Sfasciacarrozze abusivi nei guai

Esercitavano abusivamente la professione di autodemolizione e in alcuni casi anche quella di autoriparatore.
Tre le attività poste sotto sequestro, due a Vobarno e una a Carpenedolo. Sei le persone denunciate.
E nei guai sono finiti anche alcuni clienti.

E’ questo il frutto di una serie di controlli effettuati sulle modalità di smaltimento dei veicoli non più utilizzabili, dai carabinieri forestali della stazione di Vobarno.
Nei due casi vobarnesi i quattro denunciati sono tutti del luogo, a Carpenedolo invece si tratta di due ghanesi, uno dei quali clandestino sul territorio italiano e quindi si trova in attesa di espulsione.

“Autodemolizione, gestione e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi”, questa l’accusa.
Insieme agli immobili dove l’attività illecita veniva praticata, sono stati sequestrati anche 15 veicoli, le attrezzature da lavoro e ben 150 metri cubi di rifiuti pericolosi.
I responsabili rischiano l’arresto da sei mesi a due anni e un’ammenda da 3 mila a 30 mila euro.

Ma non sono solo loro ad essere finiti nei guai.
Risalendo ai proprietari dei veicoli sequestrati, ne sono stati trovati alcuni che avevano denunciato falsamente la demolizione oppure lo smarrimento delle targhe, mentre erano ancora avvitate alle auto: in questo caso l’ipotesi di reato riguarda il falso ideologico in atto pubblico, che codice penale alla mano prevede la reclusione fino a due anni.

I controlli dei carabinieri forestali hanno portato alla luce anche un “mercato nero” dei componenti, destinati ad attività anche queste abusive di autoriparazione, punite a livello amministrativo con multe salate: anche per i “clienti” che non possono farsi riparare l’auto da chi non è autorizzato a farlo per essere stato inserito in apposito registro.

Sempre in materia di veicolo fuori uso, per lo più nell’area della bassa Valle Sabbia, i carabinieri in grigio/verde hanno sanzionato 15 proprietari di autovetture che, pur giacendo in area privata, erano state lasciate in evidente stato di abbandono e per questo da considerare come rifiuto.

Una violazione che ha comportato per ciascun proprietario una verbale di 1.666 euro e l’obbligo di conferire il veicolo ad un autodemolitore autorizzato.
In un caso, a Vobarno, il proprietario si è rifiutato di rivolgersi allo sfasciacarrozze, così ha rimediato anche una denuncia.

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