16 Marzo 2019, 19.09
Villanuova s/C
Maestro John

Cara maestra Lilli...

di John Comini

Cara maestra Lilli, quando sono venuto a farti visita, tuo marito Cisco (che spesso incontro sulla Via Romana, lui corre, io cammino…) mi ha fatto sfogliare alcuni album fotografici della vostra straordinaria famiglia...

 
...Tra le lacrime ho guardato l’album delle vostre nozze, ed a fatica ho letto le bellissime parole che vi siete dedicati l’un l’altra, in quel radioso giorno.

Come nella canzone di Baglioni…
“Io ti prendo come mia sposa davanti a Dio e ai verdi prati
ai mattini colmi di nebbia, ai marciapiedi addormentati
alle fresche sere d’estate, a un grande fuoco sempre acceso
alle foglie gialle d’autunno, al vento che non ha riposo
alla luna bianca signora, al mare quieto della sera…
Io ti prendo come mia sposa davanti ai campi di mimose
agli abeti bianchi di neve, ai tetti delle vecchie case
ad un cielo chiaro e sereno, al sole strano dei tramonti
all’odore buono del fieno, all’acqua pazza dei torrenti
Io ti prendo come mia sposa davanti a Dio…”


Cara maestra Lilli, hai visto quanta gente è venuta a salutarti? Quasi non ci stava nella chiesa, e a fatica è stato chiuso il portone.
C’erano tantissime persone, scout e “vecchi” capi, maestre, personale ATA, segretarie… E c’era la “nostra” Dirigente, che ti ha dedicato un poetico ricordo su Vallesabbianews.

Hai ascoltato lo struggente suono della chitarra, le melodiose voci del coro degli amici, che quando sei entrata ti hanno cantato “Quale gioia mi dissero andremo alla casa del Signore”?

Perché la Messa per il tuo addio, concelebrata da mons. Italo e da don Lorenzo Bacchetta, è stata una Messa di condivisione, di speranza.
E anche la lettura delle Beatitudini parlava di coraggio, di misericordia, di riscatto…

“Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.”


Cara maestra Lilli, hai ascoltato le straordinarie parole dette dall’amico don Lorenzo?
Te le trascrivo, perché alla fine sono riuscito a farmi dare il foglio dal mitico don Lorenzo.

‘Tanto –mi ha detto- le so a memoria!’
“Signore, come possiamo trovare consolazione, come sostenere questo peso, come non perdere l’orientamento? Stiamo facendo l’esperienza delle lacrime, della pesantezza, della gravità del cuore, della ricerca del senso, della direzione…

Possiamo rifugiarci nel passato, nel ricordo di ciò che abbiamo vissuto, guardare indietro e vedere la strada fatta pensando a quella che avremmo potuto ancora fare insieme.
Possiamo sederci nel presente, lasciando che le lacrime bagnino il nostro volto, fino a scavarlo, guardare a ciò che non è più, fissare i nostri piedi doloranti pensando che, insieme, farebbero meno male.
Possiamo correre nel futuro, immaginando ciò che sarà nell’eternità, nella visione della strada del Paradiso, pensando a come sarà bello ritrovarci un giorno e guardare dalla distanza la strada fatta insieme.

Sono tre possibilità che hanno un senso e possono sciogliere il nostro cuore e donarci un po’ di calore ma, credo, non ci possono liberare dalle catene della morte che vuole paralizzarci.
È un po’ come se, rimanendo prigionieri, qualcuno venisse a trovarci e ci sollevasse per un momento, ma non avesse la forza di liberarci. Non si tratta allora di cercare una consolazione, ma di incontrare il Salvatore, il liberatore.

Gesù, morto e risorto sposta il nostro sguardo e il nostro cammino dall’orizzonte alla profondità, quella croce con le sue braccia aperte è infissa così in profondità da riaprire una via in verticale, tra cielo e terra, tra l’uomo e il suo creatore.
Quella via in realtà non si apre oggi, ma si è già aperta nella vita di ciascuno di noi con i Sacramenti, col battesimo anzitutto, con la cresima, l’eucarestia e con il matrimonio.

Ora Lilli percorre quella via e in quella via sei condotto anche tu, Cisco, perché il salire al cielo, l’essere ricondotta al Padre di Lilli non cancella, non spezza il legame della vostra vita, ma lo trasfigura, facendovi intraprendere un nuovo cammino insieme: due piedi sulle vie del mondo, due piedi sulle vie del cielo.

C’è ora una mano che ti attiva verso Dio, verso quell’incontro cha ha dato, dà e darà senso al vostro incontro, che avete consegnato nelle mani del Signore il giorno del vostro matrimonio. Quel vostro consenso, quel “per sempre” è stato un consenso affinché Dio aprisse quella strada in verticale, che incrociata con la strada del mondo disegna una croce, tratteggia il volto di Cristo che si manifesta nella storia attraverso la vostra storia.
Per percorrere questa strada c’è bisogno di un elevatore, del braccio potente del Signore che non lascia che il verticale divenga abisso, ma vetta infinita.

E voi Lisa e Matteo, questa splendida storia d’amore che è inscritta nella storia d’amore di Dio con l’umanità, per voi è l’occasione per alzare gli occhi verso l’alto, lasciando che la luce e il calore del sole facciano brillare il vostro volto e asciughino le vostre lacrime.
Continuate a viaggiare, Lilli e Cisco, non smettete di condividere il vostro desiderio di camminare insieme. Ora potete farlo con due piedi sulle strade della terra e due piedi sulle vie del cielo… e nella profondità del vostro amore gusterete l’abbraccio consolante del Signore.

Vi abbiamo sempre visti insieme, ora anche per noi è tempo di vedervi nella profondità di quell’abbraccio, che, per parte nostra, desideriamo condividere. Il Creatore è creativo, siamo certi che saprà suggerire alla vostra creatività nuove strade di bellezza.”


Cosa dici, cara maestra Lilli, non sono parole stupende?

Tutti abbiamo percepito il grande cerchio d’amore della vostra famiglia, il vostro senso dell’altruismo, della solidarietà, del servizio, dell’ironia e dell’abbraccio.
E come si faceva a non piangere quando è stato detto che, se Cisco era impegnato con gli scout, tu eri presente sempre, perché l’amore è condivisione, e non importa se uno è impegnato in una cosa e l’altro in un’altra, è tutta una questione di cuore.

Cara maestra Lilli, hai ascoltato le bellissime parole delle compagne della 3^ B?
Non ti sei commossa quando Cisco si è unito al coro ed ha cantato quella canzone?

“Il vento soffia dove vuole e la tua voce sentirai
riempiti lo zaino di tutto quello che tu sai
un occhio in terra e uno in Cielo, ama, spera e credici
e non basta solo dirlo, devi proprio esserci!...
Ogni nostro giorno il vento da lassù
vi chiama sussurrando: “Ma lo sai chi sei tu?”
Servire sempre gli altri ci fa vedere il Cielo
rispondere “ci sono!” è il senso del cammino…”


E il “tuo” Cisco, alla fine, ti ha detto poche parole, ma di un amore assoluto.
Fuori dalla chiesa, una mamma ha detto al suo bambino che teneva in braccio: “È andata in cielo”. E il bambino: “Come i robot!”
Cara maestra Lilli, tu hai avuto il privilegio di vivere in mezzo ai bambini, alla loro innocenza, alla loro voglia di felicità, al loro sguardo che vede la magia della vita e abbraccia l’infinito. Ed è forse per questo che sei rimasta bellissima, come una principessa delle fiabe.

maestro John

Grazie a don Lorenzo Bacchetta, a Marilena Forti e Luciano Selleri, alla maestra Teresa Rizzoli ed a mia nipote Donata Franceschetti.
1)Lilli e Cisco alle Tremiti (luglio 2018)
2)Lilli con Marilena e Roberta in Val di Fassa (dicembre 2018)
3)Con i compagni di viaggio…(Islanda luglio 2017)
4)Lilli con gli amici di viaggio in Val di Fassa



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