Mi cambia un assegno?'

Tentano una truffa ai danni di commercianti di Idro e Lavenone, ma rimangono a becco asciutto.
Un uomo e una donna nei giorni scorsi hanno cercato di mettere a segno una truffa ai danni di almeno tre commercianti, due di Idro e uno di Lavenone, ma nessuno dei tre � finito nel tranello e nessun altro ha denunciato episodi simili.

Come funziona il piano messo in atto dai due imbroglioni ce lo ha spiegato una delle tre potenziali vittime, che non �, fortunatamente, caduta in trappola.
�Nel pomeriggio ho ricevuto una chiamata da un uomo che si � presentato come un artigiano che tutti a Idro ben conosciamo e di cui tutti si fidano � spiega la giovane commerciante di Idro � l’uomo che si spacciava per l’artigiano del paese mi ha chiesto se poteva mandarmi la sua badante a cambiare un assegno di 350euro, perch� lui non aveva contanti e la donna ne aveva subito bisogno per comprare medicine�.

Dopo qualche rimostranza e qualche domanda sospettosa la giovane si � dichiarata disponibile a cambiare l’assegno, ma appena riattaccato le sono sorti alcuni dubbi sulla voce dell’uomo.
�Mi � venuto qualche sospetto � ha dichiarato la commerciante � mi � parso di non riconoscere bene la voce e poi quando ho detto che forse non avevo tutta la somma in cassa lui mi ha risposto che avrei potuto dargliene anche solo una parte, che il resto sarebbe passata a prenderlo il giorno seguente, questo mi ha insospettito�.

Per scrupolo o per sospetto la ragazza ha cercato sull’elenco il numero dell’artigiano e lo ha richiamato. Ovviamente l’uomo � cascato dalla nuvole, non aveva mai fatto una telefonata del genere e neppure ha una badante con un assegno da cambiare.

�Credevo mi avessero semplicemente fatto uno scherzo � continua la commerciante di Idro � ma dopo circa un’ora nel mio negozio si � presentata una donna sulla cinquantina che mi ha mostrato un assegno dicendo che la mandava il meccanico, a quel punto ho cominciato a farle alcune domande, lei si � probabilmente insospettita e se ne � andata dicendo che non importava che l’assegno glielo avrebbe cambiato qualcun altro�.

La storia si � ripetuta in maniera molto simile in un altro esercizio pubblico di Idro e uno a Lavenone; di fronte ad un assegno di dubbia provenienza nessuno ci � cascato, o almeno non se ne sa nulla, ma la tattica dei due truffatori, che sono italiani e senza nessun accento particolare, � ben studiata.
Per presentarsi hanno scelto l’identit� di una persona conosciuta e stimata, caderci non � poi cos� impossibile, attenzione dunque.

Mila Rovatti
da Bresciaoggi

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