Sono 300 e sempre meglio attrezzati, preparati con costanza e sempre pronti ad intervenire. Sono i volontari valsabbini dell’antincendio boschivo che
Una professionalità, la loro, che deriva dal costante aggiornamento: di mezzi, ma anche di tecniche per utilizzarli questi mezzi, altrimenti tanto schieramento di forze servirebbe a ben poco.
Lo sanno bene al Servizio Foreste della Comunità montana di Valle Sabbia, da dove ogni anno arrivano i fondi per l’acquisto dei materiali e dove l’attività di formazione dei volontari non viene certo trascurata.
L’esempio più recente di questo impegno l’abbiamo incontrato nella cava della ditta Tepa, messa a disposizione della Comunità montana dai proprietari (Pavoni-Fassa).
Qui sono stati scelti i due ultimi fine settimana di maggio perchè una trentina dei “nostri” potessero impratichirsi con i fuoristrada messi loro a disposizione, compresi cinque nuovi pik-up finanziati dalla Regione (49mila euro), dalla Fondazione della Comunità Bresciana (25mila), dalla Comunità montana, 19.500) e per 7 mila euro con fondi recuperati dalle stesse squadre.
Insegnanti d’eccezione quattro istruttori qualificati della Federazione Italiana Fuoristrada, i soci del club Cidneo 4x4 di Brescia e i già esperti volontari della Protezione civile di Roè Volciano.
Piuttosto vasta la “materia di studio” con la cava che si è dimostrata il luogo ideale: salite e discese su terreni difficili, traversoni lungo i crinali al limite del ribaltamento laterale e i “twist” che mettono in crisi molle e balestre, i cambi di direzione con due e con quattro ruote motrici, sul terreno compatto, soffice o scivoloso, con i differenziali bloccati oppure no.
Un conto è portare il pick-up a spasso sulle strade di tutti i giorni, un conto è utilizzarlo in condizioni limite di aderenza ed equilibrio, magari con un modulo-pompa caricato sul cassone.
Ad ogni modo il corso di guida sicura fuoristrada non è certo l’unica occasione di aumento di professionalità a disposizione dei volontari: “Praticamente una settimana si e una no, i nostri volontari si ritrovano a partecipare ad un corso di formazione - fa presente infatti Giorgio Bontempi, vicepresidente della Comunità montana e assessore di riferimento per la Protezione civile -. E’ certo il modo migliore di aumentare l’efficienza negli interventi e senza la loro diponibilità sempre pronta questo non sarebbe possibile”.
Marco Mozzi, funzionario della Comunità montana che insieme al collega Michele Borra coordina le attività, precisa ed esemplifica: “Dalla fine di marzo ad oggi c’è stato anche chi si è impratichito con gli apparati radio, con l’utilizzo delle attrezzature idrauliche che le squadre hanno a loro disposizione, chi ha seguito un corso di organizzazione logistica nelle operazione di antincendio. Ogni anno viene investito molto sia sulle dotazioni tecniche sia sulla professionalità degli uomini”.
Boschi sicuri grazie ai volontari I 18 gruppi di volontari dell’Antincendio Boschivo della Valle Sabbia sono sempre pronti a intervenire, con tempestività e competenza, sia in caso di emergenza sia in azioni di verifica e prevenzione
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Nuovi volontari per l'antincendio boschivo Sono una trentina i partecipanti al corso di formazione organizzato dalla Comunità montana che andranno a rimpinguare i ranghi dei gruppi antincendio valsabbini
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