La stazione sciistica fra alta Val Sabbia e alta Val Trompia sta vivendo una stagione di rilancio, numerosi i valsabbini.
Stagione a gonfie vele per le piste del Maniva. Negli ultimi tre anni la stazione sciistica del comprensorio Maniva Ski, collocato fra l’alta Val Trompia e l’alta Val Sabbia, sta riscontrando un apprezzamento sempre maggiore, frutto anche degli investimenti degli ultimi anni che garantiscono l’innevamento artificiale nel caso di carenza di neve naturale.
E molti sono anche i valsabbini che scelgono il Maniva per le proprie giornate sulla neve: secondo i dati di Maniva Ski sono circa uno su quattro.
D’altronde quest’anno, con la chiusura degli impianti del Gaver, è la località più vicina e facilmente raggiungibile anche da Bagolino. Passato il centro abitato basta proseguire in direzione Passo Maniva, fino a raggiungere il nuovo parcheggio dal quale attraverso una nuova seggiovia si raggiunge lo Chalet dove c’è la biglietteria.
Il comprensorio sciistico offre vari piste, dalle più facili alle più difficili.
Per i principianti c’è la pista Camposcuola subito sotto la biglietteria, mentre per chi ha già dimestichezza con gli sci ci sono le piste Persek 1 e Persek 2, rispettivamente 1.000 e 1.500 metri di sviluppo, che permettono discese tranquille e pure un paio di cambi di pendenza sui quali misurare i propri progressi nella conduzione degli attrezzi.
Più ampia e panoramica è la pista Seggiovia Barard, servita da un impianto che conduce lo sciatore sino a quota 1.864, da dove si può anche raggiungere, attraverso una pista di collegamento affrontata in senso contrario dagli scialpinisti, la locanda Bonardi.
Il tracciato più impegnativo, per la lunghezza e per la pendenza media, è quello della pista Zocchi: è una nera in grado di soddisfare le esigenze dello sciatore più esperto, per il quale l’unica nota parzialmente negativa è rappresentata dal fatto che il ritorno in quota è possibile solo attraverso uno skilift.
Per gli amanti dello sci di fondo, infine, è disponibile un anello di tre chilometri con accesso gratuito, con partenza in prossimità della Locanda Bonardi. Il percorso è ideale anche per i principianti.
Fonte Giornale di Brescia
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