Nuova vita per la ex scuola

Un’altra porzione del patrimonio pubblico di Vobarno torna ad essere fruibile. È stato, infatti, inaugurato martedì sera il restauro dell’ex scuola elementare di Eno, piccola frazione montana di Vobarno, ultima località della val Degagna, distante ben dieci chilometri dal capoluogo.
La scuola elementare era stata chiusa nel 1987 con il trasferimento prima a Degagna; poi dal 1991 nella sede unica di Vobarno.

Grazie a un finanziamento europeo, tramite il Gal GardaValsabbia e la Provincia, che ha coperto l’80% delle spese, l’Amministrazione comunale ha ristrutturato la Casa delle associazioni del capoluogo e questo edificio di Eno.

«Con questa inaugurazione si conclude un lavoro e si dà avvio a qualcosa di nuovo – ha affermato il sindaco Carlo Panzera –. La ristrutturazione del patrimonio pubblico comunale è una scelta culturale: in questi anni abbiamo preferito recuperare e prenderci cura dell’esistente, piuttosto di realizzare opere nuove. Grazie all’interessamento del Consiglio di frazione, del gruppo Scuola di Eno, questo diventerà un luogo d’incontro per questa piccola comunità, ma sarà anche un luogo di cultura e di promozione del territorio montano, con mostre sui prodotti e sulla realtà rurale ancora presente».

Il progetto complessivo del recupero della Casa delle associazioni di Vobarno (inaugurata lo scorso anno) e della ex scuola elementare di Eno ammonta a 650 mila euro, ed ha goduto di un finanziamento di 480 mila euro.

Nel suo indirizzo di saluto, Remo Endruschat, presidente del Consiglio di Frazione di Degagna, Eno e Carvanno, ha ricordato che la scuola fu inaugurata nel 1938 e intitolata a Giovan Battista Fumeri. Per l’occasione è stata allestita, a cura degli abitanti della frazione, la mostra etnografica “Él cónose, m’él recorde”, con fotografie e oggetti dei lavori di un tempo, che rimarrà aperta al pubblico per tutto il periodo estivo.

Anche l’insegnante, ora in pensione, Carla Federici ha portato un commosso ricordo degli anni di insegnamento presso la scuola di Eno, dove svolse il suo primo incarico di maestra in una pluriclasse.

Il taglio del nastro è stato affidato a due anziani abitanti di Eno che furono i primi alunni della scuola; Olga Maffei e Bruno Battista Tonolini, entrambi del 1929.

In serata, sul sagrato della chiesa di San Zenone, si è tenuto un partecipato concerto della Rassegna Classica Valsabbiana, in corso in queste settimane a Vobarno, con il Quintetto Orobie.

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