28 Novembre 2016, 10.21
Vobarno
Lettere

«Ho maturato la convinzione di votare NO»

di Carlo Panzera

Caro Direttore, siamo ormai agli ultimi giorni di una campagna referendaria troppo lunga e divisiva, caratterizzata da un’asprezza di toni che anche la Tua testata ha documentato


Ho avuto modo, in più occasioni, di leggere ed ascoltare gli argomenti dei sostenitori di questa “riforma”: mi hanno fatto riflettere e li rispetto.
Ma non li condivido.

Ho maturato la decisione di votare No per diverse ragioni, sia di metodo (non condivido, ad esempio, che la riforma sia stata approvata da Parlamentari eletti in base ad un premio di maggioranza dichiarato incostituzionale), sia di merito (non condivido, ad esempio, che il Sindaco di una città, eletto dai propri cittadini per amministrare quel territorio, possa approvare, in qualità di Senatore ed “in nome del popolo italiano”, riforme costituzionali e trattati internazionali).

Sono solo due ragioni, tra le tante; certamente opinabili, ma che esigono analoga riflessione e rispetto.
Vi è tuttavia un dato inconfutabile: questo disegno di revisione costituzionale ha diviso a metà il Parlamento ed ha lacerato al proprio interno partiti, organizzazioni sindacali ed associazioni.

Tutti i sondaggi sono inoltre concordi nel prevedere che oltre un terzo degli elettori non andrà a votare, che sarà altissimo il numero delle schede bianche, e che una opzione prevarrà sull’altra di stretta misura.

Penso che questo sia davvero il modo peggiore per riscrivere la Carta
fondamentale attorno alla quale un Paese intero deve e può riconoscersi e convivere.
I nostri Padri costituenti, in situazioni assai più difficili, seppero fare decisamente di meglio.

Scelgo di votare No anche per questo: per non chiudere in così malo modo una partita tanto importante.
Per chiedere al Parlamento di ripensare una riforma più ampiamente condivisa e rispettosa della tradizione democratica del nostro Paese, nella quale poterci tutti riconoscere.

Carlo Panzera - Vobarno



Commenti:
ID69904 - 28/11/2016 14:18:22 - (GGA) - ok

Che tipo di riforma propongono i sostenitori del NO?Mi scusi Signor Panzera onestamente tra il si e il no avrei preferito scegliere su riforma A o Riforma B,Pare che se votiamo si, si possa cambiare qualcosa se si vota no non deve cambiare assolutamente nulla, e fino a quando?Sembra che in Italia qualsiasi sia la persona che si impegni a cambiare qualcosa vada ostacolata a priori come si sente nei vari talk show, ripeto avrei di gran lunga preferito RIFORMA A o RIFORMA B.........Pare che le idee per migliorare siano presenti solo in qualche politico e gli altri ? Io spero in una evoluzione della classe politca per i nostri figli.

ID69905 - 28/11/2016 17:06:37 - (robvi) - Tutti speriamo vivamente...

... che ci sia una evoluzione della classe politica (semprechè non evolva in peggio come è regolarmente successo negli ultimi 20 anni). Concordo con l'analisi del Sig. Panzera, ed aggiungo che non è compito delle minoranze fare proposte, ma è compito della maggioranza che governa. Se il Governo non è stato in grado di fare una proposta decente, non è certo colpa della minoranza, ma solo colpa sua. I sostenitori del NO, non possono e non devono essere concordi su una unica proposta (la Lega ha una sua proposta, il M5S ha una sua proposta, Forza Italia ha una sua proposta e perfino la minoranza PD ha una sua proposta). Compito del Governo era mettere nella riforma i punti che univano le varie proposta, mentre hanno fatto un minestrone che non piace nemmeno a loro.

ID69907 - 28/11/2016 17:56:01 - (Giacomino) - Concordo

con il sig. Panzera.

ID69910 - 28/11/2016 20:13:50 - (PETER72) - Leggendo sul vocabolari...

S'intende come costituzione un corpo di leggi fondamentali prodotte dalla sovranità del popolo; per corpo si definisce un insieme unito che costituisce la struttura di un essere vivente. Che fondamenti possono scaturire da una costituzione nata da aspre divisioni, se non ulteriori deleterie divisioni. Lunedì prossimo sapremo se tutto questo sarà solo un lontano ricordo o una pesante realta'

ID69911 - 28/11/2016 20:18:33 - (VENTONORD11) - BASTA

Basta pubblicare lettere di persone che , espongono le loro ragioni sul si e sul no , pensando di essere degli statisti , invece sono il nulla.

ID69912 - 28/11/2016 20:39:14 - (ibisco) - Invece Lei..

...evidentemente è il tutto? Comunque sia ha un'idea particolare di liberta' e democrazia!

ID69914 - 28/11/2016 21:04:55 - (Effemme) - CONCORDO

CON CARLO PANZERA, SE POTESSERO RITORNARE I NOSTRI PADRI (COSTITUENTI)QUELLI VERI...

ID69919 - 29/11/2016 04:37:07 - (Dru) - Ventonord11

Il nichilista. Lasci che anche il nulla si esprima. Quel nulla che tanto teme per se da costringerlo agli altri. Però mi lascia spazio per dire qualcosa intorno ad esso, me lo conceda insomma. Politici, scienziati, casalinghe saranno i miei esempi, perché quelli che lei tanto decanta come esperti, in verità molto di più di noi poveri mortali hanno avuto a che fare con esso per tanto tempo e per ancora il resto del nulla. Si immagini che i politici parlano di società e di costituzioni, cioè parlano di parole che se guardiamo al loro contenuto per lo più sono vuote, cioè son nulla, in quanto del loro contrario sofrono il tutto, non come un buon tacchino ripieno fatto in casa dalla propria moglie, mamma o sorell che non puoi contraddire senza esser preso davvero per matto. A si, dimenticavo gli scienziati, beh, quelli fan scienza, più nulla di così si muore.

ID69920 - 29/11/2016 04:50:46 - (Dru) - Ma si mamma

Smettila di fare il pesce, ed invece hai davanti un profumante tacchino, una, due, tre volte e ti mettono al manicommio se fai sul serio. Invece Ventonord11 se dico che Renzi fa schifo, o è un pessimo politico, a differenza di chi lo magnifica, nessuno si permetterà di pensare che lo sia pazzo, e sa perché, perché sto parlando del nulla e del nulla si può dir tutto. Ha sbagliato obiettivo caro ventonor11, non son nulla quelli che ne parlano qui di cose da statisti, nulla è ciò di cui si sta parlando, delle cose che gli statisti trattano, come di quegli statisti che tanto ama.

ID69923 - 29/11/2016 08:59:59 - (Leretico) - Non condivido il pensiero di Panzera

Innanzi tutto non condivido il pensiero che le riforme costituzionali debbano per forza avere una specie di unanimità. Sarebbe auspicabile ma in una democrazia è impossibile. Metterla su questo piano significa condannare qualsiasi riforma. In secondo luogo non si capisce perché si vuole sostenere che la riforma che andremo a votare non sia legittima per qualche motivo legale o strutturale. Se siamo al voto è perché le nostre leggi lo prevedono. Addiritttura il referendum in corso è previsto dalla carta Costituzionale, cosa si vuole di più? Quindi tali argomentazioni non reggono se non per sentimento, ossia per elementi rispettabili ma non razionali. Queste argomentazioni fanno il paio come le obiezioni sull'uso della fiducia al governo o sul fatto che il presidente del consiglio venga eletto dal parlamento e non direttamente dal popolo. Lo prevede la Costituzione. Prima cambiatela poi si può agire diversamente.

ID69924 - 29/11/2016 09:05:39 - (Leretico) - Ma chi nulla vuol cambiare...

Strana la combinazione che proprio chi non vuole cambiare la costituzione utilizza come argomentazioni elementi fondamentali derivanti da questa Costituzione. Eppure Dru, esperto di contraddizioni, lui che ne trova anche nel volo di una farfalla come nelle spire dei nembi che alti fuggono nel cielo, non abbia scovato questa così evidente.

ID69925 - 29/11/2016 09:09:46 - (Leretico) - forse non mi sono espresso bene

Strano che coloro che voteranno no si lamentino di elementi come lo strumento della fiducia oppure il presidente del consiglio eletto non espressione del voto popolare. Dovrebbero chiedere di cambiare attraverso una riforma costituzionale. Invece non sono disponibili a votare questa che è pur un cambiamento. Non sono credibili perché tale atteggiamento è contraddittorio.

ID69926 - 29/11/2016 09:15:35 - (Dru) -

non capisco l'obiezione.puoi riformularla in modo che la possa capire?

ID69927 - 29/11/2016 09:18:08 - (Dru) - ci siamo accavallati, adesso ti rileggo

...

ID69928 - 29/11/2016 09:19:41 - (Dru) - nulla di strano per chi guarda il mondo in 3d e non in 2d

ti sembra strano forse che abbia in casa e non un leone?

ID69929 - 29/11/2016 09:20:14 - (Dru) -

ti sembra strano forse che abbia in casa un gatto...

ID69930 - 29/11/2016 09:20:51 - (marianoago) - Una visione diversa

Rispetto ma non condivido l'opinione di Carlo Panzera, che conosco e stimo da molto. Personalmente ritengo che l'odierna sia un'occasione per smuovere un paese fermo, alleggerendolo da quei "contrappesi" che nei decenni sono diventati "freni inibitori", allentati dall'uso troppo frequente della cosiddetta "fiducia" talvolta necessaria per concludere entro tempi accettabili quiei procedimenti legislativi sui quali basare la successiva quotidianità. Per questa ragione convintamente voterò SI. "Potessero ritornare i Padri Costituenti......", con la loro intelligenza e lungimiranza si accorgerebbero dell'indifferibilità ed urgenza della questione, anche conseguente al rilevante cambiamento intervenuto da allora ai giorni nostri. Si poteva fare di meglio? Certamente ma questa non è una ragione sufficiente per non far nulla! Tutto il resto... sono pretesti, demagogie, logiche di appartenenza che cercano di spostare il baricentro della discussione.

ID69931 - 29/11/2016 09:21:34 - (Dru) - se debbo scegliere di prender un "animale"

non è contraddittorio che scelga un gatto al posto del leone, non è che perché non voglio un "animale" come il leone in casa allora quando scelgo di averne uno come il gatto il mio atteggiamento è contraddittorio.

ID69932 - 29/11/2016 09:22:22 - (Dru) - qui stanno i paraocchi

di chi oggi pretende che io mi porti in casa un leone.

ID69933 - 29/11/2016 09:51:57 - (groppello62) - a Carlo Panzere

Avanti così, sono caduti due Prodi, si è persa la Liguria, siete in parlamento con i voti Pd fermo restando dissociarsene appena possibile,e constringendo ad alleanze la cui Riforma è pure frutto di qualche compromesso, farete perdere il referendum che aprirà scenari incerti (quele riforma metterà d'accordo Grillo, Bersani, Salvini e Berlusconi)...........Togliatti era il Migliore, voi siete rimasti i Migliorini................basta. Restate a fare volontariato dove siete bravi d'avvero e lasciate la politica a chi se ne assume la responsabilità quotidinamente.

ID69934 - 29/11/2016 09:57:09 - (Dru) - marianoago e dove sbaglia, il senso del "non far nulla"

E' abbastanza chiaro, per chi lo frequenta, che "il non far nulla" e il "far delle riforme" si trovano sotto lo stesso tetto, diciamo pure che vanno anche a dormire nello stesso letto. La "ragione sufficiente" è il nesso di qualcosa al qualcosa, sono nella ragione sufficiente se e in quanto "qualcosa è qualcosa", è sufficiente del dir qualcosa che il dire dica di quella cosa qualcosa, mentre sono nella ragione necessaria se e quando qualcosa è,è necessario che qualcosa sia del dire tutto di quella cosa, ma la ragione sufficiente o identità di qualcosa del qualcosa se non è ragione sufficiente allora è ragione necessaria, tertium non datur, sicché se il far meglio non è una ragione sufficiente per far qualcosa, ossia per non far nulla, allora è una ragione necessaria, poiché altra ragione non esiste della ragione.

ID69935 - 29/11/2016 10:47:29 - (Dru) - Ovviamente

il costrutto della ragione sufficiente a cui io qui sopra mi riferisco è il costrutto nichilista di tal ragione. Ma dato che qui siamo nel pieno del nichilismo, non in tendo annuciARE NULLA DI CIò CHE IL COSTRUTTO NICHILISTA NON DICE E Q

ID69936 - 29/11/2016 10:49:14 - (Dru) -

questo perché sarei troppo lungo da una parte e perché fondamentalmente il nichilismo non accetta altra materia furoi di sé. (scusate per i due post scritti male.. la fretta)

ID69938 - 29/11/2016 13:44:20 - (lz) - Il no di Paghera

Nelle motivazioni naturalmente rispettabili del suo no, non c'è alcun riferimento al contenuto della riforma.Sulla necessità di modificare la costituzione si sono pronunciati pressochè tutti in questi anni, diversamente non sarebbero state istituite le commissioni bicamerali che hanno fallito il loro compito. Condivido quanto scrive "leretico"ed aggiungo che la legge di riforma costituzionale, ampiamente discussa ed emendata, approvata dal PARLAMENTO dopo due anni di dibattito, quindi con inevitabili compromessi,è un primo risultato concreto, che risponde ad unaesigenza di cambiamento assai condivisa. Per me il superamento del bicameralismo paritario (venute meno anche le ragioni post dittatura dei costituenti)che affida il potere legislativo sostanzialmente alla sola camera, vale da solo il si,con la diminuzione di parlamentari che è effettiva al di là dei risparmi immediati. Si sta imboccando la strada giusta senza deviare dal tracciato

ID69940 - 29/11/2016 19:30:21 - (PETER72) - - 5

Prima di ritenere impossibile una riforma costituzionale largamente condivisa, bisognerebbe però prima chiedersi come invece sia stato possibile creare la Costituzione attraverso la Costituente alla fine di una guerra mondiale nonché una guerra civile italiana quando gli animi delle persone non erano certo pacati... Comunque tra MENO CINQUE giorni si vedrà

ID69944 - 29/11/2016 20:51:55 - (Nicky) - pitost de nient le mie piotost

pitost de nient le mie piotost

ID69951 - 29/11/2016 23:08:37 - (Bioparco) - Per Dru

Se lei vede nella riforma un leone e nella Costituzione ideale un gatto, che felino è l'attuale Costituzione? Trovo spropositato il suo paragone: per me il leone potrebbe essere una dittatura, il resto solo gatti domestici.

ID69952 - 29/11/2016 23:17:13 - (Bioparco) - Per PETER72

Non basta chiedersi come sia stato possibile plasmare la Costituzione, bisognerebbe anche rispondersi. Gli animi dopo una lunga dittatura ed una sanguinosa guerra forse non furono proprio così divisi come pensa, anzi, seppur con mentalità e progetti differenti si era ben consci di rafforzare le cose che accomunavano le persone. Ora di quello spirito ce n'è ben poco, è vero, ma tutto sommato ringraziando il cielo.

ID69953 - 29/11/2016 23:44:19 - (Lorto(ad)dosso) - a Leretico

Caro Leretico, faccio una premessa: la leggo sempre volentieri e con attenzione trovando sempre motivo di spunto nei suoi articoli che, oltre che ben scritti, sono anche ben ragionati. Detto questo, mi sorprende e non poco la sua scelta di votare si al Referendum e soprattutto di motivarla con le ragioni che sopra esposto. Essere in disaccordo con questa riforma non significa non volere cambiare la Costituzione: non capisco dove le due cose siano conseguenti. Per esempio, citando il suo esempio, io, che voterò no, non mi lamento dello strumento della fiducia(semmai mi lamento del suo utilizzo). Inoltre trovo poco convincente anche il suo ragionamento sull'unanimità: è chiaro che in democrazia non tutti saranno d'accordo, ma poichè le regole del gioco (Costituzione) devono essere uguali per tutti, esse devono essere il più possibile condivise. Ad oggi invece solo il PD(e nemmeno tutto), che rappresenta meno del 30% dei votanti, è schieranto per

ID69954 - 29/11/2016 23:45:08 - (Lorto(ad)dosso) - a Leretico

il si

ID69955 - 29/11/2016 23:47:41 - (Dru) - Perché lei Biolarco vede in 2d come Leretico

Io infatti non parlavo che di Animali, cioè mostravo a Leretico cosa non è contraddittorio dire dei sostenitori del no che vogliono comunque riformare la Costituzione. Infatti la Costituzione non è né il gatto né il Leone, ma l'animale, cioé ciò che delle due specie è il comune, l'esser animale. Solo pensando rettamente si vede dove stiano le contraddizioni e dove le contraddizioni che si vedono siano invece negazioni di contraddizioni. Il pensiero deve esser retto per vedere rettamente. Nel caso specifico non mi pronuncio in quanto una riforma della costituzione non merita la propaganda politica per il voto che si esprima a favore o contro decisioni prese da persone che siamo tutti bravi a contestare ogni momento, tranne quando poi dovremmo avere il potere vero per cambiarle queste persone, confermandone invece il potere e il prepotere.

ID69988 - 02/12/2016 07:04:38 - (Sottozero) - La riformaccia

Bravo Carlo concordo con il tuo NO. Ci sono tantissimi motivi per dire NO ognuno ha il suo prioritario, la Costituzione deve unire questa cosidetta riforma (di cui sono misteriose le necessità) ha spaccato in 2 il paese e con cattiveria (....pacatamente il nostro Presidente del Consiglio ha definito chi dissente un "accozzaglia e la dice lunga sul concetto di democrazia di stampo renzi-bosco-vediniano ) si raccolgono i voti a colpi di fritture di pesce ( De Luca dixit) si è tenuto il paese 6 mesi in campagna elettorale e via dicendo che sarebbe lunghissima...Per finire mi auguro che il fenomeno di Rignano per una volta mantenga la parola data e se perde si ritiri dalla politica, era apparso come una speranza si è rivelato peggio dei mali che asseriva di saper curare....e dopo? Ne troveremo un'altro e difficilmente peggio di questo cialtrone...

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