18 Marzo 2010, 07.16
Agnosine
Ambiente

Abuso di discarica fra carpini e rovi

di Ubaldo Vallini

Decine e decine di latte di vernice rinvenute nel bosco ad Agnosine. Uno scempio che con ogni probabilità è rimasto nascosto per anni.

 
“Ci passo spesso anch’io da queste parti, ma non me n’ero mai accorto fino all’altro giorno. Del resto a guardar bene si capisce che basta un po’ di verde primaverile per nascondere tutto quantoâ€.
Il nostro interlocutore ci chiede di restare anonimo perché “non si sa maiâ€.
Parcheggiamo nel parcheggio del cimitero di Agnosine e imbocchiamo la stradina sterrata che ci passa sopra. Due, trecento metri di leggera salita ed ecco che sulla destra si stacca un’altro percorso.
 
Lo spazio per passare con l’auto c’è, ma si capisce che da tempo non è utilizzata a quello scopo. Semmai col trattore.
Ad un certo punto, in prossimità di uno spiazzo erboso, la pendenza si inverte per poche decine di metri, poi la traccia riprende a salire: “Andando avanti di qui si arriva in Plof†ci dice il giovane indicando oltre il bosco.
Poi mi invita a guardare al di sotto del sentiero, dove si intravedono alcune latte gialle che affiorano dal terreno.
 
Così solo in televisione
Per guardare meglio torniamo indietro di qualche passo ed infiliamo uno spazio privo di rovi.
Scendiamo di qualche metro sotto il livello della strada e lo spettacolo che si para dinnanzi è di quelli che ti pare di aver visto solo alla televisione.
Di quelle latte gialle, nere e rosse, per lo più corrose dalla ruggine, ce n’è a centinaia, disseminate fra le radici di carpino. Su alcune si legge ancora la scritta bianca “Smalti Vernici Resineâ€.
 
Ce ne sono di vuote, da altre sgorga il contenuto ormai consolidato di pasta giallognola che al pari della latta corrosa racconta di uno sversamento avvenuto anni fa.
Contando la discarica a passi ce n’è per trenta metri almeno di traverso, quindici salendo verso la stradina. I viaggi per disfarsi di tutta questa chimica devono essere stati parecchi. E l’impressione è che quello che affiora sia solo la punta di un iceberg, che sotto ci possa essere dell’altro.
 
I «Cioc dela funtanina»
Possibile che nessuno si sia mai accorto di questa roba gettata nel bosco? Che nessuno mai si sia sentito in dovere di avvisare di questo scempio?
La linea delle sorgenti è poco più giù: quella della Madonna di Calchere dovrebbe essere salva perché pesca un paio di impuvi più verso Casa d’Odolo. Il “dovrebbe†è d’obbligo perché le vene d’acqua non si sa mai dove passano.
L’infiltrazione di vernici potrebbe invece aver interessato la “Fontanina dei Ciocâ€, che sgorga lungo la Provinciale che scende da Agnosine in direzione di Brescia.
Forse è meglio che chi di dovere provi a dare una controllata.
 


Commenti:
ID1661 - 18/03/2010 09:31:00 - (Ricard53) - Scempio.

Questi anonimi delinquenti riescono sempre a farla franca. Sono incuranti dei danni ambientali e della possibilità di minare la salute delle persone, tra le quali oltre a loro stessi ci possono essere figli e nipoti. Purtroppo il vil denaro molte volte sembra che abbia la prevalenza su tutto e c'è sempre gente che per non pagare le spese dello smaltimento di rifiuti nocivi combina questi massacri ambientali. Spero che si diffonda un maggior interesse alla salvaguardia dei nostri territori, parlo in senso lato e auguro che nella coscienza di ognuno maturi la volontà di fermare qualsiasi attentato alla bellezza dei nostri luoghi. Ma in tutti dovrebbe crescere anche la consapevolezza che gettare lattine, sacchetti, cartacce non fa che sommare i danni esistenti, oltre che essere uno spettacolo poco edificante, soprattutto ai lati delle nostre strade e nei boschi percorsi dal turismo domenicale.

ID1662 - 18/03/2010 10:48:00 - (Gino49) - Vivere sani in ambiente malato?

Non possiamo non indignarci in presenza di simili fatti di disprezzo per l'ambiente in cui poi viviamo, questi comportamenti sono sinonimo di profonda ignoranza e grettezza d'animo, l'ambiente che ci fa da cornice ha una sua dignità anche se appare povero e non appariscente. Mi pare però di notare una inversione di tendenza negli ultimi tempi, c'è più attenzione a sporcare di meno e a lasciare in giro meno rifiuti anche nei luoghi frequentati dal turismo domenicale, personalmente oso sperare.

ID1663 - 18/03/2010 16:17:00 - (Voyager) - voyager

Spesso a farla fare franca a questi "criminali" siamo anche noi semplici cittadini, che per quieto vivere e per non complicarci la vita, demandiamo sempre ad altri responsabilità che crediamo non ci riguardino. Quando scrivi "possibile che nessuno si sia mai accorto............. è un eufemismo che usi per non urtare la coscienza di nessuno. Comunque grazie al coraggioso anonimo e a Ubaldo.

ID1664 - 18/03/2010 16:30:00 - (Patascione) - Pessimo inizio di giornata con questa notizia

Ci diamo tanto da fare per mettere paletti e muri che ci proteggano da tutti quei fatti negativi che si sentono in giro per mondo, ma poi ti accorgi che anche fra noi le cose non cambiano e sono drammaticamente e realisticamente uguali, non siamo peggiori ne migliori. Facciamo discorsi ecologici, in difesa dell’ambiente, delle tradizioni, poi con la scusa di migliorare il nostro stile di vita, per spendere meno non disdiciamo inquinare, oppure con la scusa di abbellire il paesaggio si tagliano alberi si cementano strade, si snaturano o cancellano sentieri. Non sto parlando dell’Amazzonia. Penso che la scuola e le istituzioni dovrebbero coltivare e investire nella formazione dei giovani perché il territorio, l’acqua e l’aria restino beni comuni per tutti, ma proprio tutti gli esseri viventi. La salvaguardia dell’ambiente non è un modo di pensare, è semplicemente la più elementare forma di rispetto verso noi stessi e verso il suo

ID1666 - 18/03/2010 18:06:44 - (Patascione) - Pessimo inizio di giornata con questa notizia

La salvaguardia dell’ambiente non è un modo di pensare, è semplicemente la più elementare forma di rispetto verso noi stessi e verso il suo CREATORE

ID1667 - 18/03/2010 20:05:00 - (g.v.p@libero.it) -

Mi associo ai commenti negativi espressi. Dovremmo tutti imparare a "vedere", e non osservare distrattamente. E avere quel minimo necessario di senso civico, anche per denunciare. Per rimanere in tema: date uno sguardo al corso del fiume Chiese. E' una discarica ed un ricettacolo per ogni genere di immondizia! Ed è tutta "cosa nostra". Gianfranco

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