«Questa è la giunta dei tagli del nastro»

La minoranza consiliare di Vestone che fa capo alla lista «Il Ponte» ha scelto la strada del volantinaggio per sottolineare le ragioni del «no» al bilancio di previsione appena diventato operativo.
Ben 1.500 volantini distribuiti per spiegare che non c’è stata la presentazione di alcun emendamento «non perchè condividiamo le scelte del documento, ma perchè le nostre proposte non sono state neppure oggetto di confronto in consiglio comunale: semplicemente, senza discussione, sono state cassate».

La maggioranza, poi, viene presa di mira perchè «predilige grandi opere come la rotonda di Nozza e le strutture collegate; la rotonda di Capparola, la piazza di Promo, la sistemazione degli edifici pubblici danneggiati dal terremoto e la realizzazione del Museo del lavoro per un totale di circa un milione e 150 mila euro. In compenso si dà poca rilevanza a servizi importanti come quello infermieristico, al controllo della qualità dell’aria, alle attività culturali, alle associazioni e alla sistemazione della Rocca di Nozza. Evidentemente, il taglio dei nastri è fondamentale, mentre il supporto alle fasce deboli risulta poco affascinante».

Di seguito, il documento de Il Ponte elenca entrate e uscite del bilancio e pone una domanda: «Perchè il preventivo non tiene conto del contributo straordinario di 161.815 euro previsto dalla Finanziaria 2007, derivante dall’incremento del numero di nascite dovuto alla presenza di molte coppie straniere? Questo denaro potrebbe evitare l’incremento dell’addizionale irpef, risparmiando i cittadini da nuove imposte».
Secondo l’opposizione, la giunta «non prevede questa entrata per poter addebitare al governo e alla Finanziaria l’incremento dell’addizionale irpef».

Poi la presa di posizione prosegue proprio con una riflessione sull’addizionale, prelevata ogni mese dalla busta paga di lavoratori e pensionati: «Ci sono e c’erano le condizioni per non applicare ai cittadini di Vestone un altro inutile balzello».
Infine, questa sorta di lettera aperta ai vestonesi conclude parlando di tre presunti «misteri» legati al Piano di governo del territorio, alla vendita di immobili passati dalla parrocchia al Comune e ora in vendita, sembra, sotto costo, e in particolare, all’arrivo, a Nozza e Vestone, delle rotonde.

«Mentre gli altri paesi tolgono il traffico di lunga percorrenza dal centro, a Vestone si spendono milioni di euro per tenerselo, con buona pace della salute e della sicurezza dei cittadini».

m.pas. da Bresciaoggi

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche