Cè: «Ritardi a Gavardo: la colpa è del Governo»

Botta e riposta a distanza tra il sindaco di Salò Giampiero Cipani e l’assessore regionale alla Sanità Alessandro Cè. Per Cipani «la sanità gardesana e valsabbina è la Cenerentola della sanità lombarda, fino ad oggi non si è visto nulla». Ribatte Cè: «Sollecitiamo il Governo a inviare il contributo di 29 milioni di euro che serviranno per l’ampliamento dell’ospedale di Gavardo».

«Fino ad ora - dichiara Cipani, reduce da una riunione del "Tavolo di confronto della rete ospedaliera e dei servizi di emergenza e urgenza", presieduto dal direttore generale dell’Asl di Brescia Carmelo Scarcella - abbiamo fatto solo chiacchiere. Risultati nessuno. Io non ero d’accordo con la scelta del potenziamento di Gavardo, ho sempre pensato che fosse preferibile la soluzione del nuovo ospedale. Però si è scelto di intraprendere questa strada. Benissimo. Ma dove sono i risultati? Gavardo non è potenziato, Salò è ridotto al lumicino e ha quattro ambulatori. Fasano è chiuso. Definitivamente».

Definitivamente? «Sì, è stato confermato: l’ospedale Santa Corona di Fasano non verrà mai più riaperto, dopo i danni riportati con il sisma del 2004. Personalmente ritengo che certamente il terremoto ha provocato seri danni, ma ha anche offerto una opportunità per crescere. Sul versante sanitario poi la carenza più grave sulla quale continuo a insistere riguarda la mancanza di una terapia intensiva nella nostra zona».

Replica l’assessore leghista Cè: «Bisogna tirare alle orecchie al Governo: il finanziamento è garantito, ma il Governo sta ritardando. La Regione Lombardia ha provveduto a preparare e a inoltrare tutta la documentazione necessaria da un po’ di mesi, ma i tempi del Governo sono troppo lunghi».
Cè tiene tuttavia a rassicurare: «Questo non vuol dire che non ci sarà il finanziamento. Il procedimento curato dalla Regione Lombardia è stato perfetto, con tutte le autorizzazioni. Adesso però ci vogliono i soldi, quelli veri. Da parte nostra dunque vogliamo inoltrare una forte sollecitazione al Governo dell’Ulivo. Del resto noi versiamo tanti soldi come lombardi, ci viene restituita soltanto un piccola parte e con questo ritardo».

Paola Pasini dal Giornale di Brescia

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche