09 Luglio 2013, 09.30
Valsabbia Val del Chiese
Cassa Rurale

Compleanno festeggiato in occasione del Passaggiando Extra

di Redazione

Sono trascorsi 10 anni dalla fusione che portň alla nascita della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella. Una festa con i soci sul lago d'Idro a Baitoni per festeggiare l'evento

 
Oltre 900 persone domenica a Baitoni in occasione del “Passaggiando Extra”, l’iniziativa promossa dalla Cassa Rurale Giudicarie-Valsabbia-Paganella in località Idroland a favore dei propri soci per festeggiare il decimo anniversario della fusione.
Al mattino, dopo la Santa Messa celebrata da don Giorgio, parroco di Bondone e Baitoni, hanno preso la parola il presidente della Rurale Andrea Armani e il direttore generale Davide Donati, preceduti dal saluto di benvenuto del sindaco di Bondone Graziano Scalmazzini.
 
Il consigliere della Cassa Rino Rocca è invece intervenuto al posto del vicepresidente Luca Martinelli, infortunatosi il giorno prima.
Nel corso della mattinata sono stati inoltre premiati i soci da piĂą tempo fedeli alla banca; ben 37 persone che, da mezzo secolo e piĂą, aderiscono ad una delle due banche unitesi dieci anni fa.
Tra i premiati anche il Francesco Dellana, di Comano Terme, che con i suoi 92 anni è il socio da più tempo legato alla Cassa (socio da 70 anni).

Una volta ultimata la premiazione, spazio al pranzo, offerto gratuitamente dalla Cassa ai propri soci ma aperto anche agli accompagnatori, con polenta e spiedo preparati dalla pro loco di Bondone-Baitoni in collaborazione con il gruppo alpini di Baitoni e la pro loco di Lodrone.
A partire dalle ore 15 una vasta gamma di proposte e di attività cui poter aderire: dalla salita a piedi al castello di San Giovanni al giro in battello sul lago d’Idro, dalla pesca sportiva alla rievocazione storica dei Lanzi Lodron, dalla visita ai palazzi lodroniani a quella presso il mulino di Agri 90, dalla passeggiata per i vicoli di Bondone alla dimostrazione di come si faceva una volta il carbone.
E poi musica, animazione per bambini, giri in trenino e laboratorio delle erbe officinali.
Il violento temporale del pomeriggio non ha impedito agli organizzatori di proporre e portare avanti tutte le attivitĂ  programmate e di festeggiare nel migliore dei modi i dieci anni dalla fusione.

Sono passati dieci anni, infatti, da quando la Cassa Rurale Giudicarie-Paganella e la Cassa Rurale di Darzo e Lodrone hanno deciso di unirsi per dare vita ad una nuova banca di credito cooperativo: la Cassa Rurale Giudicarie-Valsabbia-Paganella. Risale alle prime settimane del 2003 l’assemblea straordinaria dei soci con cui si sancì la fusione, mentre l’inizio dell’operatività della nuova Cassa è del 12 maggio di quello stesso anno.
In realtà alle spalle troviamo oltre un secolo di storia, dato che a Godenzo la prima forma di credito cooperativo risale già al 1898, mentre la Cassa Rurale di Darzo e Lodrone venne costituita nel 1902. A pochi anni prima risalgono le origini del credito cooperativo in Trentino e, più precisamente, della “Cassa rurale di risparmio e di prestito”, costituita a Quadra nel 1892 per iniziativa di don Lorenzo Guetti.
“Oggi il contesto politico ed economico è cambiato, i bisogni sono cambiati ma la mission della nostra cassa rimane la stessa: dare risposte concrete al territorio e alla gente che vi risiede e lavora”, ha voluto evidenziare il presidente Andrea Armanini.
Proprio la necessità di poter dare risposte concrete, efficaci ed efficienti al territorio fu il motivo che spinse, dieci anni fa, i due consigli di amministrazione delle due casse ad avviare e a portare a compimento il progetto di fusione. Una fusione che è stata paritetica, che ha dato equamente voce e rappresentanza ai diversi territori: si decise subito di avere due sedi e di avere lo stesso numero di rappresentanti all’interno del Consiglio di Amministrazione.
“Oltre a ringraziare tutto il nostro personale – ha aggiunto ancora il presidente - devo ovviamente ringraziare i nostri amministratori di allora, che seppero dar vita ad una fusione quanto mai produttiva, dato che le due banche di credito cooperativo facevano da subito intuire una vantaggiosa complementarietà, rappresentata da territori con diverse vocazioni economiche, con una concentrazione turistica nella zona dell’Altopiano della Paganella e Giudicarie Esteriori ed artigianale ed industriale nella Valle del Chiese e Valle Sabbia”.

In un momento storico particolare, come quello attuale, la Cassa Rurale Giudicarie-Valsabbia-Paganella ha dimostrato di saper fare la banca ma di essere anche una cooperativa moderna, caratterizzata da una dimensione che oggi permette da un lato di essere vicini ed attenti al territorio e, allo stesso tempo, consente di avere valore organizzativo, indispensabile per essere non solo efficaci, ma anche efficienti.
“Oggi siamo un’azienda strutturata e questo ci pone nelle condizioni di dare risposte ai bisogni della gente e delle imprese. In questi dieci anni di operatività il nostro patrimonio è più che raddoppiato, passando dai 30 a 65 milioni di euro”, ha invece voluto rimarcare il direttore generale Davide Donati. “La raccolta diretta è cresciuta in modo ancora più sensibile – ha ricordato Donati - passando da 311 milioni di allora ai 725 milioni di oggi. Anche gli impieghi, ovvero il denaro che la banca presta ai soci ed ai clienti, sono aumentati: nel 2003 prestavamo 258 milioni di euro, oggi prestiamo 676 milioni di euro, nonostante il periodo di forte incertezza economica che ha caratterizzato purtroppo questi ultimi anni”.
Una crescita così forte è stata accompagnata da un altrettanto considerevole incremento dei soci, che da 4.172 di allora sono oggi oltre 7.300. Da segnalare in particolare l’aumento delle socie donne, più che raddoppiate.

Una Cassa piĂą forte ed in grado di dare risposte piĂą adeguate ai bisogni del territorio, ma anche una Cassa che ha saputo e potuto investire meglio anche a sostegno delle numerose realtĂ  ed associazioni di volontariato che sul territorio operano con passione ed impegno.
In questi dieci anni la Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella ha riversato sul territorio oltre 3.700.000 euro: piĂą precisamente, dal 2003 al 2012 ben 3.306.000 euro di contributi ad Enti ed Associazioni; complessivamente sono stati erogati 3.680 contributi.
Accanto a questi interventi di mutualità ordinaria a sostegno delle attività di volontariato nei settori della cultura, dell’istruzione, dello sport, delle attività socio-sanitarie e delle attività ricreative, a partire dal 2006 la Cassa ha attivato anche iniziative di mutualità innovativa a favore dei giovani della nostra Comunità per complessivi 476.000 euro.
Il totale degli interventi di mutualità in questi 10 anni ammonta quindi a 3.782.000 euro. “Il percorso di sostegno al nostro territorio ha visto la Cassa negli ultimi anni perseguire nuove modalità per il riconoscimento dei contributi”, ha ricordato ancora il presidente Armanini.
 
“Abbiamo preferito focalizzare meglio il nostro intervento per la valorizzazione del patrimonio locale o per favorire la progettualità, in particolare nell’ambito della cultura e della formazione, che sono aspetti cui la nostra Cassa tiene moltissimo e su cui abbiamo investito e vogliamo continuare ad investire con una particolare attenzione per i nostri giovani”.
 
Fonte: comunicato stampa
Le prime due foto sono state prese da Giudicarie.com


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