Il lunario comunale? Un manuale di storia

Con l’inizio del nuovo anno, a Sabbio Chiese è tornata in scena la tradizione del calendario, realizzato dalla biblioteca e distribuito dal Comune a ogni famiglia per il 19esimo anno consecutivo.

La nuova fatica è stata intitolata «Passeggiando nella storia», e come spiegano i componenti della neo insediata commissione Biblioteca, «quest’anno il lunario (tema e titolo cambiano ogni anno) offrirà la possibilità di apprendere note di storia del nostro paese attraverso i nomi delle vie del capoluogo e delle frazioni. L’opera è frutto di un lavoro di ricerca storica documentale ma anche orale, attraverso i racconti di chi ancora ricorda».

Da via Silvio Moretti (il prete che abbandonò la veste per seguire Napoleone, che fu parte attiva nei moti rivoluzionari, e che finì poi i suoi giorni nello «Spielberg» con Pellico e Maroncelli) a via Robinson, che racconta del Mènec Fetàol (all’anagrafe Domenico Marchi), un sabbiense vissuto dal 1894 al 1970 protagonista di una esistenza solitaria e del rifiuto del moderno e per questo diventato il Robinson Crosuè sabbiense; da via Stampatori (nei secoli scorsi furono tanti i sabbiensi a conquistare fama in tutta Italia come tipografi, editori e librai) a via Guido Bollani (partigiano, sindaco e quindi promotore di quella che poi è diventata la Comunità montana, nonché braccio destro di padre Marcolini), le citazioni toponomastiche si rivelano un autentico documento storico e di costume.

Che prosegue per esempio con via Antonio Zani (maestro e patriota vissuto dal 1791 al 1864) e via Pietro Felter (1856-1915), amico del Negus e ritenuto a torto il maggior responsabile della sconfitta di Adua.

M.PAS. da Bresciaoggi

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