Garda, rinnovato il patto per la sicurezza

Rinnovato ieri mattina a Villa Alba di Gardone Riviera il patto per la sicurezza dell’area del lago di Garda, alla presenza del ministro dell’Interno, Roberto Maroni. A sottoscrivere l’accordo, che intende rispondere alle sempre maggiori richieste di sicurezza dei cittadini attraverso un sistema integrato di area, vi erano i presidente delle tre Province che si affacciano sul Benaco, Brescia, Verona e Trento, e i rappresentanti degli altri soggetti istituzionali coinvolti: le Prefetture di Brescia e Verona, il Commissariato del Governo della Provincia di Trento, la Capitaneria di Porto di Venezia, i Sindaci dei Comuni rivieraschi delle tre province, le Regioni Lombardia e Veneto, i Comuni capoluogo di Verona, Brescia e Trento, la Comunità del Garda.

Il primo “Patto per la sicurezza dell’area del lago di Garda” era stato sottoscritto nel marzo del 2009. Con esso era stata individuata un’apposita cabina di regia di coordinamento per sviluppare e promuovere interventi ed iniziative da parte dei soggetti istituzionali interessati, avviando una collaborazione sinergica fra prefetture, provincie, comuni, forze dell’ordine, comandi dei vigili del fuoco, capitanerie di porto e Comunità del Garda.

Un accordo che ha portato buoni frutti. Secondo le cifre diffuse ieri mattina, infatti, sarebbero diminuiti del 13 per cento i reati legati allo spaccio di droga, dell’8 per cento i crimini correlati alla prostituzione, del 27 i reati contro il patrimonio (furti e rapine) e del 23 le attività di contraffazione industriale.
“Dalla firma del patto siglato due anni fa, ci sono stati ottimi risultati - ha detto il ministro durante il suo intervento - non tutti i patti per la sicurezza funzionano ma questo, invece ci ha soddisfatto”.

L’accordo, come quello siglato nel 2009, prevede forme di collaborazione per eventi di protezione civile, coordinamento da parte delle prefetture di Brescia, Verona e Trento per interventi di soccorso in acqua. Per quanto riguarda la sicurezza a terra, il protocollo prevede l’intervento congiunto delle forze di polizia e vigili urbani anche per prevenire le “stragi del sabato sera” e contrastare lo spaccio di droga.

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