Ultima tappa, da Vestone a Milano

È la tappa in cui chi è rimasto in gara si scambia i complimenti e qualche volta pure il brindisi in bicicletta, che di solito è riservato alla maglia rosa e a coloro che saliranno sul podio. Domenica 3 giugno l’ultima tappa del Giro d’Italia, il 90° della sua storia, partirà da Vestone con destinazione Milano.

Il centro valsabbino sarà quindi il primo paese a salutare il vincitore della corsa rosa organizzata dalla Gazzetta dello Sport. La temuta cronometro Bardolino-Verona del giorno prima avrà definito, dopo quarantatrè asfissianti chilometri di pianura, la classifica finale.

A dire il vero, per questa edizione la tappa inizierà in salita. Il via da Vestone, passaggio dalla frazione Mocenigo, poi a seguire Casto, Lodrino, Passo «Tre Termini» che sovrasta il Lago d’Iseo, prima di tuffarsi sulla pianura verso la città di Milano. L’ultima tappa come da tradizione sarà soltanto una passeggiata cicloturistica. Di conseguenza sarà una giornata festosa per tutta la carovana.

Per la prima volta nella storia della Valsabbia, grazie all’impegno ed alla riconosciuta serietà del Gruppo Fondital presieduto da Silvestro Niboli, gli sportivi della valle potranno salutare i girini in partenza per Milano e condividere con i corridori l’attesa al villaggio di partenza.

Il Giro d’Italia è transitato da Vestone in numerose occasioni, ma senza mai farvi sosta. Impossibile dimenticare lo storico passaggio del 1955, quando poco dopo Vestone Fausto Coppi e Fiorenzo Magni tesero una clamorosa trappola a Gastone Nencini, allora in maglia rosa.

L’anno scorso, sempre grazie al Gruppo Fondital, nella tappa Rovato-Monte Bondone la carovana aveva fatto sosta proprio nell’operoso centro valsabbino, quasi fosse una prova generale in vista di una potenziale partenza. Che infatti si è concretizzata nella stagione 2007.

L’aver assegnato la partenza alla Fondital è anche un riconoscimento alla serietà con cui la squadra professionistica della Lampre diretta dagli esperti Giuseppe Saronni, Beppe Martinelli, Guido e Fabrizio Bontempi si è comportata in questi anni.

Il tracciato del Giro è molto impegnativo e il paese di Vestone potrà salutare un degno vincitore e un sicuro campione.

Il Giro d’Italia numero 90, che celebra addirittura Giuseppe Garibaldi a 200 anni dalla nascita, non poteva che fare sosta in Vallesabbia, che dell’ «eroe dei due mondi» conserva ancora un grande ricordo con l’ossario di Monte Suello, sulla strada che porta da Anfo a Bagolino.

Inutile nascondere che a Vestone tutti sperano di salutare la vittoria di un azzurro vestito di rosa.

da Giornale di Brescia

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