I 20 anni della “casa degli alpini”

Non è mancata la gente e qualche ospite d’eccezione ai festeggiamenti per il 20° anniversario della nuova sede delle Penne nere di Roè Volciano.
Il gruppo alpini guidato dal giovane Cristiano Lonati ieri ha festeggiato l’evento con una buona partecipazione popolare e secondo lo stile che è proprio delle Penne nere.
Una sfilata dal centro di Roè Volciano fino alla chiesa parrocchiale ha aperto la giornata di festa che la sera prima aveva avuto un prologo nell’auditorium comunale con il concerto dei cori Ana “Monte Suello” della sezione di Salò e “L’eco de l’omber” di Serle.

A dar lustro alla festa erano presenti il presidente della “Monte Suello” Romano Micolo, il past president Fabio Pasini, alcuni membri del direttivo salodiano e fra le personalità il sindaco Emanuele Ronchi, fascia tricolore e cappello in testa, visto che fino a pochi mesi fa era lui il capogruppo degli alpini, il colonnello Alfredo de Fonzo, già comandante del 5° reggimento alpini di stanza a Vipiteno, ora in forza al Comando Truppe Alpine di Bolzano, e don Lorenzo Cottali il cappellano militare del comando Truppe Alpine che ha presieduto la celebrazione eucaristica. Il legame tra don Lorenzo e gli alpini di Roè non è venuto mai meno, perché qui è stato curato ed è poi partito per fare il cappellano militare, prima a Trento, poi a Bolzano. Non è voluto mancare neanche Battista Fucina, classe 1922, reduce di Russia, capogruppo vent’anni fa al momento dell’inaugurazione della sede.

Anche il parroco don Angelo Treccani ha avuto parole di elogio per gli alpini di Roè e don Lorenzo nell’omelia ha ricordato l’importanza di una casa quale luogo di accoglienza.
E negli anni la “casa degli alpini” di Roè, rese più ampia e più bella, è diventato un luogo di iniziative aperte all’intera comunità volcianese. Tra l’altro è la sede dove un paio di volte alla settimana si ritrovano i coristi del coro “Monte Suello” per le loro prove.
Al termine della messa, in sfilata, al suono della banda di Roè Volciano, sono state deposte tre corone d’alloro ad altrettanti monumenti, per rendere l’omaggio a tutti i Caduti, ai Partigiani e agli Alpini.
A seguire un pranzo sociale presso la sede ha concluso in allegria la giornata di festa.

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