16 Marzo 2011, 12.00
Lavenone
Aziende

Innovando fino alla terza generazione

di Giancarlo Marchesi

Crescere puntando sull’innovazione tecnologica è stato, da sempre, il tratto distintivo della Rapidplastics, azienda operante nel settore dello stampaggio di materie plastiche.

Non è un caso, infatti, che il piano di sviluppo del biennio 2011-12 preveda l’acquisto di presse elettriche in sostituzione di quelle tradizionali ad azionamento idraulico.
La realizzazione di questo importante investimento consentirà all’azienda guidata dal vestonese Roberto Facchi di migliorare la produzione sia sotto l’aspetto quantitativo sia sotto il profilo qualitativo.
Infatti, una volta inserite nella linea produttiva, queste nuove presse ridurranno considerevolmente tanto i costi di produzione quanto l’impatto ambientale e soprattutto svilupperanno ulteriori linee di prodotto rivolte a mercati d’alta gamma.
 
Sorta sul finire degli anni Cinquanta come impresa familiare, grazie all’intuizione di Aldo Facchi, uno dei pionieri del distretto produttivo vestonese della lavorazione della plastica, nei primi anni Sessanta si è affiancato al fondatore il figlio Roberto che, decennio dopo decennio, ha saputo far crescere questa realtà; un’azienda che oggi è leader nello stampaggio di oggetti plastici, nonostante la carenza d’infrastrutture dell’alta valle Sabbia, che in questi ultimi anni ha spinto imprese del medesimo comparto ad abbandonare la vallata.
 
In oltre cinquant’anni di attività, Rapidplastics ha percorso tutte le tappe legate all’evoluzione del proprio settore.
A questo proposito, Roberto Facchi ricorda: «mio padre Aldo, durante gli anni Cinquanta realizzò personalmente alcune presse, perché sul mercato non si trovavano impianti che effettuassero lo stampaggio di prodotti termoplastici».
«Sono verso la metà degli anni Sessanta – prosegue Facchi – la nostra azienda intrattenne un proficuo rapporto di collaborazione con le maggiori aziende meccaniche del Bresciano, volto alla realizzazione speciali presse».
 
Oggi Rapidplastics può contare su un’area produttiva di 12.000 mq, di cui oltre 6.000 coperti, e occupa 50 collaboratori, che seguono il cliente lungo l’intero iter, dallo sviluppo del progetto all’assemblaggio dei manufatti, alla logistica.
Da alcuni anni Roberto è affiancato dalle figlie Laura e Chiara, la terza generazione della famiglia Facchi.
 


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