Stralucci

...Questo è uno dei motivi che mi ha spinto ad inizio giugno ad insidiare il luccio: uno dei predatori che più mi affascina per la sua aggressività.
Infatti ho utilizzato una canna più robusta con una maggiore potenza di lancio e le esche prescelte sono dei siliconici di ragguardevoli dimensioni (dai 16 ai 20cm) dalla forma di un pesce dalle diverse colorazioni, comprati durante la fiera della pesca a Vicenza.

La meta che ho scelto per i miei esperimenti è il lago di Terlago, di cui ho già avuto modo di trattare in un precedente articolo (vedi "Bentornato luccio").

La mattina presto rappresenta l'inizio delle ostilità e del mio personalissimo test.
L'adrenalina sale subito a mille non appena scorgo dietro ad alcune alghe la sagoma inconfondibile di un luccio (grazie alla trasparenza dell'acqua).

Lo insidio con una "gomma" color bianco-rosso innescata su un amo piombato da 15gr.
L'azione di pesca consiste nel far saltellare sul fondo l'artificiale al fine di farla apparire agli occhi dell'esocide un pesce in difficoltà.

Seguo a vista il movimento del siliconico così come curiosamente sembra fare il luccio.
Prendo fiducia e insisto testando anche altri colori e dimensioni.
Stesso risultato: semplice curiosità che però non ha suscitato nessun attacco.

Così decido di tornare al vecchio e intramontabile rotante, sia classico, sia nella versione tandem.
"SBAM"!!. Un luccio di buone dimensioni attacca con decisione e impeto, sollevando spruzzi d'acqua.

La scena si ripete poco dopo con un altro lucciotto che scarica tutta la sua potenza sulla canna da 2,70m, che in questo modo ha superato brillantemente il probante test.
Entrambe le prede vengono rilasciate e ringraziate per aver partecipato al mio esperimento.

La morale è che il caro e vecchio "cucchiaino" non tradisce mai, ma chissà che la prossima volta armato di soli siliconici...

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Commenti:

Vedi anche