10 Ottobre 2012, 09.37
Vestone
Fotonotizie

Parenti serpenti

di red.

Curiosa immagine quella che ci è stata inviata da Vestone e precisamente da Sardello, dove un'acerrima disputa fra consanguinei sembra arricchirsi di risvolti assai interessanti. Aggiornamento ore 16.

 
Ciascuno manifesta i disappunti suoi come meglio crede, l'importante è che lo faccia con decoro e senza ledere interessi altrui, privacy e quant'altro possa essere giuridicamente perseguibile.
 
Che ne dite di questo striscione fotografato su un balcone a Vestone?

Aggiornamento ore 16
 
Il cartello mi porta a ricordare un racconto di Sciascia “Candido” che volutamente si rifà al “Candide” di Voltaire.
Per Candido Munafò, giovane mite, testardo riflessivo, le cose sono sempre semplici. E sarà appunto il suo desiderio di nominare le cose con il loro nome a procurargli le varie disavventure della sua vita.
 
Nato in Sicilia sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale, abbandonato dalla madre che gli preferisce la compagnia del capitano americano, orfano di padre che la sua innocenza di bambino contribuirà a far suicidare, verrà affidato al nonno materno, generale fascista eletto deputato nella DC (perché tanto è lo stesso) che presto lo scaricherà alle cure della governante.
L’educazione come si conviene a famiglie aristocratiche sarà affidata al prete.
 
Troppo moderno, cultore della psicanalisi e pensatore in proprio, sarà anche lui costretto a spretarsi.
L’integrità morale e l’amore della verità del prete e di Candido li porteranno a scontrarsi: col nonno deputato, con la chiesa, con il partito comunista, con i parenti, e col giudice.
Alla fine Candido verrà interdetto e dichiarato pazzo perché, da comunista, vorrebbe cedere le terre ai contadini che non le accettano, questo gli costerà non solo l’espulsione dal partito, ma anche l’interdizione da parte dei parenti, che lo liberano in questo modo dalla roba e lo spingono a fuggire a Parigi con la cugina, l’unica intelligente e vivace che a Candido interessi e con la quale conoscerà l’amore duraturo.
 
Molte delle cose del libro sono la metafora dell’Italia e della Sicilia piena di tartufi, arrivisti, mistificatori, conformisti, ipocriti, affaristi, finti rivoluzionari e acerrimi nemici della verità.
Non è assente in questa analisi la responsabilità della scuola: “la scuola, in cui benissimo era andato riguardo a promozione e voti, in effetti gli era servita per leggere tutti quei libri che niente avevano a che fare con la scuola e molto con la vita”.

La conoscenza della psicanalisi con cui Don Antonio cercherà di inquadrare l’allievo, sarà il principale motivo che lo farà dichiarare “pazzo” dallo psichiatra, socialdemocratico, che cederà alle pressioni dei parenti.
Anche la scelta del nome è casuale, in contrapposizione al Bruno fascista, del nonno generale, in onore al figlio morto del duce.
 
Da questo passaggio esce evidente come manchi in Italia una classe dirigente colta: (…qualche libro lo leggeva; a differenza del marito che non uno ne aveva mai letto se non per ragioni di scuola o di professione. Come poi entrambi avessero attraversato ginnasio, liceo e università senza mai sentir parlare di Voltaire e di Candido, non è da stupirsene: capita ancora” .
 
Aldo Vaglia
 


Commenti:
ID23646 - 10/10/2012 11:16:42 - (REBECCA) - rebecca

ahhh ahhh ahhhh.........ma quanta ironia si scorge!!!!!!!

ID23647 - 10/10/2012 11:27:02 - (ottone) -

ed è pure firmato dal sindaco di sardello di sopra!!! :D

ID23649 - 10/10/2012 13:21:46 - (Giacomino) - Ci sono serpenti

più o meno velenosi, ce nè anche di completamente innoqui. Il gesto di Vestone è abbastanza insolito ma chiaro, chissà se ci sarà un seguito.

ID23654 - 10/10/2012 14:23:05 - (sonia.c) - haaaaaaaaa!!pura verità...

è per quello che mi "incacchio"quando si disprezzano le altre culture !noi che abbiamo avuto tutto e di più,non abbiamo nessuna scusante per il nostro egoismo, l'invidia e la cattiveria!! e poi "digiamolo"..il tradimento di un consanguineo ,è atroce!non è un fatto di soldi! ma di fiducia!ne abbiamo già cosi poca nei confronti dell'umanità.....

ID23658 - 10/10/2012 21:28:35 - (Aristofane) - boh...

il cartello non fa ridere. E sinceramente le considerazioni di Vaglia non capisco che c'entrino; se me lo spiegasse gliene sarei grato

ID23661 - 10/10/2012 23:56:35 - (Leretico) - Un'analogia forte

I parenti del proprietario della bandiera sono come i parenti serpenti di Candido? L'analogia mi colpisce perché i legami di parentela del personaggio di Sciascia sono disegnati all'interno di una società dove la famiglia é luogo di interessi economici distruttivi al posto di essere luogo di affetto e relazione. Che sia il caso dei nostri di Sardello? Aristofane, provi a leggere Candido di Leonardo Sciascia, oltre al piacere di una lettura colta, si potrà veramente fare un'idea di cosa intendeva dire Aldo Vaglia.

ID23662 - 11/10/2012 08:35:43 - (Aldo Vaglia) -

Grazie Leretico. Chi conosce capisce chi presume sproloquia. Non e' il primo caso che Aristofane interviene nei miei post per insinuare mie mancanze. Lo fa naturalmente per interposta persona, ma tutte le volte gli va buca. L'altra volta era su Daverio. Caro Aristofane mi sei simpatico, ma la prossima volta cerca di documentarti, dovrebbe essere alla base del tuo mestiere.

ID23679 - 11/10/2012 11:22:07 - (novelloimu2012) -

Tante volte avete richiamato i commentatori al tema dell'articolo e sta bene; ma Voi conoscete il signore che messo quello scritto? Perche' i parenti saranno anche serpenti ma anche al "dentino" non manca niente. Ricordate quando era salito sulla gru?Non e' il caso di scomodare certi poeti vero Aldo e Leretico?.Ciao.

ID23681 - 11/10/2012 12:04:13 - (Leretico) - Le cicorie

Ognuno è libero di discutere e commentare anche dei massimi sistemi, se ha voglia. Essere pertinenti al tema sarebbe augurabile ma se si esce da esso con intelligenza e qualcuno risponde perché censurarlo? In altri casi, quando si vuole sostenere una tesi e gli argomenti a supporto si cercano come si fa con le cicorie, andando qua e là giusto per trovare appigli, allora è giusto dire che questi appigli non c'entrano nulla. Quindi bisogna distinguere. A me le cicorie non piacciono, né cercarle né mangiarle. Sono amare tanto quanto le parole dell'immagine, che non fanno ridere ma pensare. Non so chi sia il "dentino", ma a volte i poeti si possono proprio scomodare se serve a imparare qualcosa in più della realtà.

ID23684 - 11/10/2012 13:10:54 - (Dru) - Quando non capisco allora m'incazzo.

Signori , di solito l'unica che non riesco a comprendere è la Bini in questo Blog , e allora m'incazzo , m'incazzo con me stesso ogniqualvolta non riesco a capire e mi impegno a capire , con la Bini ci ho rinunciato da un pezzo , e a dir la verità con alcuni che ragionano al suo livello anche ... per capire Severino e i suoi testi li leggo e rileggo 10 15 20 volte e ancora non lo capisco per fortuna sua e per sfortuna mia ma qui voglio capire, per quale futile ragione una polemica su un argomento toccato da Aldo solo marginalmente e preso ad esempio , quale il vero scopo....

ID23687 - 11/10/2012 13:45:50 - (Aldo Vaglia) -

A me caro novelloimu2012 di entrare tra le beghe dei parenti proprio non interessa. Se ci tieni a farlo tu hai tutto lo spazio che il direttore ti concede. Cio' che mi ha colpito non e' il dissidio ( vecchio come il cuco), ma lo stratagemma ideato. Neanche chi lo ha ideato ha volore per quanto volevo raccontare. Cio' che ho scritto era perfettamente in tema col cartello, come Leretico, che ha letto il libro, ha avuto modo di precisare. Fuori tema e' chi vuol giudicare le ragioni degli uni o degli altri.

ID23702 - 11/10/2012 16:46:08 - (gizeta2002) -

La frase non e' altro che un detto comune, se si tratta di beghe familiari penso interessi a pochi; piuttosto l'interessato (se lui ha fornito la notizia) potrebbe chiarire sul fatto di firmarsi quale sindaco della conntrada di Sardello di sopra. Ciao.

ID23722 - 12/10/2012 09:56:48 - (Aristofane) - Ringraziamenti e perplessita

L'eretico: grazie per il suggerimento letterario, ora il Candido di Sciascia fa parte delle mie prossime letture.Aldo Vaglia: sono basito. Dai toni, dal sarcasmo fuori luogo e anche dal contesto. Non credo proprio di conoscerla, e non ricordavo nemmeno d'aver commentato altre sue considerazioni. Se l'ho fatto, se lo ricorda lei e non io. Ottima memoria, ma davanti a chi chiede spiegazioni, per favore, cerchi di essere un po' più elastico (vedasi L'eretico) e un po' meno schernitore. Grazie mille a tutti

ID23729 - 12/10/2012 12:34:03 - (Aldo Vaglia) -

Caro Aristofane, non fare lo struzzo. la memoria te la rinfresco io. Non solo su Daverio sei intervenuto, ma anche sull'articolo del Pino che salutava la pensione del preside Bonomi. E sei intervenuto per sostenere che chi m'insultava aveva ragione. Io non conoscevo l'insultatore che sembrava invece tu conoscessi bene. Conosco pero' gli ispiratori. Scrivo piuttosto di frequente e vengo commentato, ho percio' imparato a distinguere chi mi chiede reali informazioni, a cui sono felice di rispondere, da chi fa del sarcasmo. Quando avro' il piacere di trovarti tra i primi, sara' una gioia risponderti.

ID23731 - 12/10/2012 13:27:18 - (Dru) - Ora Aldo ho capito

come il miglior Candido della terra , ma che bel vivere , caro (m)io , che bel vivere... poichè i Candidi non hanno mai bisogno di adulare chicchessia... e dici che è poco , si , moriranno per incidente, violentemente , ma che pena vivere in agonia tutta la vita.

ID23733 - 12/10/2012 14:07:45 - (Aristofane) -

va bene Aldo vaglia. Ha ragione lei. Non capisco cosa non ci sia di chiaro in "se me lo spiegasse gliene sarei grato". Tutta via lo faccio ora del sarcasmo (mica tanto): i commentatori alle sue considerazioni sono sempre quei 2 o 3 personaggi che insieme a lei sono riusciti a trasformare una testata locale online in un circolo elitario di intellettuali, dove ci si permette di dare del deficiente (anche velatamente) a chi non ha letto questo o quel libro. Buon week end. E non si disturbi a rispondere che tanto questo articolo non lo apro più

ID23735 - 12/10/2012 14:49:39 - (Leretico) - Il circolo elitario

Aristofane, non se la deve prendere in questo modo, piuttosto ribatta e non abbandoni. La sua opinione è importante come ritengo la mia e la nostra. Anche lei si può arrabbiare e esprimere le sua. Le polemiche sono sane quando chi le porta avanti le sa argomentare e non si arrende. Io non mi urterei anzi se considera questo luogo un circolo elitario la inviterei (dato il suo nick così indicativo) a partecipare più spesso. Forse non avrà letto Candido ma se vuole pochi lo hanno fatto e non è un merito, se non in qualche raro caso come quello qui sopra. Spero di rileggerla.

ID23736 - 12/10/2012 15:07:16 - (Dru) - Boh...

...mi do del cretino e ad offendersi è qualcun altro , vai a capire il mondo te! Per ciò che concerne la questione elitaria lei ha centrato il problema , già discusso con Vallini a quattr'occhi d'altronde , gli dissi che ad esagerare avremmo escluso potenziali scrittori e me ne dispiaccio... tornando alla mia sopra ... nessun sarcasmo , lei è capitato casualmente in un vortice di assurdi e contraddizioni , insomma siamo al paradosso perche è davvero difficile definire qui i soggetti e i predicati , ma io nello scrivere sopra non facevo nessun sarcasmo e mi riferivo a me stesso...

ID23742 - 12/10/2012 18:34:01 - (Aldo Vaglia) -

Parafrasando Gino e Michele, non si puo' che dire: " Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano"

ID23756 - 13/10/2012 09:52:22 - (Aldo Vaglia) - A Dru

Chiuso il discorso con l'anonima formica che si crede un elefante, credo meriti una risposta il problema posto da Dru a proposito delle questioni elitarie. Due le critiche che ci vengono mosse nell'articolo. La prima: quella di non spiare dal buco della serratura per fare del gossip. La seconda: quella di usare strumenti diversi, quali i libri e non la banale e stupida consuetudine del senso comune, per farci capire da tutti. Dovremmo in pratica sostituire la pedagogia di Gramsci e Don Milani con quella del Bagaglino. A queste due critiche cosi' rispondo. Il quotidiano locale online non puo' pretendere di essere un trattato di Umberto Eco, deve avere l'umilta' di comunicare con tutti, non puo' pero' ridursi a parlare alla pancia e accontentarsi di spiare gli altri per non guardare se stessi.

ID26774 - 16/01/2013 00:11:46 - (roslele) - non solo i tuoi

vorrei dire al proprietario del cartello che non è il solo ad avere parenti serpenti...da d'altra parte non c'è anche il detto" i parenti sono come gli stivali più sono stretti e più fanno male" la sacrosanta verità purtroppo

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