La Rocca pulita e sicura

Puntuali alle 8 di sabato mattina i rocciatori dell’Ana di Bergamo erano già operativi sulla Rocca di Nozza, nei pressi della chiesetta, per dare avvio all’intervento di pulizia della scoscesa parete rocciosa.

Predisposti i primi agganci per le calate, già dopo un’ora i primi volontari erano intenti a ripulire il costone roccioso da piante, cespugli, edere e quant’altro.
Non hanno perso tempo i 25 alpini bergamaschi intervenuti a dar manforte agli alpini di Nozza e a quelli della Protezione civile “Monte Suello” che hanno organizzato l’operazione di pulizia. A quest’ultimi il compito di provvedere alla logistica e il supporto ai rocciatori che operavano in parete.
Una decina di volontari della squadra dell’alta Valsabbia della Protezione civile Ana si sono dedicati alla sorveglianza della strada sottostante per impedire il transito a mezzi e pedoni, una quindicina di penne nere del gruppo di Nozza sono state invece impegnate nell’assistenza ai rocciatori per la manutenzione delle motoseghe, per fornire bevande calde e ristoro e ogni altra necessità.
Il lavoro è proseguito per l’intera giornata di sabato e a mezzogiorno di domenica l’intervento era completamente terminato, con gli alpini nozzesi che avevano già ripulito la parte superiore della rocca.

«Adesso la Rocca sembra nuda» hanno detto alcuni, ammirando il lavoro compiuto dai volontari.
Ma l’intervento non è stato di semplice pulizia. Sono stati infatti rimossi pietre e massi pericolanti, alcuni del peso di circa 2 quintali, che potevano rappresentare reali situazioni di pericolo per le abitazioni sottostanti.

I rocciatori sono stati ospitati presso l’oratorio di Nozza, dove sabato sera le penne nere e i volontari dell’Oratorio hanno preparato la cena e domenica mattina il pranzo, occasione quest’ultima, per il capogruppo di Nozza, Tiziano Melzani, l'amministrazione comunale e il responsabile della Protezione civile della "Monte Suello", Celestino Massardi, di ringraziare tutti quanti si sono adoperati per la buona riuscita dell’intervento.

«Innanzitutto ringrazio gli alpini della Specialità alpinistica del secondo Raggruppamento della sezione Ana di Bergamo e il loro responsabile Claudio Giudici – ha detto Melzani – per il grande lavoro che hanno compiuto in questi giorni, così come l’Amministrazione comunale di Vestone che ci ha supportato anche finanziariamente, i volontari dell’ambulanza di Vestone, quelli dell’oratorio di Nozza e il parroco don Dino Martinelli, la nostra sezione di Salò “Monte Suello”, la quadra di Protezione civile Ana dell’alta Vallesabbia, i miei alpini di Nozza, i proprietari delle abitazioni e dei terreni sottostanti la rocca di Nozza e i proprietari di Villa Anita per la loro disponibilità».

Quindi lo scambio dei guidoncini e l’arrivederci all’imminente Adunata degli alpini a Bergamo.

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