La coppia e l’emotività dei figli

Un interessante incontro sul tema “Bullismo: Mal-essere dei ragazzi o mal-essere degli adulti?” ha visto gremita la sala della biblioteca comunale di Gavardo, mercoledì 17 febbraio, per rendere omaggio alla relatrice dott.ssa Elsa Belotti, nota psicologa e pedagogista bresciana, fondatrice di “FamiliyHope”, un centro per l’aiuto e il sostegno della famiglia con sede a Brescia, già nota alla comunità gavardese per i suoi numerosi interventi presso la Scuola dell’Infanzia comunale.

La serata era il quarto incontro del percorso “Genitori in cammino” organizzati dall’A.Ge. e dal Comitato Genitori di Gavardo con la collaborazione della Direzione Scolastica dell’Istituto Comprensivo e il patrocinio dell’Amministrazione gavardese.

Con la sua lunga esperienza come consulente coniugale e genitoriale la dott.ssa Belotti considera il fenomeno del bullismo non come “il problema” bensì come il riflesso di un disagio che matura all’interno della famiglia.
«I problemi irrisolti dei genitori – ha affermato la psicologa – si riflettono sui figli, già in tenera età. I figli, a loro volta, fungono da carta assorbente, prendendo su di sé il peso di questo gravoso onere. Il bullo può pertanto essere un figlio troppo amato e quindi soffocato dai genitori, oppure un figlio non amato: da qui la sua impotenza, la sua rabbia, che portano all’assenza di autostima. Il bullo, infatti, vede nella vittima la sua impotenza, e proietta su di essa le sue debolezze. La vittima, invece, è il rovescio della medaglia, vede nel bullo la forza di cui non è capace; inconsciamente sviluppa la sopportazione e vive questo stato con senso di onnipotenza, senza avanzare alcuna richiesta di aiuto».
Gli spettatori, infine, non denunciano, sono complici. Una componente è comune ai tre attori del bullismo: tutti proiettano la loro parte interiore di impotenza e di inadeguatezza.
È bene pertanto che gli adulti si impegnino a garantire ai loro figli un’infanzia serena, adottando un modello di educazione chiaro, evitando la confusione di ruoli (padre/madre) che crea gravi danni. Insegnando i valori semplici ma importanti, di cos’è bene e cos’è male.

«Non risparmiamo la sofferenza ai nostri figli – ha più volte apostrofato la dott.ssa Belotti –, ma insegniamo loro a misurarsi con le piccole difficoltà che si presentano, in quanto significa attrezzarli ad affrontare le asperità della vita. I genitori non devono abdicare a questo loro preciso impegno».
La relatrice ha completato il suo articolato discorso, ricco fra l’altro d’interessanti riflessioni sulla coppia, invitando i genitori in platea a non colpevolizzarsi. Il bullismo non è frutto di colpe educative, semmai di problemi sopiti all’interno della coppia.
Ha poi terminato con una frase molto eloquente e al tempo stesso provocatoria: «I figli prendono su di sé i problemi dei genitori fanno terapia ai genitori stessi, li costringono a fermarsi e a interrogarsi sulle proprie questioni ancora irrisolte».

Mentre gli organizzatori stanno già predisponendo gli incontri per il prossimo anno, nei prossimi mesi rimangono ancora due importanti e interessanti appuntamenti: mercoledì 24 marzo ritorna la dott.ssa Lucia Pelamatti, che aveva riscontrato un notevole successo nel mese scorso quando ha parlato della "Sessualità di coppia", mentre nel prossimo incontro parlerà di “Come educare i figli alla sessualità”; infine, venerdì 16 aprile, sarà presente don Gino Rigoldi, presidente dell’associazione Comunità Nuova, che opera nel campo del disagio e della promozione delle risorse dei più giovani ed è cappellano dell’Istituto penale per minorenni “Cesare Beccaria” di Milano, che affronterà il tema “L’adulto, educare oggi”.

Tutti gli incontri sono gratuiti, avranno inizio alle 20.30 e si terranno presso l’auditorium della biblioteca di Gavardo.

In foto la dott.ssa Elsa Belotti e la platea dei genitori

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