Riceviamo e pubblichiamo l’amaro sfogo di Davide Bondoni, che ha lasciato da qualche mese la guida della Pro loco di Anfo.
Gentile redazione,
Venerdì scorso, alle 19.30 il consiglio della Pro Loco ha votato all'unanimità l'accettazione delle mie dimissioni da presidente. E' così finita una storia tormentata. Mi dispiace che fino alla fine non si siano compresi i reali problemi in gioco (a parte lo statuto), e che si sia osservato che “era l'unico modo per uscire da una situazione di stallo”. Da quanto so, la Pro Loco in questi mesi, anche senza (?) presidente si è data da fare comunque preparando la Carelàa, aiutando l'organizzazione di un concerto, preparandone un altro et similia. Il signor Romeo Seccamani ha osservato: “Se non ti trovi bene con la Pro Loco è giusto che te ne vai”. Infatti, l'avevo fatto tre mesi fa. Mi sono anche sentito dire: “Non è una questione personale”. D'altra parte è una 'persona' e non un'altra ad andarsene.
Ad ogni modo, mi va bene tutto. Mi dispiace solo di non essere stato accettato e di non aver mai potuto discutere in questi mesi di queste cose; non tanto per rientrare, ma per crescere insieme. Io non sono infallibile.
Auguro al nuovo presidente, qualunque esso sia, di portare a termine con successo i suoi progetti, di lavorare in un ambiente sereno e di ascoltare le voci che vengono dal basso.
Da parte mia, ha tutto il mio rispetto, così come l'hanno tutti coloro che non mi hanno voluto e anche quelli che non mi hanno appoggiato (non ho ricevuto in questi mesi il minimo messaggio di solidarietà, né sul vostro giornale, né altrove; od anche un segno di voler aprire un dialogo). Silenzio. Con le parole di Florestan “Öd alles”.
Dalla più profonda solitudine, un caro saluto a tutti,
Davide Bondoni
Cambio della guardia in Pro Loco ad Anfo. Davide Bondoni rende noto il cambiamento in seno all'amministrazione della Pro Loco che lui ha provato gestire per un po'. Pubblichiamo volentieri.
Anfo e la sua Pro Loco Paese piccolo, Anfo, ma inserito nel macrocosmo della grande storia occidentale. Davide Bondoni ci scrive e ce ne parla.
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