Dipendenti comunali, numeri in calo

Erano poco più di 6mila nel 2014, stando ai dati del Conto Annuale della Ragioneria Generale dello Stato, i dipendenti dei Comuni bresciani.
Probabilmente, in seguito alle strette finanziarie e all’attivazione di forme aggregate per gestire i servizi, il numero è nel frattempo sceso, contribuendo ad abbassare ulteriormente una media provinciale in rapporto alla popolazione già relativamente bassa (4,8 per ogni mille abitanti) a fronte di un dato nazionale e regionale decisamente superiori, nell’ordine, rispettivamente del 6,7 e del 6 per mille.

La spesa pro capite media nel Bresciano (170,4 euro, in calo rispetto ai 195,3 del 2010) è inferiore alla media italiana (228 euro) e regionale (210,5 euro) e colloca la nostra provincia al 14°posto in graduatoria. Stessa posizione anche relativamente ai dati sull’incidenza sulla spesa corrente: il 22,4% di media tra i nostri Comuni (anche qui in calo rispetto al 26,1% del 2010), inferiore sia alla media nazionale (26,5%) sia a quella regionale (23,7%).

A livello nazionale, ammonta a 416.964 il personale delle amministrazioni comunali (dati al 31 dicembre 2014) nei 7.885 comuni censiti degli 8.048 totali. I dipendenti sono 409.429, i dirigenti 4.265, i segretari comunali 3.245 mentre i direttori generali sono 25.

La Lombardia è la regione con più personale nei comuni (60.923) seguita da Sicilia (50.900) e Lazio (41.349). La media è di 6,7 ogni 1.000 abitanti: si va da oltre l’11 per mille in Valle d’Aosta al poco più del 4 per mille in Puglia.

Per far fronte al calo del personale, dovuto anche alla stretta sugli enti locali per quanto riguardava le assunzioni (blocco del turnover), i comuni vuoi per vincoli di legge, vuoi per necessità o per questioni di opportunità gestionali, hanno ricorso alla gestione associata dei servizi.

In Valle Sabbia è principalmente la Comunità montana che aggrega funzioni che i comuni più piccoli avrebbero difficoltà a svolgere, comprese ragioneria e ufficio tecnico. Per altre si sono formate delle aggregazioni: per i servizi sociali, la Polizia locale, che coinvolgono di volta in volta un numero variabile di Comuni.

C’è poi il nuovo ruolo della Provincia, intesa come «casa dei Comuni».
Sono almeno 4 le attività che il Broletto svolge per conto dei comuni. La stazione unica di committenza, vale a dire la gestione degli appalti per una sessantina di sindaci, con risparmi e servizi migliori. C’è poi la gestione del sistema bibliotecario, che coinvolge i comuni bresciani, ma anche Bergamo e Cremona. È stato inoltre realizzato un progetto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica, con l’installazione dei led in 30 comuni, tra Bassa e Franciacorta. Infine l’ufficio Europa di area vasta, per intercettare finanziamenti europei.

Questi i dati relativi all’Annuale della Ragioneria Generale dello Stato riferiti al 31 dicembre 2014

Comune	Popolazione 2014	Dipendenti Comunali	Media su 1000 abitanti
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Agnosine	1813	7	3,9
Anfo	472	4	8,5
Bagolino	3924	18	4,6
Barghe	1204	Â	Â
Bione	1408	7	5,0
Capovalle	368	3	8,2
Casto	1807	7	3,9
Gavardo	12051	47	3,9
Idro	1960	9	4,6
Lavenone	562	3	5,4
Mura	798	2	2,5
Muscoline	2.640	8	3,0
Odolo	2017	7	3,5
Paitone	2164	13	6,0
Pertica Alta	571	2	3,5
Pertica Bassa	655	3	4,6
Preseglie	1520	5	3,3
Prevalle	6987	25	3,6
Provaglio V.S.	925	2	2,2
Roè Volciano	4550	26	5,7
Sabbio Chiese	3918	12	3,1
Serle	3063	14	4,6
Treviso B.no	549	4	7,3
Vallio Terme	1437	5	3,5
Vestone	4437	Â