Ieri mattina a Gavardo la cerimonia per il 150° dell’unitŕ d’Italia sul ponte sul Chiese al centro del paese dove troneggia un monumento all’Eroe dei due mondi.
Si è tenuta sabato mattina la manifestazione indetta dall’Amministrazione comunale di Gavardo per celebrare il 150° anniversario dell’unità nazionale. Uno spostamento rispetto al giorno della festa nazionale del 17 marzo per consentire la partecipazione degli alunni delle scuole. Erano presenti per l’occasione gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, accompagnati dai loro insegnanti e dal dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo gavardese. La cerimonia si è svolta sul ponte che nel centro del paese attraversa il Chiese e il naviglio (chiuso al traffico per l’occasione), dove nel mezzo è posto un monumento a Garibaldi inaugurato nel 1882. Era intenzione dell’Amministrazione comunale ricollocarlo a ridosso della strada per renderlo maggiormente visibile, ma i permessi della Sovrintendenza non sono arrivati in tempo per la cerimonia di ieri. Sarà ricollocato in seguito.
Alla manifestazione hanno preso parte le bande di Sopraponte e di Gavardo, i rappresentanti delle associazioni con i loro vessilli e gagliardetti, che una volta schierati hanno accolto il sindaco Emanuele Vezzola che scortava la bandiera e il gonfalone del Comune. Presenti la giunta e i consiglieri comunali, il comandante della stazione dei Carabinieri, quello della Polizia locale, il segretario comunale Paolo Bertazzoli e il parroco don Giacomo Bonetta. Caratteristici alcuni figuranti con la divisa in camicia rossa da garibaldini, che armati di fucile hanno sparato dei colpi a salve. Non molti i cittadini presenti.
Dopo il discorso del primo cittadino, è toccato al prof. Angelo D’Acunto, che ha curato lo svolgimento dell’intera cerimonia, illustrare i fatti storici che portarono all’unificazione nazionale e le vicende risorgimentali che coinvolsero anche Gavardo.
In particolare nel corso della Seconda Guerra d’indipendenza, quando gli austriaci si stavano ritirando per l’avanzata dei Piemontesi e dei Francesi, il 14 giugno 1859 fecero saltare, fra gli altri, il duplice ponte sul Chiese a Gavardo. Quando Garibaldi con i suoi Cacciatori delle Alpi, dopo la battaglia di “Treponti” (considerata dagli Austriaci l’unica vittoria contro Garibaldi), che consentì comunque di arrestare il nemico, volle riprendere l’avanzata verso il Trentino, si trovò la strada sbarrata dal crollo del ponte. Il Generale, allora, incitò i patrioti gavardesi affinché riparassero il ponte per consentirne l’attraversamento. Il ponte fu riparato in tempi rapidissimi, tanto che già il 17 giugno Garibaldi e le sue truppe poterono attraversare il Chiese acclamati dai gavardesi.
A memoria di questo fatto fu appunto collocato il monumento all’Eroe dei due mondi (una fontana con una stele), con incise le seguenti parole: “Garibaldi sul ponte antico rotto dagli austriaci e in un sol giorno dal popolo di Gavardo ristabilito mosse rapido alla vittoria nel 17 giugno 1859”.
«Una singolare tradizione – scrive il prof. D’Acunto nell’opuscolo pubblicato per questa occasione dal comune –, piuttosto diffusa tra i vecchi del paese, sostiene che chi si abbevera all’“acqua di Garibaldi”, ossia l’acqua che sgorga fra i due ponti, poi non si allontana più da Gavardo».
La cerimonia si è poi conclusa con lo scoprimento del monumento e la benedizione del parroco. Quindi un omaggio del Comune a tutti i cittadini: una copia della Costituzione italiana tradotta anche in altre nove lingue (albanese, arabo, cinese, francese, inglese, macedone, romeno, spagnolo, ucraino) (alcuni articoli sono stati letti dagli alunni anche nelle lingue straniere) per consentire anche agli immigrati di comprendere appieno i valori sui quali si fonda la nostra Repubblica.
Bravi. Complimenti al prof. D'Acunto che ha ripercorso un pezzo di storia di Gavardo. Complimenti a tutti perche' e' doveroso narrare ai ns figli le storie passate in modo che si ricordino anche il senso del dovere e del rispetto che molti anni fa erano sentimenti piu' vivi nei nostri paesi.
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ID7846 - 20/03/2011 16:53:14 - (Damiano) - Bravi!
Da ex ufficiale dell'esercito ho molto apprezzato il cerimoniale impeccabile, la sobriet della manifestazione, il discorso alto del sindaco e la partecipazione di tante persone e scolaresche. Un bel momento per il quale dico bravo al sindaco e ad ogni italiano presente.