28 Marzo 2011, 10.00
Bagolino
Arte

Maschere d'arte a Bagolino

di val.

Carnevale ancora protagonista a Bagolino, nello Studio Zanetti, dove le opere di Stagnoli e di Correggiari rimarranno in mostra fino all'8 maggio.

 “Dopo le sante feste de Nadal le santissime de Carneal”. Un detto che mette sfacciatamente in evidenza la passione dei bagossi per la loro festa più famosa. Che non dice però ancora tutto.
A Bagolino quest’anno, infatti, il Carnevale continua e continuerà ancora dopo Pasqua, fino all’8 di maggio.
Lo fa in forma artistica nello Studio d’Arte Zanetti, con un’esposizione di opere degli artisti Lamberto Correggiari e Antonio Stagnoli dal titolo “Le maschere d’arte a Bagolino”.
 
L’idea è venuta al curatore Mario Zanetti che alcuni mesi prima ha chiesto ai due artisti, diversissimi tra loro, un’interpretazione del Carnevale.
Da una parte Antonio Stagnoli, che da bagosso respira il suo Carnevale da più di ottant’anni e che da sempre si lascia da lui ispirare nella sua formidabile produzione artistica.
Dall’altra il bolognese Correggiari, milanese d’adozione, che questa particolare tradizione di Bagolino non aveva mai avuto modo di sperimentare.
 
L’eclettico artista bolognese ha dunque creato con inventiva e vitalità una gran quantità di situazioni e di oggetti.
Una sorta di fantazioso teatro carnevalesco con un allestimento in cui appaiono vari personaggi, alcuni veri e propri attori colorati: i vasi-pupazzi, i pupazzi-totem, la piccola folla di sedici vasi mascherati posti lungo una parete e ben visibili, capaci di coinvolgere lo spettatore come in un gioco.
 
Antonio Stagnoli, straordinario interprete del suo tempo e del suo mondo, senza smentirsi, ritrae il Carnevale lasciando invece poco spazio al movimento gioioso della festa.
Così almeno quando ritrae l’uomo che con la sua cupa energia ritrae dal volto sofferente, quasi animalesco e senza età.
La gioia per la vita, assai presente nel personaggio Stagnoli come nelle sue opere e mai a sufficienza riconosciuta, viene riservata agli strumenti musicali o ad altri oggetti come le maschere o i cappelli dei balarì, che gli abitanti di Bagolino impreziosiscono col lavoro, disfacendoli e ricomponendoli ogni anni, e con gli ori di famiglia.
 
L’idea di Zanetti è stata poi quella di abbinare alla mostra e in tiratura limitata due raffinate edizioni su carta Hahnemuhle, una per ciascun artista: “Leporello” è dedicata a Lamberto Correggiari e contiene due sue acqueforti e una poesia inedita di Franco Loi; quella di Stagnoli racchiude una sua acquaforte e una vernice molle maniera matita, accompagnata da versi di Maurizio Cucchi.
Inaugurata il 5 marzo, la mostra rimarrà aperta allo Studio D’arte Zanetti di via Moreschi Bagolino fino all’8 maggio.
Da mercoledì a venerdì 10.30/12 e 16/19. Sabato e domenica 10/12 e 15.30/19.
 


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