05 Settembre 2019, 09.19
Valtenesi
Arte & Natura

Un balcone sulla Valtenesi

di c.f.

L’Adunata degli alpini può essere l’occasione per scoprire alcune perle che il paese di Polpenazze offre, a cominciare dalle colline moreniche ancora ricoperte di viti e ulivi con splendidi affacci sul basso Garda


La Valtenesi è una delle zone di pregio paesaggistico della provincia di Brescia. Le dolci colline moreniche regalano degli affacci sul Garda di grande bellezza.

Certo, negli anni passati non è mancata la speculazione edilizia che, in alcune zone, ha deturpato il paesaggio, ma ci sono ancora ampie zone di verde dove a farla da patrone sono vigneti e uliveti, che regalano prodotti di grande pregio.

Polpenazze è uno di questi paesi prospicenti sul Benaco che, nel loro piccolo, conservano numerose bellezze da scoprire.

Chiese, castelli, palazzi, piazze, per cui vale la pena dedicare una giornata.

L’Adunata degli alpini può essere l’occasione per fare un giro turistico proprio qui.

E le cose da vedere ce le suggerisce Gabriele Bocchio, che ha curato l’opuscolo dell’Adunata, nel quale ha presentato, oltre alla storia del gruppo alpini, anche quella del paese, con alcuni approfondimenti di particolari aspetti artistici e culturali del paese.

Una perla è sicuramente rappresentata dalla pizza della chiesa parrocchiale con la sua balconata che si affaccia sul verde della Valtenesi, con lo sguardo che arriva fino al lago, dove si scorge la Rocca di Manerba e la penisola di Sirmione.

Di notevole pregio artistico le diverse chiese del paese, disseminate nelle diverse frazioni: S. Pietro in Lucone, S. Antonio di Picedo, la chiesa della Visitazione di Castelletto e naturalmente la parrocchiale dedicata a S. Maria Bambina.

Poi c’è il castello medievale che risale al periodo della fine XIII-XIV secolo.

Un’altra particolarità che rende Polpenazze nota a livello nazionale è il sito archeologico del lago Lucone, dove sono in corso gli scavi a cura del Museo Archeologico della Valle Sabbia di Gavardo: un sito palafitticolo risalente all’età del Bronzo. Fra i ritrovamenti, nel 2012, anche il cranio di un bambino, deposto su due travi bruciate negli strati inferiori, protetto con coperta di strisce ad intreccio di corteccia d’ontano, denominato “Gabry” in onore dello scopritore, Gabriele Bocchio appunto, e quello recente di alcune ossa di scheletro compatibile con il cranio sopra citato.

Aggiungiamoci una la ricca proposta gastronomica tipica della Valtenesi, dove non mancano eventi in tal senso, e sono davvero molti i motivi per fare una visita a Polpenazze del Garda.


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