Triplo festeggiamento a Storo

Questo sabato a Storo, in casa Fiorino, ci sarà modo ed occasione per festeggiare.
Al di là dell’attività di fruttivendoli, che dura da ben 55 anni, ci sono altre due ricorrenze concatenate belle da raccontare e che in parte fanno pure notizia: il matrimonio di Fabiana ed il primo anno di vita di sua figlia Gioia.

Ebbene, a distanza di mezzo secolo e oltre, una festa e tre avvenimenti tutti da incorniciare. Sul sagrato ci saranno storesi, ronconesi e valligiani rigorosamente tirati a lucido.
All’altare l’arciprete don Andrea Fava  celebrera la messa mentre all’organo a suonare l’Ave Maria ci sarà il professor Gianfranco Demadonna.
Poi tutti quanti (dovrebbero essere 150) all’hotel Aurora di Cimego per il pranzo e la foto di gruppo.
Fabiana, nella chiesa di Storo, confermerà il proprio sì a Paolo Giovanelli, agente del corpo di polizia locale con casa a Roncone, dove tra l’alto è anche vice comandante dei pompieri.

Nonna Letizia, per l’occasione, si è preparata dalla sua parrucchiera di fiducia per sottoporsi alla messa in piega, come quando aveva 20 anni: «Sono dispiaciuta che a questa super ricorrenza di famiglia manca il mio Franco, che se n’è andato nel 2006» ci dice la decana di famiglia, originaria di Bagolino.

Albertone, anche in questo caso, non si smentirà di certo.
Dentro quelle sue tante tasche terrà come suo solito non uno o due cellulari, ma anche quattro. A volte squillano in contemporanea e quindi anche per il “gigante buono” diventa difficile rispondere.

Da queste parti Albertone (che oggi molto probabilmente vestirà un po’ diversamente) è forse il solo a fare il commerciante alla vecchia maniera. Con quel suo copricapo in lana e quei pantaloni extralarge è inimitabile, come nella capacità di accontentare il cliente.
Non a caso dentro quel suo furgone bianco Renault c’è quasi un super mercato mobile.

I Fiorino, con la loro cinquantennale attività di verdurai, rappresentano di fatto un pezzo di storia di vita cittadina: oltre al capo fila Albertone, a portare avanti l’attività, ci sono la figlia Fabiana ed il fratello di lui Pierantonio.
Un terzetto, con ruoli e incarichi diversi, che nemmeno il segna tempo sa fermare.

Sono oramai lontani i tempi in cui Franco forniva di prima mattina alberghi e utenti della zona con autentiche primizie di stagione.
Franco era tra l’altro nipote del tassinaro Antonio Armanini, che in ambito commerciale ci vedeva lontano. Abitavano entrambi nella stesa zona (Spenigol) dove però il sole manca tre mesi all’anno.
Però, soprattutto allo zio, guai a ricordaglielo.

Franco lo trovavi a Condino di fronte allo storico albergo Corona, con quella bilancia a mano, a spiattellare a nonna Bepina la verdura di giornata. Anche le sorelle Anna Maria e Giovanna Maturi, storiche farmaciste, erano solite approvvigionarsi da lui.
L’ortolano di Storo lo si vedeva girare in valle con un Leoncino, mentre la moglie Letizia gestiva invece il negozio, che allora era dislocato in Via Conciliazione quasi di fronte alla coop.
Dentro quel “salotto – giardino” c’era di tutto, banane comprese, il cui frutto (per i suoi costi) non era all’epoca alla portata di tutti come lo è oggi.

Dietro il bancone dei Fiorino, anche adesso, ci sono non solo frutta e verdura, sempre e rigorosamente di qualità, ma anche fiori, pasticceria artigianale, fagioli di Storo e formai bagòs.
Sugli scaffali – per gli intenditori - anche colombe pasquali ma rigorosamente griffate dai Corsini di Toscana.