Pino Greco e la scuola Valsabbina

Pino Greco ha avuto la capacità di osservare la Valle con gli occhi acuti d’abruzzese attento alle peculiarità e alle caratteristiche della nostra terra e della sua gente.
Il suo sguardo «altro» ha saputo leggere e stigmatizzare pregi e difetti di noi valsabbini.
D’altro canto, per fare questo, Pino ha potuto contare su un osservatorio privilegiato: la scuola.

Giunto in valle nell’ormai lontano autunno del 1972 per fare una supplenza presso la scuola Media «Fabio Glisenti» di Vestone, Pino Greco si è innamorato di questo lembo di terra bresciana tanto da farlo diventare la sua patria degli affetti e del lavoro.

Arrivato per ricoprire – come si usa dire in gergo scolastico - «un incarico a breve termine» ha salito tutti i gradini della gerarchia scolastica: docente di ruolo prima, preside incaricato poi, per concludere la carriera come dirigente: da Vestone a Casto, da Idro a Bagolino a Sabbio Chiese, ogni istituzione educativa sabbina ha visto Pino Greco figura di spicco.

Un legame profondo, quello con la Valle, che ha visto la scuola protagonista, tanto che questo mondo traspare in controluce in molti dei suoi scritti: al compianto amico Aldo, ai colleghi presidi Alfredo, Enzo e Gilberto, sono riservate pagine intense che rimarranno nella memoria collettiva valligiana.

Di più. I suoi luoghi del cuore: Casto, Vestone e il lago d’Idro sono state le sedi delle scuole dove per lunghi anni ha insegnato o presieduto l’istituto.

La scuola e stata, con la politica, una delle sue grandi passioni, alla quale ha dedicato tutte le sue energie, sentendosi a proprio agio tanto con gli alunni delle mitiche classi Terze delle medie di Casto degli anni Settanta, quanto nei Consigli d’istituto delle scuole che ha guidato.

Una capacità rara, quella di saper dialogare con tutti, che ha permesso a Pino di lasciare un ricordo indelebile nella scuola valsabbina che lo ricorda con tanto affetto.

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