Contro le dipendenze

L’assessorato alle Politiche sociali di Vestone e il relativo gruppo di lavoro organizzano due serate dedicate al tema delle dipendenze. Le serate si terranno presso il Centro sociale il 18 e il 25 febbraio alle ore 20,45 e affronteranno rispettivamente il tema della dipendenza patologica dal gioco d’azzardo e le dipendenze da sostanze stupefacenti e dall’alcol.

Nella serata di mercoledì 18, intitolata “A che gioco giochi”, si affronterà il tema della diffusione prepotente del gioco d'azzardo patologico anche fra i minori, problema che nella nostra Provincia coinvolge sempre più giovani, prendendo il carattere di emergenza sociale.

Il secondo appuntamento di mercoledì 25, intitolato “Io non mi brucio”, si parlerà del problema delle dipendenze da alcol e da stupefacenti e di come questo problema evolva nei modi e nelle abitudini del nostro tempo. Avremo testimoni diretti che racconteranno la loro storia e la loro lotta.

“Ci sono le persone, con i loro bisogni e le loro fragilità – spiega le finalità della rassegna l’assessore Marcella Bacchetti –. Ci sono le sostanze, quelle di ieri (l'eroina), di oggi (le droghe chimiche, la cocaina) e di sempre (l'alcol). Ci sono le politiche, fatte di repressione del narcotraffico, di prevenzione dei consumi, di cura delle persone, di riduzione dei rischi individuali e collettivi. L'universo delle dipendenze è un universo frastagliato e complesso: per avvicinarlo occorrono chiavi di lettura che non semplifichino”.

A entrambi gli incontri parteciperanno professionisti del settore, come la dott.ssa Boglioni, psicologa e psicoterapeuta responsabile del Servizio multidisciplinare integrato di Rezzato e le direttrici delle associazioni A.C.A.T. presenti nella nostra zona.

“Il ruolo delle istituzioni è di fondamentale importanza nella crescita di un individuo – prosegue Bacchetti – e crediamo che proporre le tematiche che andremo ad affrontare il 18 e il 25 febbraio rappresenterà certamente uno stimolo a tutte le componenti sociali su come relazionarsi con queste vecchie e nuove emergenze”.

Il problema vero sembra essere quello di come riempire l'esistenza. Le nuove forme di dipendenza sono in espansione e mettono radici su incertezze, immaturità, false speranze, sicurezze apparenti. Ci rivelano chiaramente che le trasformazioni della nostra epoca hanno determinato cambiamenti significativi negli stili di vita individuali e collettivi generando, accanto a nuovi benesseri, anche falsi bisogni e nuove inquietudini. Uomini, donne, giovani e adolescenti, super-impegnati, costretti a vivere situazioni sociali, affettive e lavorative di ambizione, di immagine, di efficienza, spesso in realtà sono persone fragili. Il mondo esterno ci schiaccia con richieste insistenti, sostanzialmente ci induce alla ricerca della gratificazione immediata e all'eliminazione di stress, vuoto e noia. Siamo indotti a costruire false immagini di noi stessi per poter stare al passo con i tempi.

L’invito a partecipare a questi incontri-dibattito è rivolto in particolare ai genitori, ai ragazzi e ai giovani.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Vedi anche