Valentino Callegari, medico condotto

In alta Valle Sabbia la vita professionale di un medico era, negli ormai lontani decenni di inizio Novecento, dura e irta di ostacoli: richiedeva uno spiccato senso del dovere e una profonda passione per l'attività esercitata.

Ancora nei primi anni Cinquanta del secolo scorso, per accorrere al capezzale di un malato il medico condotto doveva affrontare a dorso d'animale, di giorno e di notte, gli impervi sentieri che conducevano, ad esempio, a località come Presegno o Bisenzio, distanti numerosi chilometri dalla strada provinciale di fondo valle.

Il dottor Valentino Callegari, per lunghi decenni medico titolare della condotta sanitaria che faceva riferimento ai comuni di Idro, Anfo, Lavenone e Treviso Bresciano, percorse infinite volte le ripide e tortuose mulattiere che dal lago salivano alle frazioni montane del comprensorio, per svolgere con dedizione e sensibilità la propria missione professionale.

Originario della Valle del Taro, nell'Appennino parmense, compie gli studi superiori nel prestigioso seminario di Bedonia. Terminata quella feconda esperienza scolastica, s'iscrive alla Facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Parma, laureandosi brillantemente nei primi anni Venti. Conseguita la laurea si specializza in pediatria e tisiologia. Inizia la sua carriera professionale all'Ospedale civile di Brescia, prima di trasferirsi in Valle Sabbia. Da noi giunge negli anni Trenta, con l'incarico di direttore dell'Istituto climatico di Valledrane. Dopo aver guidato il centro sanitario di Treviso Bresciano, assume la titolarità della condotta medica del bacino del lago d'Idro.
Durante il Secondo conflitto mondiale è richiamato sotto le armi ed è costretto a lasciare le genti delle comunità rivierasche, che in quegli anni ha imparato a conoscere e che lo ricambiano affettuosamente per il servizio che presta con zelo e professionalità. Nominato ufficiale medico, è inviato in Sardegna. Nell'isola mette a disposizione il suo ampio bagaglio di conoscenze sanitarie al quale unisce la sua ricca carica di umanità.

Lasciate alle spalle le dolorose vicende della guerra, Valentino Callegari torna alla propria professione da civile. Nel 1946 sposa Carmen Onniboni: da quella felice unione nascono Carlo e Beatrice.
La sua vita professionale, interamente dedicata all'assistenza e alla cura degli abitanti dei paesi che fanno corona al lago d'Idro, è profondamente legata alla nostra terra fino al 1974, quando lascia la condotta medica.

Si trasferisce a Salò per vivere un nuovo capitolo della sua vita: il tempo del riposo. Purtroppo quegli anni sono segnati dalla scomparsa del figlio Carlo, della nuora Annarosa e del nipote Francesco, a causa di un tragico incidente stradale. A distanza di poco più di un anno da quel doloroso episodio, il 28 marzo 1984 si spegne dopo una operosa esistenza al servizio della gente e delle comunità valsabbine.

di Giancarlo Marchesi
da Anforacconta

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