29 Ottobre 2009, 07.15
Vobarno
Incidente domestico

Ottantaduenne muore ustionata in casa

di Ubaldo Vallini

i vicini si accorgono che non risponde al campanello di casa e ne rinvengono il corpo ormai senza vita.

 
Il motivo esatto per cui il cuore ha cessato di battere sarà stabilito dal medico legale, che questa mattina ha il compito di eseguire l’autopsia.
E’ già chiaro però che c’è un incidente domestico all’origine della catena di eventi che ha portato alla morte di una donna di Vobarno di 82 anni, ritrovata riversa sul pavimento di casa martedì sera con profonde ustioni alla parte inferiore del corpo e ormai senza vita.
Concetta Formisano, questo il suo nome, abitava in uno dei due appartamenti al quarto piano della palazzina che si affaccia su Via Roma col numero 49 sul portoncino, a Vobarno.
 
L’infortunio, con molta probabilità, le è capitato all’ora di pranzo e solo una serie fortuita di circostanze ha portato i vicini di casa e la nuora a ritrovarne il cadavere quando era ormai avanzata la sera: una delle vicine in vacanza, l’unico figlio Angelo ricoverato in ospedale, un falso allarme al mattino.
 
Adele racconta
La prima a sospettare che qualche cosa non andava per il verso giusto è stata la vicina di casa che abita al terzo piano, l’ottantatreenne Adele che, ancora scossa per l’accaduto, ieri ha accettato di raccontarci gli eventi della giornata precedente.
“No, amiche proprio no. Ci conoscevamo bene perché abitiamo qui entrambe da più di cinquant’anni. Ci diamo una mano se serve qualcosa, quello sì - comincia l’Adele -. Alla Concetta badava la signora che le abita di fronte, solo un po’ la mattina perché poi ha anche lei le sue faccende da fare. In questi giorni però non c’è perché è scesa in Sicilia per un periodo di ferie. E’ stato tutto lì il problema, perché lei era l’unica ad avere le chiavi della casa di Concetta”.
 
 La giornata
Al mattino di martedì il falso allarme, quando la nuora Silvana che con Angelo abita a Gavardo ha chiamato Adele perché il telefono di Concetta era sempre occupato: “Sono salita a vedere e ci siamo accorte che la cornetta era messa male. Poi Concetta l’ho vista anche verso le undici e mezza, quando è scesa a prendere la posta”.
Il racconto del pomeriggio si complica: “Alle 14 è arrivato l’idraulico che doveva sistemarle il riscaldamento. Siamo saliti insieme perché non rispondeva al citofono: si sentiva la Tv accesa, ma a suonare non c’era risposta. A saperlo... poteva essere uscita oppure addormentata, capita che ti appisoli e non senti più niente. Così mi sono presa la briga di dire al tecnico di tornare alle 17”.
 
Non convinta del tutto delle sue deduzioni però, Adele chiama Silvana e le racconta.
E quando arriva il buio la preoccupazione aumenta: “Non poteva essere in giro con lo scuro, non lo faceva mai”.
Dall’interno solo quel televisore acceso. Così scatta la ricerca delle chiavi, che vengono recuperate dopo un paio di telefonate in Sicilia ed il coinvolgimento della madre della vicina di casa.
 
Quando finalmente la porta viene aperta sono le 20 e 30 e subito è chiaro che non c’è più nulla da fare.
“Io sono scesa a chiamare l’ambulanza e anche i carabinieri. Mi hanno detto di aprire le finestre se si sentiva puzza di gas, ma avevo già visto che il fornello era acceso e dunque quel pericolo non c’era” confida Adele.
 
Ambulanze, carabinieri e pompieri
Il resto sono il tentativo vano di soccorso da parte dei volontari dell’ambulanza, i Vigili del Fuoco di Salò intervenuti per mettere in sicurezza l’appartamento, le indagini dei carabinieri vobarnesi che hanno la caserma a poche decine di metri.
Concetta aveva indosso una vestaglia di materiale sintetico che deve aver preso fuoco mentre era ai fornelli. Il corpo è stato trovato però in un’altra stanza, forse a spingerla l’estremo tentativo di cercare aiuto o di levarsi le fiamme di dosso.
Se n’è andata così Concetta, i vicini la ricordano come un’anziana mite, debole e stanca: “Si era sempre curata personalmente dell’orto che aveva davanti a casa. Quest’anno non ce l’ha fatta più e l’ha affidato ad altri” ci dicono in strada.
 
Nelle foto
. la palazzina tetaro del grave incidente domestico
. la signora Adele che ci racconta

 



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