La biblioteca di Preseglie propone un corso d’introduzione al dialetto in sei lezioni a partire dal prossimo 6 maggio.
Il dialetto: un patrimonio che si sta perdendo, soprattutto fra le giovani generazioni. Per questo la biblioteca di Preseglie organizza un corso d’introduzione al dialetto, alla lettura e alla scrittura in vernacolo bresciano.
Sei gli incontri in programma presso la biblioteca, il giovedì sera, dalle 20.30 alle 22.30, a partire dal 6 maggio, tenuti dal prof. Francesco Braghini di Brescia, insegnante di Lettere in pensione, appassionato ed esperto del nostro dialetto.
«Il nostro dialetto è una lingua a rischio estinzione – spiega Lucia Cerqui, presidente della Commissione biblioteca – per questo abbiamo organizzato questo corso, che è gratuito e aperto a tutti, rivolto anche a persone dei paesi limitrofi. Il dialetto è un patrimonio linguistico che consente di scoprire e apprezzare meglio la nostra tradizione, cogliere il significato di tanti nostri modi di dire. Una maniera anche per poter riscoprire importanti autori di poesie nel nostro dialetto».
Il corso, come detto, è gratuito e aperto a tutti. Le iscrizioni devono pervenire entro il 29 aprile presso la biblioteca: tel. 0365.824547, e-mail biblioteca@comune.preseglie.bs.it, cell. 320.2288983 (Monica).
ben detto Gio! e come disse qualche tempo fa Alessandro Bergonzoni: Il dialetto è anche una cosa da salvare. Sottolineo l'anche. Non è il punto n.1 all'ordine del giorno. Dobbiamo rivolgerci al mondo, al cosmo e invece parliamo di città, di quartieri. è l'altrove che ci deve interessare. Le radici sono importanti, ma noi rischiamo di morire di radici senza essere riusciti a vedere i rami.
Concordo pienamente con quanto espresso nei due interventi precedenti
Signori, senza radici non ci sono neanche i rami.
Dobbiamo rivolgerci al mondo...??? al cosmo??? Bravi!!! Ma qual'è il mondo e qual'è il cosmo?? facebook, gli sms, la mail, la ps3 o la win?? Ma fatemi il piacere!! Così abbiamo bravissimi ragazzi che navigano, chattano, si mandano messaggi, si inviano mail, utilizzano in modo maniacale internet ed il computer, saranno ipertecnologici e all'avanguardia... Ma poi purtroppo non sono in grado di parlare, non sono in grado di fare una lettera, non sono in grado di formulare un discorso, non sono in grado di intrattenere un rapporto con un'altra persona perchè? semplice perchè davanti non hanno uno schermo.. Allora meglio qualche corso anche di dialetto, che perlomeno porta le persone a stare insieme, porta al contatto fisico e reale, porta allo scambio di idee di culture.. E ricordiamoci che il dialetto stato il padre dell'italiano... pertanto benvengano queste iniziative che tendono a riscoprire le nostre origini e tradizioni. w il dialetto!!
Non vedo il nesso fra l'utilizzo di forme di comunicazione "non convenzionali" e il dialetto; sms
.....e altri strumenti stanno distruggendo l'italiano ma non credo che l'insegnamento del dialetto sia la soluzione per questo problema, anzi, chi non sa scrivere in italiano difficilmente lo parlerà correttamente. Capisco che l'attaccamento alle tradizioni ed alla propria comunità sia, per qualcuno, importante ma penso che forse sarebbe meglio fornire alla gente più strumenti possibile per poter affrontare la realtà anche fuori dal proprio contesto locale.
Ognuno può dire quel che vuole, ma finiamola con gli steccati. Come volevo richiamare in precedenza, non c'è albero senza radici. Conoscere il dialetto non è un impoverimento culturale, semmai il contrario. Non è che facendo corsi "volontari" in dialetto si offenda qualcuno, ricordo che per fortuna siamo ancora liberi di scegliere. Istruire correttamente nell'uso della lingua italiana è un compito della scuola e l'iniziativa di Preseglie non va contro questa direzione, ma offre un'opportunità per chi la vuole cogliere, chi non è d'accordo può starsene tranquillamente a casa sua. Poi non venitemi a dire che questa iniziativa inficia in qualche modo l'apprendimento dell'italiano, oggi ci sono tutte le possibilità, per chi vuole, di imparare la lingua di Dante. Forse alcuni di voi vorrebbero magari un bel corso di arabo, sarebbe così, diciamo, "universale", tanto per riempirsi la bocca, perchè
naturalmente non vi partecipereste.
Ecco alcune parole (si fa per dire) che ho letto in facebook: d'appertutto (questa merita un oscar!) all'ora (inteso come allora) a scielto, , stanchino (poco stanco) e molte altre delizie simili. Per quanto riguarda gli apostrofi e gli accenti: o mancano o sono messi a sproposito. Allora, sign.fra, che ne direbbe di unire al corso di dialetto un corso di lingua italiana? Per stare insieme ovviamente, ma anche per non diventare analfabeti.
ho scritto per avere delle informazioni ma non mi è stata data risposta. Il corso si fa?
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di Filippo Vanzani [Sal]
ID1860 - 20/04/2010 16:08:00 - (GiO) - GiO
Credo che il dialetto sia già abbastanza scoperto, forse qualche corso in più di italiano non farebbe male.