Casa di riposo, Cda nella bufera

È stato un momento di confronto e partecipazione quello che, martedì sera, ha visto un centinaio di gavardesi riversarsi nell'auditorium della Biblioteca. La ragione? Si discuteva della Casa di riposo «La memoria», in un incontro organizzato dal gruppo di minoranza «Gavardo al centro».
Tema della serata l'improvviso scioglimento del consiglio di amministrazione dell'istituto, a seguito delle dimissioni presentate da tre dei cinque componenti. La motivazione ufficiale, addotta dai tre, è la seguente: «Uno scollamento della presidenza della Casa di riposo dal mandato dell'Amministrazione comunale».

Il presidente del cda, Giandomenico Vitton Mea, martedì, ha raccontato però un antefatto: «Un paio di giorni prima delle dimissioni dei consiglieri, sono stato convocato dal sindaco che mi ha invitato a lasciare l'incarico: io ho rifiutato non ritenendo vi fossero dei motivi, invitando il sindaco, se lo avesse ritenuto, a sfiduciarmi».

Da ciò che è emerso nel dibattito ci sarebbe stato un primo tentativo di far dimettere Vitton Mea e successivamente sarebbero arrivate le dimissioni dei consiglieri. Motivazioni politiche? Differenza di vedute sui futuri investimenti per la Casa di riposo? Proprio su quest'ultimo punto il presidente ha riferito che la programmazione di eventuali futuri interventi era stata affidata, su indicazione del sindaco, ad un incaricato esterno che avrebbe dovuto redigere una relazione: «che non è ancora arrivata» ha detto Vitton Mea.

Il sindaco non ha partecipato al dibattito, avvisando che «non riteneva né utile per il futuro della Casa di riposo, né opportuno, per il rispetto dei ruoli di ciascuno, essere presente alla serata». Poi, successivamente, ha dichiarato: «In quell'incontro ho solo fatto presente a Vitton Mea che c'erano delle divergenze tra lui e i consiglieri». I dimissionari hanno preferito non rilasciare dichiarazioni.

dal Giornale di Brescia

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