Rocca di Manerba, il sì della Regione

Ne è passato di tempo dall’adozione dell’atto costitutivo nel 2013, ma alla fine il voto è arrivato: il Consiglio Regionale della Lombardia, all’unanimità, ha approvato il 20 aprile l’atto che istituisce la Riserva naturale della rocca di Manerba.

L’area è tutelata dal 2003 come Parco locale di interesse sovracomunale, ma sarà da ora sottoposta a una tutela molto più rafforzata.
Quasi 2 milioni di metri quadrati di area protetta tra terra e lago: 114 ettari di territorio sulle sponde del lago, il Parco archeologico e naturale della rocca, il Sasso e alcune aree agricole circostanti.

Non solo terra: l’area di tutela comprende anche 84 ettari di superficie e fondale lacustre, fino a circa 100 metri dalla costa, dal Porto Dusano alla spiaggia di Pisenze.

Niente barche a motore, niente cemento, nessuna nuova attività, anche se la nuova giunta comunale, che è cambiata rispetto a quella che c’era quando il processo è stato avviato, ha proposto qualche modifica, nell’ottica di rendere la riserva più vivibile a chi è proprietario dei terreni coinvolti.

Alcuni emendamenti, che propongono eccezioni alla tutela assoluta della zona, sono state proposte proprio in occasione del voto finale: nonostante rimarrà vietata completamente la caccia, nella riserva saranno consentite esercitazioni cinofile; i pescatori di professione potranno accedere alle acque tutelate, con l’esclusione di un’area in cui sarà fatto divieto assoluto di pesca.

Il sindaco di Manerba è estremamente positivo: “Per la Valtenesi comincia una partita nuova, e bisogna lavorare per far sì che la riserve diventi un vero polo attrattivo: ambiente, turismo, storia”.

Lo ribadisce l’assessore al turismo, secondo cui il Lago di Garda sta vivendo un periodo estremamente favorevole e l’istituzione di questa area protetta tutela e valorizza il patrimonio naturalistico del Benaco, che è uno dei fattori più rilevanti per il turismo.

È servito davvero molto tempo per raggiungere un risultato così importante: un’area intoccabile, in cui l’uomo non potrà più intervenire.
La salvaguardia ambientale dovrebbe sempre essere tra le priorità: la natura e il paesaggio sono elementi dai quali il successo del turismo sul Garda non può prescindere.