22 Marzo 2012, 07.35
Vestone Valsabbia
Eridio

E noi che figli siamo...

di val.

Con un documento approvato all’unanimitŕ in Giunta, anche il Comune di Vestone si inserisce nella querelle del lago d’Idro.


Ecco cosa scrive il sindaco di Vestone Giovanni Zambelli all'assessore che in Regione Lombardia si occupa di Urbanistica e Territorio, Daniele Belotti.
 
«L’amministrazione comunale di Vestone ha deciso di prendere una chiara posizione sullo svolgimento degli iter procedurali e sulla vicende che stanno accompagnando il progetto delle opere di messa in sicurezza del lago d’Idro.
Il comune di Vestone è situato a pochi chilometri dal lago ed è posto a un’altitudine (318 m slm), che è di circa una cinquantina di metri inferiore alla quota dell’incile del lago d’Idro.
Queste condizioni pongono il nostro territorio comunale in una situazione di forte esposizione ad eventi calamitosi eccezionali che riversassero direttamente e senza controllo le acque del lago a valle.
 
L’attuale incertezza sulle sorti del progetto di messa in sicurezza del lago d’Idro, unito alle posizioni assunte nell’ultimo periodo dalle amministrazioni dei comuni di Anfo e Idro, ci inducono a chiedere un’azione immediata della Regione Lombardia per giungere in tempi brevi a una soluzione dell’impasse.
 
In questo contesto chiediamo di essere coinvolti unitamente alla Comunità Montana di Vallesabbia nei tavoli istituzionali previsti, dove anche la nostra posizione possa trovare il giusto ambito d’intervento.
A questo proposito riteniamo che venga ridiscusso quanto previsto dall’art. 5 dell’Accordo di Programma (Valorizzazione per la finalità turistico-economico, del patrimonio naturale e culturale), alla luce anche della rinuncia delle amministrazioni dei comuni di Anfo e Idro ai fondi previsti sui progetti precedentemente concordati.
 
Il comune di Vestone, in ragione della sua vicinanza con il lago e della sua forte esposizione a possibili eventi calamitosi collegati alle acque e all’incombente paleofrana, ritiene di essere parte in causa nelle vicende del lago d’Idro e pertanto chiede di essere ammesso ai progetti di valorizzazione come previsto dall’Accordo di Programma.
 
Per quanto scritto in precedenza chiediamo un incontro urgente con gli Assessori Regionali competenti per avviare da subito una discussione sui punti indicati.»
 
La lettera è stata sottoscritta il 20 marzo dal sindaco di Vestone Giovanni Zambelli
 


Commenti:
ID18091 - 22/03/2012 08:39:37 - (Ernesto) - e,

sabbio,vobarno,che in fase di piena il chiese esonda sempre??e creando non pochi disagi!!!

ID18096 - 22/03/2012 10:05:35 - (Super Giovane) -

visto che le amministrazioni di Idro, Anfo e Bagolino non sanno cosa fare e cambiano 1000 volte idea è meglio che gli altri comuni del Chiese prendano la situazione in mano per evitare che le questioni si trascinino per altri 10 anni!!!!!!

ID18098 - 22/03/2012 11:35:46 - (ric) - soldi

bhe visto che Anfo e Idro non hanno firmato la Regione Lomardia potrebbe girare i soldi che loro perdono a Vestone

ID18100 - 22/03/2012 12:36:06 - (Ricard53) - Bene!

Che si rimescolino un po' le carte. Vediamo cosa succede!

ID18102 - 22/03/2012 13:10:05 - (Elena Bini) - Bah

Oh cielo, Sig. Ricard53, l AdP non e piu intoccabile? Si gioisce se viene messo in discussione? Ma solo se a farlo sono i sublacuali? Bah...

ID18103 - 22/03/2012 13:28:43 - (Ricard53) - Non mi sono spiegato bene!

A me sembra chiaro invece che la questione evidenzia l'emarginazione dei comuni di Anfo e Idro, inoltre la lettera contiene un un invito esplicito alla Regione a proseguire sulle opere di messa i sicurezza del Lago.

ID18104 - 22/03/2012 13:36:06 - (Elena Bini) - c e coda alla cassa

emarginazione? Io la chiamo essere diretta parte in causa e preoccuparsi REALMENTE di che cosa accadra al lago e al territorio, al contrario di chi si preoccupa solo di incassare ovviamente consentendo le opere che vincolano l incasso. La sua migliore spiegazione al "rimescolare le carte" pero non l ho percepita, mi perdoni, ho solo percepito lo sfuggirla. Io vedo solo la coda alla cassa....

ID18106 - 22/03/2012 14:24:55 - (Aldo Vaglia) -

Ognuno puo' pensarla come crede, e se gli fa comodo impedire ogni opera di sicurezza del lago. Non puo' certo pretendere di avere il consenso di chi dal rifiuto delle opere si sentirebbe minacciato e in pericolo. Sui soldi e' piu' giusto che vadano a chi subisce i disagi che a chi li crea.

ID18112 - 22/03/2012 18:43:15 - (Elena Bini) - domandare e lecito

L'AdP riguardava inizialmente solo i Comuni richiedenti l'accordo (Idro, Anfo e Bagolino), poi si e aggiunto Lavenone. Le cifre non corrispondono al ragionamento del maggior disagio da conseguenze del rischio (dato che i piu a nord prendono di piu), ne corrispondono al maggior disagio da opere sul territorio (chi le ospita tutte prende di meno). A stare alla carta si intitolano alla "valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del lago d'Idro" e non corrispondono nemmeno alla lunghezza delle rive (Idro sarebbe medaglia d oro e non di bronzo e Lavenone non comparirebbe). Ma come si quantificano i patrimoni ambientali e culturali per poi spartire la torta? Dev essere proprio qui che si nasconde l arcano. Chissa come hanno fatto a fare i conti... sarebbe interessante saperlo, perlomeno per curiosita. Potremmo chiedere a chi lo sa non per opionione personale ma perche c era. Chissa che in un modo o nell altro ci risponda.

ID18116 - 22/03/2012 21:36:36 - (ric) - X Bini

Una informata Come te che non Sa! Ancora queste cose la dice lunga .... Ps leggete articoli di domani .... Molto interessanti

ID18117 - 22/03/2012 23:35:29 - (Granma) -

Non sarebbe una cattiva idea far subentrare il comune di Vestone, è bene che ognuno porti il proprio contributo alla causa in base alle proprie capacità, Vestone per esempio potrebbe costruirci un paio di rotonde in mezzo al lago.

ID18120 - 23/03/2012 09:48:05 - (Ricard53) - Ecco il solito commento "spiritoso" di Granma.

Ci mancava, ma è arrivato, con nostra buona pace.

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