13 Novembre 2014, 07.16
Valsabbia Val del Chiese Provincia Storo
Viabilità

Trento onorerà gli accordi

di Ubaldo Vallini

La Provinicia autonoma ha trovato il modo di reperire i fondi per sostenere a metà con quella di Brescia la realizzazione del lotto fra Vestone e Idro della Variante di Fondovalle. Appalto entro fine anno


«Brescia mi aveva fatto sapere di essere pronta ad appaltare i lavori entro la fine dell’anno e di aver già chiesto il benestare a Trento, da dove invece arrivavano notizie poco chiare in merito all’impegno assunto due anni fa dall’assessore Mauro Gilmozzi. Così ci siamo mossi perché tutti i tasselli tornassero al loro posto».

A parlare è Vigilio Giovannelli, il sanguigno sindaco di Storo, che da qualche tempo ha preso a cuore le vicende della viabilità principale della valle Sabbia.
Un’arteria che i vicini trentini ritengono di vitale importanza per evitare l’isolamento dal resto del territorio lombardo.
Non per nulla si sono impegnati ad investire sulla 237 del Caffaro, nel lotto fra Vestone Nord e Idro, tutto in territorio bresciano, la metà dei 55 milioni di euro necessari per costruirlo.

E ora che siamo al dunque, l’impresa rischiava di “saltare” a causa delle ristrettezze di bilancio con le quali anche Trento comincia a fare i conti.
La manovra economico finanziaria presentata nei giorni scorsi dalla Provincia autonoma, afferma Giovannelli, metteva in discussione non solo le varianti di Pinzolo e Ponte Arche, ma anche la circonvallazione di Pinzolo che per altro sarebbe già stata appaltata.
Identica sorte per “gli accordi presi con la Provincia di Brescia”, che sarebbero “importanti nella programmazione provinciale, ma fattibili solo in presenza di nuove risorse” si affermerebbe sul già citato documento.

Tanto è bastato perché ieri pomeriggio
una delegazione di amministratori della valle del Chiese chiedesse di incontrare l’assessore Gilmozzi ed il presidente della Giunta provinciale Rossi: sindaco di Storo in testa, ovviamente, con i colleghi di Condino, Pieve di Bono, Comano Terme e Pinzolo, ma anche coi responsabili del Bim e della Comunità del Chiese.

Com’è andata?
«Ci è stato assicurato che i soldi per onorare l’accordo sottoscritto da Gimozzi e da Molgora giusto due anni fa ci sono – ha dichiarato un sollevato Giovannelli -. Verranno utilizzati i Fondi Odi dei Comuni di Confine che, come è noto, nel “dopo Branchèr” vengono gestiti direttamente da Trento».

Tutto è bene quel che finisce bene? Speriamo.
L’accordo su quella strada, in realtà, era già stato raggiunto nel 2008 dagli allora presidenti provinciali Dellai e Cavalli e da allora di strada ne è stata fatta... poca.

Gli originari 160 milioni di euro che sembravano pronti per completare il progetto da Ponte Re a Idro non hanno mai mosso una ruspa e due anni fa si è arrivati a prevedere di spenderne molti meno (55) per completare almeno il tratto che servirà ad aggirare la “stretta” di Lavenone.

Questo traguardo ora che la “filiera Regione, Provincia, Comunità montana è in linea, e se i trentini i soldi ce li hanno, non è mai stato così vicino.



Commenti:
ID51912 - 13/11/2014 08:34:13 - (dariobia55) - Siete sicuri !!!!!!!!!!

Con un centesimo per ogni parola spesa inutilmente si troverebbero i fondi.... un saluto a tutti

ID51913 - 13/11/2014 08:35:41 - (idro) - Bene

Finalmente una bella notizia quindi a breve vedremo anche il nuov ingresso al mio amato paese

ID51914 - 13/11/2014 10:10:23 - (el capelà) - ...

basta con questo tira e molla, questa opera dev essere fatta, prima che non sparisca anche quel poco che è rimasto.

ID51915 - 13/11/2014 12:06:44 - (vallesabbia) - appalto

entro fine anno 2014?

ID51917 - 13/11/2014 13:32:07 - (Giacomino) - Non ritiro niente

di quanto ho affermato laltr'ieri in merito alla questione in parola, poiché solo il trentino si era dimostrato concretamente interessato al tronco della strada di fondovalle. Il pericolo che Trento dirottasse altrove il contributo promesso (di ventisette milioni di Euro) era più che reale. Ora, se il contributo sarà erogato e la strada si farà (davvero?) Il merito sarà ancora una volta del coraggioso sindaco di Storo unitamente ai suoi colleghi sindaci della valle del Chiese che si sono impegnati anche per noi.

ID51921 - 13/11/2014 16:47:17 - (BreBeMissile) -

Per ora sempre e solo parole, sempre più ottimistiche ...e superstrada sempre più lontana... :-( Spero di essere smentito dai fatti.

ID51922 - 13/11/2014 17:42:43 - (el capelà) - già,

se non fosse stato per l'interessamento del Sindaco di Storo, forse il progetto sarebbe stato accantonato!staremo a vedere...

ID51926 - 13/11/2014 20:50:54 - (kyselak) - per Idro

Io andrei più cauto. Idro, inteso come Comune, deve darsi una mossa. Finora ha dimostrato solo di non volerlo il nuovo ingresso. Ben venga quindi un auspicato ripensamento. Però non vorrei che all'estremità della costruenda tratta Vestone - Idro, in prossimità del lago, venga realizzata una rotatoria con la sola intersecazione con l'attuale strada provinciale.

ID51928 - 13/11/2014 21:54:23 - (idro) - X kyselac

Questa amministrazione ad oggi ha mantenuto fede al programma. Hanno detto che ci sarà il nuovo ingresso grazie al trentino quindi non vedo il motivo di preoccuparmi. Tutto va secondo i piani. Forza andio avanti

ID51929 - 14/11/2014 01:00:06 - (Dru) - per idro

anch'io ho detto che "sarò salvo" per Dio! Poi in effetti non l'ho nemmeno mai detto, come quest'amministrazione non ha mai millantato credito nei confronti del trentino, come lei invece vorrebbe fa credere, mah... non ho ancora capito se lei ci fa o ci è.. e se non ci fa e non ci è allora "tertium datur" e anche il principio di non contraddizione va a farsi benedire.

ID51982 - 16/11/2014 14:14:35 - (kyselak) - per Idro

Bisogna che ci capiamo. Cosa significa mantenere fede al programma? Che l'ingresso s'ha da fare ma se è finanziato ricusiamo il finanziamento adducendo motivi di impatto ambientale? Poi vogliamo approvare una siffatta variante al PGT? O meglio ancora. L' AdP è stato una sorta di vendita del lago, ma intanto portiamo avanti di soppiatto i rapporti con la Regione per portare a casa i soldi per la valorizzazione del lago. E se le opere di regolarizzazione e sicurezza si faranno, la colpa ricadrà sempre sulla minoranza. Come è successo di recente con i lavori di strozzatura del tratto Lemprato-Crone. I cittadini di Idro li vedo troppo assopiti e accondiscendenti sul nulla in assoluto.

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