Bloccati a Beguedo

Sono una squadra mista di tecnici, operai e medici, da Barghe, ma anche da Vobarno, Botticino, Moniga, Lonato e Desenzano, che fanno parte della spedizione che da qualche tempo sta realizzando un polo medico nella cittadina di Beguedo, nella provincia di Boulgou, a circa 150 chilometri dalla Capitale che nelle scorse ore ha subito il sanguinoso attacco terroristico.

Stanno tutti bene e dove sono loro non ci sono stati problemi di sorta.
Solo avrebbero dovuto rientrare oggi, in anticipo sulla tabella di marcia, per problemi burocratici legati ai permessi di lavoro.
E non sanno se riunciranno a farcela.

«Ad ogni modo abbiamo viveri per un mese» ci ha detto Enrico Girelli, di Barghe, che nel gruppo di volontari, fin dall'inizio del progetto avviato alcuni anni fa, si occupa degli aspetti sanitari.

Da allora, un po' alla volta, quello che era un semplice poliambulatorio con un infermiere ed una struttura per la maternità, è diventato un vero e proprio centro medico da 680 metri quadrati, che offre laboratorio di analisi, due sale parto, nido e punto prematuri, stanze di degenza, sala operatoria, ambulatori per visite di diverso genere.
Un progetto che è stato sostenuto anche dalle associazioni di immigrati Burkinabe in Italia.

.la foto è del 2012

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