Arte e inclusione

 
“Includere è un’arte” ultimo atto, o quasi, questo mercoledì 14 giugno nello spazio espositivo di via Glisenti 43 a Vestone.
Per l’occasione Giuseppe Gallizioli, Pierangelo Arbosti e Laura Zani, saranno gli ultimi tre di una serie di 28 affermati artisti che per 16 mercoledì di fila hanno aderito ad una straordinaria iniziativa di tipo cultural-sociale.

Una proposta nata dalla collaborazione fra la cooperativa sociale Cogess presieduta da Angelo Tosana, che si occupa di gestire i disabili e le disabilità della Valle Sabbia, e l’associazione culturale “Via Glisenti 43” presieduta da Gian Fausto Salvadori, che a Vestone da qualche tempo si impegna nel favorire l’approccio collettivo alle diverse forme in cui si manifesta l’arte.

Una quarantina le persone con disabilità che a turno hanno partecipato al progetto e che frequentano i servizi gestiti dalla Cogess: Centri diurni, Comunità socio-sanitaria... da qualche tempo dopo gli opportuni corsi vengono coinvolti anche nella gestione di locali pubblici, come i “Non Solo Bar” di Lavenone e di Serle.

In questo caso i “ragazzi” hanno avuto la possibilità di sperimentare il loro estro nella pittura e nella scultura, ma non solo, guidati da artisti veri: da Elio Roberti a Valerio Betta, da Angiolino Aime a Ivan Vimercati Solaro, da Paolo Melzani ad Angelo Bordiga, giusto per citarne alcuni.

E col loro aiuto realizzare vere opere d’arte che verranno messe in mostra, sempre negli spazi di Via Glisenti 43 da sabato 17 giugno alle 18 col “vernissage” fino al 7 luglio: tutti i giorni dalle 17 alle 19, la domenica anche dalle 10 alle 12.

Tali opere saranno visibili a partire dal 17 giugno anche sul sito www.includereunarte.org e saranno esposte e messe all’asta domenica 9 luglio al ristorante Rocca Del Rovere, in località Brete a Odolo, in occasione del pranzo sociale aperto a tutti che concluderà la manifestazione. Prenotazioni entro il primo luglio allo 0365-556632.

Il ricavato dell’asta sarà interamente devoluto a progetti di inclusione sociale per persone con disabilità, ospiti dei servizi della Cogess. “Includere è un’arte”, a detta di molti degli artisti che vi hanno partecipato, è stata per davvero un’esperienza di reciproca inclusione, cioè di crescita per tutti.
E questo è il risultato più interessante.

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