31 Marzo 2010, 07.00
O
Società

A rischio razzismo

di Davide Mancini

Racconto di una giornata post elettorale di un valsabbino vissuta nella vicina Verona.

 

 
Martedì dopo le elezioni, è pomeriggio, a bordo di un bus urbano nel centro di Verona è accaduto un fatto secondo me degno di qualche riflessione.
Autobus pressapoco pieno, dal centro del mezzo una signora sulla cinquantina, in piedi, aggrappata ad una manopola, rompe il silenzio generale con un tono di voce che attira l'attenzione della gente attorno a lei, mentre si lamenta con una ragazza bassettina di origine sudamericana, la quale viene accusata dalla suddetta signora di averle calpestato i piedi.
 
Un gesto di stizza che può capitare; fino a quando la signora dà della “cafona” alla ragazza, visibilmente in difficoltà e imbarazzo (il suo italiano non le permetteva di capire, tanto meno di risponderle).
Poi la signora allarga il discorso dicendo “per fortuna che ha vinto la Lega adesso, così ve ne tornate tutti a casa, cafoni!”; come in partenza, il suo discorso è un monologo, poiché la ragazza tiene lo sguardo basso e pieno di imbarazzo.
 
La signora continua il suo comizio nel silenzio generale, fino a che un ragazzo, da qualche metro di distanza, non richiama la sua attenzione con un “Ehi!” e facendole segno di abbassare il tono; gli spettatori quindi rivolgono lo sguardo verso di lui, in modo passivo, esclusa una ragazza più vicino alla signora che rivolgendosi a lei le fa notare che l'autobus è pieno e non c'è ragione di esagerare e di generalizzare ciò che è accaduto.
Ma la signora risponde, tenendo sempre il tono di voce alto, affinché tutti sentano, e se la prende ancora con gli immigrati in generale dicendo che sono dei vittimisti, ma che ora le cose cambieranno; la ragazza incita la signora di calmarsi e abbassare i toni, lei borbotta qualche altra parola e si zittisce.
Fine dell'aneddoto.
 
Il ruolo che più colpisce in questa vicenda, non sono tanto i quattro che partecipano più o meno attivamente, ma è tutta la gente attorno a ciò che accadeva, rimasta spettatrice, e forse lo sarebbe rimasta fino alla fine della scena se il ragazzo e la ragazza non avessero rotto il silenzio.
Il Veneto è capitanato ora dalla Lega Nord, ed è stato un voto a deciderlo, e sicuramente non tutti i leghisti avrebbero tenuto lo stesso atteggiamento da “cafona” e razzista (perché di questo si tratta) della signora del bus, ricordandosi magari delle centinaia di migliaia di veneti emigrati negli ultimi centocinquant'anni, quando non erano la ricca regione che è ora.
 
Ma c'è comunque un rischio in tutto ciò: che quella parte dei cittadini che per vari motivi si trova ad odiare gli immigrati nel loro insieme e a prescindere, si senta legittimata da un partito al cui interno v'è una parte populista e che alimenta l'odio e la paura (sottolineo, una parte, non tutti) a esprimere in modo così aperto e arrogante l'astio per il diverso.
Il silenzio che c'è stato in quest'occasione legittima una persona ad aggredirne (almeno verbalmente) un'altra, forte di un consenso da parte appunto di chi tace.
Con questo non si vuole intendere che tutti gli spettatori la pensassero come la signora, ma il fatto che una ventina di persone se ne siano state zitte, fa pensare che queste abbiano in qualche modo paura di gridare a un'ingiustizia, o che più semplicemente che la cosa non li riguardi.
 
Purtroppo il razzismo non è caratteristico più di un popolo che di un altro, e quando si dice che gli italiani non sono razzisti, questa è un'illusione.
Si tratta di una malattia che non ha limiti né geografici né cronologici; l'antidoto sta nel non permettere che si diffonda, e questo lo si fa uscendo dalla passività e individualismo in cui stiamo scivolando, e questo è anche il dovere minimo per poterci definire una società civile.
 

 



Commenti:
ID1737 - 31/03/2010 11:05:00 - (Gino49) - Fatto triste

Non credo che la lega darà tante soddisfazioni a quella signora, quel che temo piuttosto è l'esasperazione di una situazione di esistente tensione che sarebbe utile affrontare in un modo diverso, a volte mi viene di soffermarmi a pensare: Quante umiliazioni saranno state inflitte ai nostri poveri connazionali costretti a lasciare i loro paesi per cercare con la disperazione nel cuore un futuro più degno per loro e per i loro figli? Almeno chi ha superato gli anta dovrebbe dimostrare più saggezza.

ID1740 - 31/03/2010 15:50:00 - (Ricard53) - Tristissimo.

Da leghista posso dire che non ho mai accettato comportamenti di questo tipo e sicuramente non fanno parte dell'agire della Lega. Perchè invocare la legalità, il rispetto delle regole e dei valori in cui si crede, non significa il disprezzo per gli altri chiunque essi siano. Se alcuni all'interno del movimento, in passato, hanno dato adito a interpretazioni diverse a quella che ho citato, non significa per questo che rispecchiavano l'animo della Lega. Frequento le sezioni ormai da più di sedici anni e mai ho sentito, anche nei discorsi più duri, riferimenti razzisti verso gli immigrati. Certo la Lega non è mai stata tenera con chi delinque, ha cercato di limitare gli arrivi e di difendere il patrimonio di migliaia di anni di storia che hanno portato all'affermazione delle nostra democrazie. Ma si è sempre sostenuto che questo era in funzione della salvaguardia di rapporti fra le genti, che avrebbero potuto causare una radicalizzazione

ID1741 - 31/03/2010 16:06:00 - (Ricard53) - continua...

dello scontro sociale. Altro è il razzismo, certo non è stato un bell'esempio ciò che è accaduto in Campania poco tempo fa e non mi sembra che la Lega in quelle zone abbia consenso o militanti. Oppure pensiamo al grande fenomeno dell'immigrazione verso le nostre regioni avvenuto negli anni 60, mi ricordo benissimo gli episodi non certo edificanti che hanno caratterizzato i rapporti fra noi e i nuovi venuti. Io stesso, avendo una madre calabrese, sono stato vittima durante l'adolescenza di lazzi e sfottò anche pesanti. Eppure la Lega non esisteva! Allora diciamolo chiaro e tondo, purtroppo molto spesso il diverso è temuto anche solo perchè esiste e rappresenta qualcosa di sconosciuto e spregevole. Questo vale in tutto il mondo basta vedere cosa succede in Africa fra tribù diverse o fra appartenenti a religioni diverse. Per non parlare dell'ostracismo verso i cristiani presente in molti paesi in cui domina l'Islam.

ID1743 - 31/03/2010 17:23:00 - (Gino49) - Piacere di risentirci

Caro Ricard intendevo appunto dire che ciò che invocava la signora di erona era cosa in cui non avrebbe potuto avere soddisfazione. Anch'io professo gli stessi sentimenti, anni fa quando i primi nord africani arrivarono al mio paese toccò a me come operatore di polizia locale occuparmene e se penso a quei tempi e a cosa ero riuscito a ottenere non me lo sono ancora spiegato, o forse sì, avevano capito che nella mia fermezza c'era anche rispetto per le persone, posso dire, anzi, non dovrei essere io a dirlo, di non avere mai fatto sconti a nessuno, ma mi piaceva ricordarmi che comunque anche quello era mio prossimo. in ogni modo caro Ricard, le cose che dici le sottoscrivo pure io con convinzione. Auguri di Buona Pasqua.

ID1744 - 31/03/2010 17:51:00 - (GabrieleVate) - E se non fosse andata proprio cos??

Sarà ....ma ci credo poco a quanto avvenuto. A me di solito capita di sentire inveire contro Berlusconi anche per le cacche dei cani per strada ......invece qui succede tutto come da manuale ....mah!!!! una domanda a 'sto punto mi sorge: MA VOI SINISTRI SIETE MICA CAPACI DI PERDERE CON ONORE????

ID1745 - 31/03/2010 19:26:00 - (davide) - caro Mr. VAte

sono l'autore dell'articolo, e apprezzo i primi commenti, soprattutto quello di ricard che mi rincuora sinceramente, anche se sono ben consapevole che lega non è sinonimo di razzismo, e penso di non aver lanciato questo messaggio. per quanto riguarda Mr. Vate, lei è libero di non crederci, ma io ero il ragazzo che ha invitato la signora ad abbassare i toni, disgustato da quello che stava accadendo. La mia voleva essere una riflessione sulla passività che spesso si incontra di fronte a scene di palese ingiustizia. mi spiace che l'abbia presa come l'invidia del tifoso perdente la domenica mattina ...le giuro che non seguo il calcio. peccato che non abbia potuto documentare la scena per renderla partecipe.

ID1747 - 01/04/2010 09:27:00 - (GabrieleVate) - Replica a Davide

Può essere, senza dubbio, ma può benissimo anche non essere. Mi spiego: l'uso dell'informazione per distorcere, enfatizare, sminuire comportamenti, persone o fatti pratica inveterata da parte della sinistra italiana. Se il fatto accaduto veramente lei ha il mio plauso e il mio sostegno; mi consenta per di continuare ad essere fortemente dubbioso di una concatenazione di eventi davvero singolare: vittoria della lega-autobus a verona-signora che inveisce-extracomunitaria che non capisce la lingua-bravo ragazzo che interviene. Sarà anche...... ma sembra presa dal manuale del bravo antifascista.

ID1748 - 01/04/2010 10:43:00 - (ste74) - ma per piacere

l'uso dell'informazione per distorcere, enfatizare, sminuire comportamenti, persone o fatti pratica inveterata da parte della sinistra italiana... ma in che mondo vive?

ID1749 - 01/04/2010 11:10:00 - (Ricard53) - Per GabrieleVate

Non mi sembra il caso di insistere su questa linea, accettiamo il fatto in se e per quello che rappresenta, soprattutto condanniamo gli atteggiamenti amorfi e da Ponzio Pilato che contraddistinguono sempre più le persone. Tutte le altre considerazioni lasciano il tempo che trovano e non sono pertinenti. A mio avviso il mondo è a colori, se vediamo solo in bianco e nero non ce ne usciamo più fuori.

ID1751 - 01/04/2010 19:08:00 - (davide) - libera interpretazione

sig. Vate è libero di pensare che me lo sia inventato di sana pianta. Non posso provare il contrario purtroppo. Il mio articolo non voleva far emergere una contrapposizione tra bene e male, e piazzare me dalla parte del bene; volevo ricordare, e non fa mai male, che ci sono atteggiamenti rischiosi come quello degli spettatori inerti di fronte ad una palese situazione di ingiustizia; se la signora non avesse citato la lega, non l'avrei citata nemmeno io. ma siccome la signora ha messo la cosa su un piano politico, mi pare giusto riferire anche ciò. ripeto, sarebbe stupido pensare che la signora rappresentasse un partito, ma è incontestabile, mi pare, che chi nutre certi pregiudizi porti i suoi voti in partiti che non hanno mai nascosto una certa intolleranza (e questo anche a livelli alti del partito, tipo Calderoli). Ciò che voglio dire è: ok, la lega si è guadagnata una grande fetta dell'elettorato. Da CITTADINO dico: si faccia attenzione a

ID1752 - 01/04/2010 19:10:00 - (davide) - continua

chi si allarga troppo. Tutto qui. Se si abbandona il senso critico e autocritico si corre un grosso rischio.

ID1754 - 02/04/2010 09:43:07 - (Ricard53) - Non Calderoli.

Per cortesia basta citare Calderoli come se fosse la summa del peggio della Lega. Già ho fatto notare recentemente che molte delle cose attribuite a Calderoli sono vere e proprie leggende metropolitane, per cui limitiamoci al tema e lasciamo perdere riferimenti inappropriati. Sta bene stigmatizzare certi comportamenti e mettere l'accento sull'inerzia se non addirittura il menefreghismo di molti, ma è preferibile evitare di riferirsi continuamente ad esempi non calzanti.

ID1755 - 02/04/2010 16:54:15 - (GabrieleVate) - x Ste74 e altri

....vivo in questo mondo, semplicemente. E non ho le fette di salame sugli occhi. Io resto della mia idea, ma, come ho gi avuto modo di scrivere, se il fatto reale Davide ha tutta la mia ammirazione e stima. Per, per favore, basta pensare che chi contro gli extracomunitari sia solo un facinoroso leghista o fascista. Quanti bei sinistroidi espongono bandiere della pace, predicano libert, benevolenza eppoi osteggiano palesemente il vicino di casa di colore (e di situazioni cos, per lavoro, ne vedo tutti i giorni) per cui, per cortesia, meno ipocrisia e pi coerenza. Per tutti.

ID1761 - 04/04/2010 21:39:00 - (Denis66) - D66

Probabilmente pochi ricordano come venivano trattati gli italiani in svizzera, nessuno prendeva le loro difese nemmeno lo Stato. Non si faceva del vittimismo agli italiani, erano maffiosi e cammorristi, dicevano gli svizzeri anche se la magguior parte era del nord-est Tutto cio' non da diritto a nessuno d'inveire contro extracomunitari, ma se invece della signora di Verona fosse stato-a qualche extracomunitari avrebbero preso le difese della ragazza?

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