01 Giugno 2011, 16.00
Bagolino Val del Chiese
Inaugurazioni

La casa della farina

Pronta a Storo la sede della coop Agri 90. Una realtŕ del basso Trentino che raccoglie pure 10 produttori in attivitŕ a Ponte Caffaro.

 
Molti consumatori conoscono e apprezzano da tempo quella che giustamente è considerata una tipicità agricola e gastronomica del basso Trentino.
Ma sono probabilmente in pochi a sapere che tra i produttori della famosa farina gialla di Storo, ottenuta da una particolare varietĂ  di mais, dieci sono in realtĂ  bresciani.
Sono tutti operatori che coltivano i rispettivi campi a Ponte Caffaro di Bagolino, e tutti aderiscono ad «Agri 90»: la cooperativa nata proprio a Storo (il primo comune dopo il confine) che esattamente da vent'anni produce e commercializza questo speciale prodotto alimentare.
 
Sono poche le donne (e gli uomini con la passione per i fornelli) che nel preparare un piatto di polenta non usano almeno un po' di questo tesoro gastronomico, e non è difficile trovarlo come ingrediente nei menù di famosi ristoranti parigini.
Con queste credenziali, domenica, a vent'anni dalla nascita, Agri 90 ha festeggiato con il compleanno anche la nuova sede.
Un evento che è stato un trionfo per Vigilio Giovanelli, sindaco di Storo e insieme presidente della cooperativa: per questo evento sono scese da Trento le più alte cariche; ma c'erano anche gli amministratori dell'alta Valsabbia a riconoscere il merito di una associazione di produttori che tiene viva l'agricoltura della valle del Caffaro.
 
E fra i discorsi di ringraziamento e riconoscimento, compreso quello del presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, è stata ricostruita la storia di Agri 90, nata vent'anni fa dalla passione di Giovanelli per l'agricoltura con l'adesione di una trentina di soci che oggi diventati 130, sparsi per le Giudicarie, la valle di Ledro e l'alta Valsabbia.
Dopo aver lavorato e raccolto frutti, la coop in questione ha oggi dicevamo anche una nuova sede, ben visibile lungo sulla statale 237 del Caffaro poco fuori Storo, in localitĂ  Sorino.
 
Si tratta di una costruzione di 1.500 metri quadrati che ospita magazzini di stoccaggio, celle frigorifere per le fragole, uffici, silos e uno spazio previsto per la vendita dei prodotti tipici.
Cose da fare invidia, come al solito, ai «cugini poveri» della provincia confinante; ma per questa volta non conviene lamentarsi, visto che in parte l'operazione premia anche, come si diceva, il lavoro di operatori agricoli residenti nel Bresciano.
 
Prima della benedizione e del taglio del nastro a chiudere i discorsi ufficiali è stato Edoardo Raspelli, un sostenitore di Agri 90 e della farina gialla di Storo, come ha dimostrato più volte nel suo programma «Melaverde».
Ed è stato proprio Raspelli che ha raccontato di aver trovato nel menù del ristorante emblema della cucina italiana a Parigi la polenta realizzata con la speciale farina del basso Trentino (e dell'alta Valsabbia).
 
Mila Rovatti da Bresciaoggi
 


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