Volley Vallesabbia la gestione è vincente

Grazie ad un efficace ed innovativo modello gestionale, la società Volley Vallesabbia si candida ad essere un punto di riferimento nel panorama delle realtà sportive della provincia, e non solo.

La società presieduta da Mario Apollonio è costituita da una rete di ben quattordici squadre distribuite in quasi tutto il territorio valsabbino, partendo da Gavardo, passando da Roè Volciano e Vestone, fino a Idro. In totale, sono coinvolti circa trecento atleti, ottanta dei quali iscritti al minivolley. Ma la particolarità del club valligiano non sta tanto nei numeri, quanto nella modalità di gestione: a livello burocratico e legale, l’amministrazione fa capo alla sede centrale, che è a Roè Volciano, e in particolare al presidente. A livello tecnico-sportivo, invece, ogni singola realtà locale provvede per sé, grazie al supporto fornito dai responsabili delle Amministrazioni comunali coinvolte. «L’idea di fondo- spiega il presidente Mario Apollonio -, nata all’interno del club Pallavolo Roè Volciano, era quella di creare una solida struttura che fornisse un riferimento per i valsabbini appassionati di pallavolo. Ebbene, il progetto si è rivelato vincente, soprattutto perchè, in un periodo di crisi economica come quello attuale, il modello di gestione intrapreso, ci ha consentito di dare un taglio a tutte le spese. In più, la denominazione societaria ha facilitato notevolmente la raccolta di sponsor: coprendo tutto il comprensorio del territorio valsabbino, è per noi più agevole il reperimento di sostegni e fondi. Insomma, abbiamo dimostrato che è vero che l’unione fa la forza».

«È un modello gestionale - continua Apollonio - unico che potrebbe fare da apripista ed anticipare le tendenze future sulla conduzione delle attività sportive dilettantistiche, di ogni genere, in tutta la valle e non solo. In ogni caso, un particolare ringraziamento va alle Amministrazioni e agli sponsor che hanno dimostrato di aver recepito il nostro impegno per lo sport come strumento di crescita per i ragazzi della Valsabbia».

da Bresciaoggi

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