Per l'arma del nonno la denuncia non basta più

Nulla cambia per chi possiede armi perchè pratica la caccia oppure le utilizza per le diverse attività sportive, perchè il possesso dei relativi permessi viene già rilasciato a chi è in possesso di regolare certificato medico di idoneità psicofisica all'utilizzo di armi.

Chi invece la licenza non ce l'ha, ma già possiede un'arma (magari ereditata), oppure la vuole acquistare per tenersela a casa, oppure ancora ha una licenza scaduta da più di sei anni, è obbligato entro il prossimo 4 maggio a produrre agli organi competenti (questura, carabinieri) analogo certificato medico.

I carabinieri, per la loro presenza capillare sul territorio, sono stati incaricati dalla questura di contattare tutti i soggetti possessori di un'arma, perchè producano la prevista documentazione.

Meglio però premunirsi e presentarsi spontaneamente con l'apposito certificato medico, non è escluso infatti che a ridosso della scadenza l'operazione possa diventare più complicata, a causa della gran quantità di persone interessate.
il rischio di finire in coda nelle sale di aspetto di medici e carabinierei, insomma, è piuttosto cocreto.

Dopo il 4 maggio, coloro che posseggono armi e non hanno un certificato d'idoneità valido (massimo sei anni) rischiano di perdere per confisca la proprietà dell'arma di famiglia, magari quella del nonno, fino ad allora conservata come cimelio.

Il riferimento è il Decreto legislativo 121 del 2013. Tutti i possessori di un'arma faranno bene ad informarsi, prima che sia troppo tardi.