglia di quattro carabinieri comandati appunto da Pietro Guerra, unica vittima dello scontro.
 
La storia è assai più appassionante di questo sunto ma il Dottor Superti, che ricopre la carica di vice sindaco in quel di Persico Dosimo, ed il sindaco stesso: dottoressa Monica Zelioli, hanno assicurato la loro prossima presenza a Barghe, dove l'intera vicenda sarà spiegata nel suo intero.
Va detto che il dottor Superti già da tempo aveva contattato l'amministrazione barghense con l'intento di trovare qualche discendente di Pietro ma, purtroppo, la ricerca presso gli archivi comunali e parrocchiali non ha dato risultati positivi.
Solo nel libro delle anime della Parrocchia di Anfo si è trovato il nome della madre: Caterina Seccamani, che dagli atti processuali risulta essere la moglie di Carlo e madre, oltre che di Pietro, anche di Andrea, Teresa, Angela e Lucia.
 
La cerimonia, oltre che ai cittadini di Persico Dosimo, alle scolaresche ed ai rappresentanti delle associazioni d'arma, ha visto la presenza di alte cariche istituzionali civili e militari della provincia di Cremona, tra gli interventi quello dei sindaci di Persico Dosimo: Monica Zelioli, di Barghe: Oriano Ceresa, del vice prefetto di Cremona: Emilia Giordano e del comandante provinciale dei carabinieri: Tenente Colonnello Michele Arcangelo Cozzolino il quale, oltre ad una attenta esposizione dell'attualità, esprimeva un senso di apprezzamento per il gesto compiuto da parte dell'amministrazione di Persico Dosimo la quale, decidendo di onorare un caduto praticamente sconosciuto, ha valorizzato e reso omaggio ai tanti che nel corso dei 150 anni dall'unità d'Italia, quotidianamente svolgono il loro dovere.
Un' opinione ampiamente condivisibile.
 
GBG
 

 

 

 

 



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