Tanti auguri al «vecio»

E’ nato il 16 maggio del 1917 e questa è la novantesima primavera per il “Sandrel”, al secolo Sandro Cavagnini, calzolaio e barbiere in quel di Bione fino a quando la concorrenza dei moderni esercizi commerciali non lo ha obbligato all’acciaieria odolese.

Inossidabile Alpino, il Sandrel è sopravissuto alle campagne di Francia, Grecia, Albania e Russia dove è rimasto pure prigioniero per quattro anni, mentre erano in guerra anche gli altri 3 fratelli maschi, compreso l’ultimo di soli 16 anni che dopo l’esperienza nella X Mas si fece prete (e’ il don Italo Cavagnini di cui abbiamo scritto ancora per le sue straordinarie capacità umane).

Alla sua veneranda età, come si vede nella foto, Sandro non disdegna di inforcare la bici per fare una capatina in “Noal” dove si cura del prato e del fienile. Lo festeggeranno come sempre, insieme ad un nugolo di nipotini, i quattro figli avuti con la sua Maria, scomparsa da quasi trent’anni, che sono Livia, Italo, Rosangela e Giusi.

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