Ebbene sě, quando si va in pensione si festeggia. L'hanno fatto, a modo loro, anche i dirigenti scolastici Alfredo Bonomi, Giorgio Pastori ed Ermido Cocca.
Sabato 17 dicembre presso l’Istituto “Perlasca” di Idro, i dirigenti scolastici della Valle Sabbia, si sono riuniti per salutare i colleghi Alfredo Bonomi, Giorgio Pastori, Ermido Cocca da quest’anno in pensione.
Da Corzano, è arrivato anche Piero Maffeis, per rendere omaggio agli amici e compagni di tante battaglie.
Ha fatto gli onori di casa, con tanta simpatia e dignità , Antonio Butturini, successore di Alfredo Bonomi al “Perlasca”.
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La giornata era fredda ma splendida, il cielo terso senza una nuvola, il sole illuminava le montagne intorno, i paesini che facevano da contorno al lago a causa dei raggi del sole che fiammeggiavano sui tetti e sulle facciate delle case sembravano che sorridessero.
Il lago che si dominava dalla terrazza del Perlasca rifletteva l’azzurro del cielo e l’insieme era un inno di gioia alla vita.
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Subito dopo l’arrivo al Perlasca, la carovana dei Presidi si mette in movimento verso Condino.
In realtà , noi seguivamo gli altri, ma non ci era nota la meta. Che la Pieve di Condino fosse la meta l’abbiamo scoperto all’arrivo.
Condino si trova subito il confine tra la provincia di Brescia e quella di Trento. Abbiamo attraversato splendidi paesi e zone a me sconosciuti, al contrario della mia compagna di viaggio che conosceva diffusamente la zona.
Conosceva ogni angolo e ogni aspetto caratteristico: la locanda costruita a strapiombo sul lago, la strada per Bagolino dove c’è la casa delle vacanze di una comune collega, la pasticceria dove si poteva gustare un ottimo caffè.
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La Pieve di Condino è una grande Chiesa del XV secolo, entrando si ha la sensazione di un grande spazio, forse per la mancanza delle colonne che nelle altre chiese delimitano le navate. “Ampia da poter bastare a qualunque città ” sosteneva l’arciprete Don Matteo Chizzola che fu l’ideatore e l’animatore di questa importante impresa.
Qui Alfredo Bonomi ha manifestato tutta la sua conoscenza e competenza nel campo della storia dell’arte. Ci ha raccontato la storia della costruzione di questa Pieve e di come nel Cinquecento abbia rappresentato un presidio di un forte sentimento religioso e quindi di civiltà .
Ha rappresentato il punto di riferimento per le popolazioni di Brione, Castello, Storo, Cimego, Bondone, Darzo e del popoloso Bagolino.
Delle sette Pievi, ha continuato Bonomi, due, Bono e Condino sono nella valle del Chiese e riguardano quel territorio che è diviso dalla Valle Sabbia solo dal Lago d’Idro che è sempre stata la cerniera geografica ed umana tra il Bresciano, il Trentino e quindi il mondo del Nord.
Comunque Alfredo Bonomi ci ha fatto scoprire un tesoro artistico e architettonico e soprattutto l’espressione di una testimonianza di un popolo laborioso e civile le cui tracce sono conservate in questa meravigliosa Chiesa.
Lasciamo Condino e la sua Pieve, con i suoi affreschi che richiamano i “dipintori todeschi” e i “dipintori bresciani” e l’impareggiabile Altare Maggiore con i santi magistralmente scolpiti in legno, e ci dirigiamo verso Idro dove gli studenti e i professori dell’alberghiero avevano preparato e imbandito un tavolo regale.
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A scuola la comitiva dei Presidi si dilegua furtivamente.
Sotto la regia di Antonio Butturini, viene allontanato con una scusa Bonomi, e il gruppo dei presidi si ritrova in una piccola sala adibita per l’occasione a prove canore, alla presenza di un Maestro del Coro.
Con le note di “Va Pensiero” l’improvvisato gruppo canoro dei Presidi intona il “ Va l’Alfredo”
VA L’ALFREDO
Va l’Alfredo sull’ali dorate
Va e si posa sui clivi e sui colli
Ove olezzano gelide o molli
L’aure dolci del suolo natale!
Dell’eridio le rive saluta
Di Vestone le “Medie” lasciate
“Oh mio ufficio , si bello e perduto!
Oh, poltrona si cara e regal!”
Penna d’or del prolifico Alfredo,
Perché muta sul tavolo resti?
Le memorie nel petto ponesti,
Ci aspettiamo gran storie da te!
Dalle chiese, dai borghi, e dai prati
Dacci suoni, ricordi e commenti
E ti ispiri la Valle gli accenti
Che ne infondan al pensiero virtĂą
Al pensiero virtù….
Alfredo Bonomi è visibilmente commosso per questa manifestazione d’affetto, ma si contiene e domina le sue emozioni.
Ma adesso è l’ora in cui tutti i salmi finiscono in gloria e il gruppo dei Presidi prende posto attorno al tavolo regalmente imbandito. Uno stuolo di ragazzi e ragazze in divisa, guidati dai propri insegnanti, sono pronti a servire il pranzo. Il menù è degno di un pranzo principesco.
MENU’
Insalatina di coniglio Con spinaci, pinoli e uvetta
Ravioli alla robiola e castagne Con pesto di salsiccia
Medaglioni di filetto di manzo in crosta di bagoss con salsa di funghi porcini patate e polenta
Crema bruciata al the di bergamotto con frutta secca sabbiata
Caffè Mokasirs
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Ai pensionandi vengono regalati degli oggetti in peltro. A qualcuno viene data la clessidra per contare il tempo che inesorabilmente passa, quasi a non dimenticare lo scandire della campanella per tutti gli anni passati a scuola. Ad Alfredo Bonomi viene dato un grande contenitore, bello, elegante a forma di una capiente pignatta.
“Ricordatevi di essere sempre degli educatori “ dice Alfredo nel suo intervento di saluto, “l’anelito che mi ha sempre guidato nel corso degli anni e del mio impegno professionale è sempre stato di dare un senso al nostro lavoro, e ritengo che la massima aspirazione per un uomo di scuola sia quella di lasciare una forte impronta educativa”.
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Ormai è tardi, qualcuno si alza perché ci sono altri impegni che pressano, i ragazzi portano in tavola dei dolci meravigliosi, è un crimine doverli lasciare.
Ma questo è il periodo degli “Open day” e molti Presidi hanno le famiglie dietro le porte della scuola.
Buona pensione Alfredo Bonomi, Giorgio Pastori, Ermidio Cocca.
La presenza di tutti i dirigenti del Garda e della Valle Sabbia, testimonia che avete svolto il vostro dovere con senso di responsabilitĂ , con onestĂ intellettuale e con generositĂ .
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Ad maiora!
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Vincenzo Condello - www.itislonato.it
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