Valentina, da Collio alla nobile Oxford

Una vobarnese conquista la più prestigiosa università d’Inghilterra, se non del mondo, passando da Bologna: dopo il 110 e lode in Lingue e letterature straniere, ha ottenuto una borsa di studio europea per Oxford.
Valentina Gosetti è nata in Valsabbia il 31 maggio 1985 e cresciuta a Collio di Vobarno, nella grande casa di famiglia con mamma, papà e il fratello Riccardo, ma anche con zii, cugini e prozii.
«L’asilo - racconta - era a 5 metri da casa, ma lo frequentai poco, preferendo l’educazione di nonna Piera, e del ristorante di mamma Miria e papà Roberto. Alla materna, ricordo i rimproveri delle maestre ai miei genitori per un’educazione per loro troppo indulgente. Dicevano che sarei stata sempre l’ultima della classe, che non avrei saputo affrontare l’impegno con serietà». Si sbagliavano: è il minimo che si possa dire adesso.
Alle medie incontra il professor Claudio Fantoni che insegna lingue: «È lui che mi ha trasmesso l’interesse per le lingue e letterature straniere, che ancora studio».
INCORAGGIATA dai genitori ad inseguire sempre i suoi sogni, Valentina scelse il Liceo linguistico a Salò frequentando anche il Conservatorio a Brescia. Poi l’università a Bologna: francese, inglese e russo. Infine la tesi sul poeta francese Aloysius Bertrand, e la laurea il 19 settembre scorso con 110 e lode.
Due giorni dopo la giovane è già in aereo per l’Inghilterra grazie a una borsa di studio europea per studiare nella mitica Oxford, al Balliol College, dove il 13 ottobre c’è l’immatricolazione con toga e cravattino, e ci sono pure la mamma e il papà.
UN RICORDO struggente. «Quel giorno - racconta - sarà sempre nella mia memoria, uno degli ultimi in cui ho parlato con mio padre, scomparso a novembre. Mi ha insegnato ad affrontare, dandole un senso anche da non credente, la vita e le sue difficoltà, a pensare in modo indipendente».
«Che c’è nel mio futuro? Ho ancora molto da imparare. Ma vorrei contribuire a promuovere una Cultura più ampia, perché credo profondamente nell’importanza e nel potere di istruzione ed educazione come mezzi per superare le diversitá di classe. Farò di tutto per condividere quello che avrò imparato, sperando di contribuire al raggiungimento di una societá migliore».

di Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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